ATTENZIONE!!!SI STA NAVIGANDO UNA VECCHIA VERSIONE DEL SITO
CLICCARE QUI PER LA VERSIONE ATTUALE DEL BOLLETTINO D'ATENEO
AD AUGENDUM, FIRMANDUM, ET EXORNANDUM SICULORUM GYMNASIUM, CATINÆ IN URBE CLARISSIMA, VETUSTA BONARUM ARTIUM SEDE
Memoria d'Ateneo

L'Archivio Storico, una risorsa per la ricerca e la didattica


 
 
01 febbraio 2007
di Salvatore Consoli
11---archivio-f.jpg

L'Archivio Storico, luogo istituzionale di conservazione e valorizzazione della memoria dell'ateneo, negli ultimi anni è stato parte attiva di varie iniziative: la mostra documentaria su Giambattista Vaccarini all'Università di Catania (tuttora visitabile, allestita nel 2002 come integrazione della mostra su Vaccarini organizzata dalla facoltà di Architettura), la pubblicazione degli atti del convegno svoltosi il 28 aprile 2003 in occasione dell'inaugurazione ufficiale dell'Archivio (La memoria ritrovata. Pietro Geremia e le carte della Storia, a cura di Francesco Migliorino e Lisania Giordano, Catania 2006, editore G. Maimone), le ricerche storiche per la preparazione del dvd L'Università di Catania, sei secoli di storia (2005), la partecipazione alla mostra Las universidades hispánicas en tiempos del Quijote (Madrid 2005), ecc. Tuttavia, al centro della sua offerta rimane il servizio di sala studio, col quale gli utenti vengono ammessi in archivio e alla consultazione della documentazione col supporto di personale specializzato.

Gli utenti che si rivolgono all'Archivio Storico per informazioni o ricerche sono persone e istituzioni: non è infrequente che siano funzionari e tecnici di enti e uffici pubblici, ivi compresi gli uffici dell'amministrazione universitaria. Molti utenti sono esterni al mondo accademico; parecchi provengono da altre sedi universitarie, anche straniere, ma la più parte sono interni all'ateneo.

Vengono per primi, quantitativamente, gli studenti che in archivio preparano la loro tesi di laurea: lo studio certamente richiede applicazione nell'affrontare documenti non sempre facilmente accessibili, perché manoscritti o redatti in latino. Tuttavia, l'applicazione studiosa è di solito compensata dai risultati, con notizie spesso inedite e conseguente apprezzamento della ricerca. Recentemente sono state redatte tesi su docenti (giuristi, come Benvenuto Griziotti ed Enrico Cimbali; letterati, come Gioacchino Geremia; personalità complesse, come Angelo e Giuseppe Majorana), ma anche su temi come le relazioni dei rettori, il governo dell'ateneo nell'Ottocento, il sistema contabile universitario, storie delle facoltà (Medicina, Lettere) e di singole discipline (pedagogia, chirurgia).

Seguono quindi i docenti e i ricercatori che si occupano di storia dell'università, lavorando alla ricostruzione di istituzioni, insegnamenti, studi; insomma di tutto quel ricco e complesso mondo che nei secoli ha tramato la storia dell'ateneo. Storia che ormai sfiora i sei secoli, durante i quali lo Studio catanese ha dato un contributo essenziale alla formazione della classe dirigente siciliana: dato oggettivo, tanto più rilevante se si considera che il nostro ateneo ha conservato per quasi quattro secoli la "privativa" ossia il privilegio esclusivo di concedere lauree nel territorio isolano. Anche per il periodo successivo alla fine della "privativa" - e cioè gli ultimi due secoli - appare indubbio il rilievo assoluto del ruolo dell'Ateneo come istituzione di alta formazione nel suo bacino d'utenza diretto, la Sicilia centro-sud-orientale.


geremia.jpg

Tra i frequentatori dell'Archivio si segnalano poi coloro che, con tenacia e pazienza a volte eroica, si impegnano a dar voce alle memorie del passato più o meno recente: accanto alle tradizionali figure degli studiosi delle memorie locali e cultori della storia patria, sempre più spesso si rivolgono agli archivi persone che si sentono impegnate a ritrovare le radici di una storia personale e familiare talora lacunosa, talora dimenticata e tutta da ritrovare. La ricerca in questi casi aiuta a ripercorrere la carriera scolastica e lavorativa di concittadini illustri, e soprattutto di genitori, avi e collaterali di cui s'è rintracciata qualche testimonianza fra le carte di famiglia. In questo senso, gli archivi in generale esercitano una funzione civile, il cui rilievo appare destinato a crescere: in un tempo in cui tutto diviene rapidamente obsoleto e di conseguenza viene frettolosamente "archiviato" e dimenticato, questa tendenza rappresenta una reazione e un correttivo a salvaguardia della memoria.

Fra le ricerche sono frequenti quelle sulle personalità accademiche: non mancano nella storia dell'ateneo coloro che hanno impresso tracce importanti negli studi e nella vita accademica (direttori di istituto, presidi, rettori), oppure anche nella vita pubblica (esemplare ma non isolato il caso della famiglia Majorana). Questi studi spesso e opportunamente si inseriscono in più vasti ambiti: sono in corso studi sulla storia delle facoltà, sulla storia della medicina, sull'insegnamento della pedagogia, sull'edilizia universitaria, ecc. Da questo punto di vista, le possibilità di ricerca sono plurime: l'archivio storico rimane la fonte di riferimento per la storia di tutto l'ateneo, specie riguardo agli aspetti "materiali" e amministrativi. Aspetti invero spesso trascurati negli studi: ma difficilmente una storia della matematica - a meno che non si adotti volutamente una prospettiva tutta interna alla disciplina - potrà prescindere dalla storia dell'insegnamento, dai percorsi accademici dei suoi protagonisti, da progetti di ricerca, finanziamenti, luoghi e strumenti del sapere, ecc.

Le ricerche talvolta si esauriscono nel reperire brevi dati sugli istituti accademici o sulle carriere dei docenti: serve benissimo allo scopo la raccolta degli Annuari dell'università, pubblicati continuativamente dal 1866 al 1971 e poi purtroppo solo episodicamente; risulta utile anche la consultazione della banca dati, che descrive puntualmente tutta la documentazione storica che finora è stata analizzata dagli archivisti. La biblioteca dell'Archivio Storico mette inoltre a disposizione tutti i testi sulla storia dell'università di Catania che è stato possibile raccogliere: la raccolta del resto continua, anche grazie all'aiuto di coloro che donano copia delle pubblicazioni sull'argomento.

Più frequentemente le ricerche si ramificano ben oltre le aspettative o le stesse intenzioni dello studioso, naturalmente qualora la documentazione lo consenta: in tali casi una semplice verifica sull'istituzione di un insegnamento, sulla costruzione di un edificio, sulla carriera di un professore ecc., può condurre a consultare i fascicoli del personale, le deliberazioni dei consigli di facoltà, del senato accademico, del consiglio di amministrazione, i fascicoli amministrativi, i registri economali, i mandati di pagamento, ecc. in un crescendo che talvolta può disorientare ma più spesso appassiona e schiude prospettive inedite e inattese.

Del resto, questo risulta comprensibile ove si consideri che l'Archivio Storico raccoglie la documentazione "storica" di tutto l'Ateneo, cioè tutta la documentazione prodotta e acquisita nello svolgimento della propria attività dall'amministrazione universitaria nelle sue varie articolazioni: amministrazione centrale, facoltà, dipartimenti, centri di ricerca e di servizio ecc.


5-elenco-laureati.jpg

Le ricerche talvolta vengono pubblicate. Fra le numerose pubblicazioni degli ultimi anni citiamo a titolo di esempio una delle più recenti: Andrea Aradas zoologo catanese e accademico gioenio (1810-1882). Nel saggio, scritto da Giovanni Sichel e apparso nel bel volume celebrativo dell'Accademia Gioenia (L'Accademia Gioenia: 180 anni di cultura scientifica - 1824-2004, a cura di Mario Alberghina, Catania 2005, editore G. Maimone), si ricostruisce la figura di un personaggio oggi pressoché dimenticato ma di fondamentale importanza nella storia degli studi naturalistici e del collezionismo scientifico catanese, adoperando in maniera opportunamente equilibrata e integrata fonti archivistiche e bibliografiche.

Sul fronte della didattica l'Archivio Storico accoglie gli studenti - sia universitari sia delle scuole superiori, in genere accompagnati dagli insegnanti di storia - per visite didattiche, lezioni e ricerche guidate. In queste occasioni gli studenti vengono introdotti all'archivio e alla storia dell'ateneo, come pure i turisti e i visitatori occasionali che manifestino curiosità e interesse per le vicende e i luoghi di cui l'Archivio Storico serba le testimonianze "parlanti". Per l'ateneo, hanno visitato l'Archivio Storico studenti della SISSIS, dei corsi di Lettere e Beni culturali, del master della Scuola Superiore sull'economia e la valorizzazione dei beni culturali. Hanno svolto visite e ricerche mirate i docenti e gli studenti delle scuole superiori aderenti al progetto History Store, meritoria iniziativa con la quale da alcuni anni scuole e insegnanti illuminati cercano di avvicinare gli studenti agli archivi e alla "costruzione" di quella storia che non deve restare un noioso ricordo scolastico. In particolare, lo scorso anno una classe del liceo "Mario Cutelli" di Catania, dopo aver individuato nell'archivio della scuola alcune diplomate negli anni della Grande Guerra, ne ha seguito le tracce nella documentazione dell'archivio universitario. I loro percorsi accademici hanno rivelato dati inediti e di speciale interesse per la cultura dell'epoca. Gli studenti, guidati dall'insegnante di storia, hanno poi elaborato una relazione sulla ricerca, presentata all'auditorium dei Benedettini nell'ambito del convegno Storie di Storia (maggio 2005).

Fra le prossime iniziative, appare ormai prioritaria la realizzazione di un sito web che offra servizi anche interattivi: gli utenti potranno chiedere informazioni, prenotare servizi, consultare a distanza la banca dati e in futuro anche una ricca scelta di immagini di documenti. Anche a questo scopo è attiva una convenzione con il corso di laurea in Informatica della facoltà di Scienze per lo stage di laureandi in Informatica presso l'Archivio Storico.

Lo stretto nesso con la didattica e la ricerca fa auspicare la costituzione di un Centro per la storia dell'università che contribuisca a valorizzare le fonti d'archivio, elaborando progetti di ricerca miranti a ricostruire la storia dell'Ateneo attraverso le epoche, e le vicende dei suoi protagonisti.

L'Archivio Storico dell'università degli Studi di Catania ha sede al piano terra del Palazzo Centrale, in piazza dell'Università 2.

La sala studio è aperta al pubblico nei giorni di martedì e giovedì, dalle ore 9.00 alle 13.30.

Visite e appuntamenti possono essere concordati contattando l'Archivio: tel. 095.7307345 - 7307412; fax 095.7307413; e-mail: archivio@unict.it .