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Strumenti della ricerca

Il VII Programma Quadro ai nastri di partenza

Come accedere ai finanziamenti dell'Ue per la ricerca

 
 
01 febbraio 2007
di Teresa Caltabiano
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La Commissione europea ha avviato, secondo la tabella di marcia prevista, il nuovo Programma Quadro dell'Unione europea per la ricerca (VII PQ), che sarà il principale strumento di finanziamento comunitario per il periodo 2007-2013.

Il programma erogherà, nel corso dei sette anni, un ammontare di 50.521 milioni di euro, di cui potranno usufruire le università, gli enti di ricerca e le imprese degli stati membri dell'Ue, di quelli candidati all'adesione, dei "Paesi associati" al VII PQ (Islanda, Liechtenstein, Norvegia, Israele, Svizzera) e di diversi gruppi di stati extra-comunitari. Ottenere tali finanziamenti richiede, però, un notevole impegno, in quanto sono destinati a progetti e partecipanti di elevatissimo livello e la competizione è, in tal senso, molto alta.

Ma come si accede a tali risorse? Innanzitutto, occorre ricordare che la quasi totalità di questi fondi, con alcune importanti eccezioni, è destinata ad attività svolte congiuntamente da enti appartenenti a diversi stati europei, nell'ambito di partenariati internazionali. Ai fini della presentazione di una proposta progettuale è, quindi, necessario creare una rete di partners che permetta un adeguato approccio interdisciplinare e multidisciplinare al tema trattato e che garantisca nel contempo un partenariato ben equilibrato, sia dal punto di vista dei Paesi rappresentati che delle competenze scientifiche previste.

Nell'ambito della rete, viene designato un coordinatore europeo, che ha il compito di predisporre la proposta, inoltrarla alla Commissione europea e, in caso di successo, assicurare la realizzazione del progetto e la gestione dei relativi contributi.

I bandi relativi al VII PQ vengono pubblicati sulla Gazzetta Ufficiale dell'Ue e sul sito CORDIS. Essi, di solito, prevedono una scadenza dopo almeno tre o quattro mesi e forniscono le principali informazioni: aree tematiche e strumenti di ricerca previsti, numero minimo di partners richiesto, risorse finanziarie disponibili, modalità di presentazione delle proposte e relativi criteri di valutazione. Le proposte possono essere avanzate esclusivamente per via telematica e, inizialmente, vengono sottoposte ad un controllo di eleggibilità formale: questo è relativo, in particolare, al rispetto delle condizioni di partecipazione previste dal bando ed alla corrispondenza dei contenuti del progetto rispetto agli obiettivi ed ai temi indicati.

Successivamente, la valutazione viene effettuata da panel di esperti, selezionati a seguito di un bando sempre aperto fino al 2013 ed in possesso di specifiche competenze e conoscenze nel settore di riferimento. Ciascun esperto valuta le proposte assegnate, secondo i criteri di valutazione indicati dal bando, che fanno riferimento ai seguenti parametri: eccellenza scientifica e tecnologica del progetto, pertinenza rispetto agli obiettivi del bando, qualità ed efficienza dell'attuazione e della gestione delle attività previste e potenziale impatto scaturente dalla diffusione e dall'impiego dei risultati.

Al termine di questa fase, ha luogo il cosiddetto consensus meeting per la valutazione di ciascuna proposta, nel corso del quale gli esperti valutatori, di solito tre, devono concordare il giudizio ed il punteggio finale da assegnare per ciascun criterio di valutazione, ai fini della predisposizione del rapporto finale che verrà inviato a ciascun coordinatore europeo. Sulla base del punteggio complessivo ottenuto da ciascun progetto, viene poi redatta la graduatoria finale, secondo un ordine decrescente. Il piazzamento ottenuto è molto importante in quanto i finanziamenti vengono assegnati fino ad esaurimento delle risorse disponibili, che spesso purtroppo non bastano a coprire tutti i progetti valutati positivamente.

La Commissione europea avvia, di seguito, per ciascun progetto selezionato, la procedura di negoziazione, durante la quale può proporre al coordinatore sia modifiche al contenuto del progetto che al budget previsto. Ultimato questo passaggio, il coordinatore europeo viene chiamato a stipulare il contratto di sovvenzione con la Commissione europea, con il quale sono definite le modalità di svolgimento del progetto e di erogazione del finanziamento comunitario.

Per quanto riguarda i contenuti del VII PQ, esso è strutturato a sua volta in quattro distinti Programmi: Cooperazione, Idee, Persone e Capacità, ed un Programma specifico per le attività del Centro Comune di ricerca dell'Ue.

Il Programma "Cooperazione", a cui è riservata una cospicua parte dei fondi stanziati, finanzia lo svolgimento di attività di ricerca internazionale realizzate congiuntamente da università, centri di ricerca ed imprese con riferimento alle seguenti aree tematiche prioritarie: salute; prodotti alimentari, agricoltura e biotecnologie; tecnologie dell'informazione e della comunicazione; nanoscienze, nanotecnologie, materiali e nuove tecnologie di produzione; energia; ambiente; trasporti; scienze socio-economiche e scienze umane; sicurezza; spazio.

Le attività finanziate saranno realizzate attraverso una serie di strumenti: progetti di ricerca - di piccole, medie o grandi dimensioni - reti di eccellenza, iniziative tecnologiche congiunte ed attività di coordinamento e di sostegno.

A queste si aggiungono, le misure previste dal Programma "Idee", che possono essere realizzate in qualunque ambito scientifico individuato liberamente dai ricercatori e sono finanziate dal nuovo Consiglio europeo delle ricerche. Tale programma è finalizzato a promuovere le attività di "ricerca di frontiera", attraverso un approccio innovativo dell'Ue che mira a sostenere la ricerca in settori nuovi ed emergenti, caratterizzate da un alto livello di incertezza ed esiti imprevedibili ma anche da alti benefici potenziali ("high risk, high gain").

A differenza delle altre misure, tali finanziamenti sono destinati a progetti realizzati da singoli gruppi di ricerca, che possono avere composizione nazionale o internazionale, e che sono coordinati da un team leader. Essi si suddividono in due tipologie: le ERC Starting Indipendent Researchers Grants e le ERC Advanced Investigator Grants. Le prime sono rivolte a ricercatori di elevato livello scientifico - che hanno conseguito il dottorato da almeno due anni ma da meno di otto - e sono finalizzate a sostenere le loro carriere scientifiche indipendenti e la creazione del loro gruppo di ricerca. Le seconde, invece, mirano a sostenere progetti eccellenti di "ricerca di frontiera" presentati da ricercatori di livello avanzato, che hanno già creato un proprio gruppo indipendente di ricerca.

I temi progettuali possono avere una durata massima di cinque anni, con un importo annuale compreso tra i 100 mila ed i 400 mila euro. Per questi tipi di fondi, infine, la valutazione delle proposte avviene esclusivamente sulla base dell'eccellenza scientifica del ricercatore proponente, del progetto di ricerca avanzato e del contesto scientifico in cui verranno svolte le attività finanziate.

Particolare importanza ha, poi, nel VII Programma Quadro, il sostegno alla mobilità ed allo sviluppo delle carriere dei ricercatori europei, che viene assicurato, attraverso le Azioni Marie Curie nell'ambito del Programma Persone. Tali misure possono riguardare tutti i settori di ricerca e mirano a sviluppare le capacità e le competenze degli studiosi di enti pubblici e privati a tutti gli stadi della loro carriera: dalla formazione iniziale alla ricerca, rivolta ai giovani, fino allo sviluppo della carriera dei ricercatori che hanno conseguito risultati scientifici di eccellenza.

Un primo tipo è rappresentato dalle "Reti di formazione Marie Curie mediante la ricerca" attraverso cui l'Ue. intende sostenere la formazione iniziale dei giovani ricercatori, che debbano ancora conseguire il dottorato di ricerca o siano nei primi quattro anni di attività scientifica. Tale obiettivo verrà conseguito con il sostegno comunitario alla creazione di reti internazionali, costituite da organismi di ricerca europei che forniscano un programma comune di formazione alla ricerca in settori interdisciplinari, finalizzato allo sviluppo delle competenze ed all'acquisizione di nuove conoscenze scientifiche. In quest'ambito, è inoltre finanziata l'organizzazione di conferenze, corsi estivi e brevi sessioni di formazione specialistica. Un'altra tipologia di azioni è invece rappresentata dalle Borse individuali Marie Curie che permettono ai ricercatori europei di effettuare un periodo di studio in un altro Stato Ue o extra-comunitario e che finanziano anche i periodi di ricerca in Europa degli studiosi dei Paesi terzi.

Il programma Persone prevede, anche una serie di misure volte a favorire i partenariati università-industria attraverso la realizzazione di distacchi reciproci tra il personale dei due settori e l'organizzazione congiunta di conferenze e workshops finalizzate allo scambio di conoscenze. Altre azioni previste dal programma sono, infine, le "Borse di reintegrazione", destinate ai ricercatori che hanno svolto attività scientifica all'estero e desiderano tornare nella propria Istituzione di origine, ed i Premi di eccellenza Marie Curie, che vengono assegnati a brillanti studiosi.

Attraverso le azioni Marie Curie, la Commissione europea intende infine sostenere le attività intraprese negli ultimi anni per eliminare gli ostacoli ancora esistenti alla piena mobilità internazionale dei ricercatori: il "Portale europeo per la Mobilità dei ricercatori" e la "Rete europea dei Centri di Mobilità".

Il programma Capacità comprende varie azioni di carattere trasversale finalizzate ad accrescere le capacità di ricerca ed innovazione in tutta Europa, attraverso il sostegno all'accesso alle infrastrutture, il potenziamento dell'attività di ricerca ed innovazione delle piccole e medie imprese, la valorizzazione del potenziale di ricerca delle regioni europee più arretrate e le azioni a supporto della cooperazione internazionale.

Occorre ricordare che, ai fini di una migliore attuazione del VII PQ, la Commissione europea ha predisposto una serie di strumenti a supporto dei potenziali partecipanti: il sito internet CORDIS, che fornisce tutte le informazioni relative ai bandi del VII PQ; lo sportello di consulenza legale per gli aspetti relativi alla proprietà intellettuale; il servizio di assistenza per la ricerca di potenziali partners; e, in alcuni settori, un sistema di pre-screening dell'idea progettuale per verificare se essa rientri negli obiettivi del bando e sia pertanto potenzialmente eleggibile.

Le opportunità offerte dal VII Programma Quadro sono, quindi, molto interessanti e vale la pena di coglierle. In tale ottica, è senza dubbio molto utile rafforzare i propri contatti internazionali e candidarsi come esperto per la valutazione dei progetti presentati nell'ambito del VII PQ, con l'inserimento del proprio nominativo nella banca dati della Commissione europea (http://cordis.europa.eu./emmfp7).

Tale esperienza è estremamente valida in quanto, non soltanto permette di acquisire una conoscenza diretta del funzionamento del sistema comunitario della ricerca, ma soprattutto offre la possibilità di conoscere le strategie per la predisposizione di una proposta di successo.

 

*Ufficio Ricerca Università di Catania

VII PROGRAMMA QUADRO DELL'UE PER LA RICERCA

 

Programmi

 

Aree tematiche

 

 

 

COOPERAZIONE

Ricerca collaborativa

 

32.365 mln di euro

1. Salute (6.050 mln)

2. Prodotti alimentari, Agricoltura e Biotecnologie (1.935 mln)

3. Tecnologie dell'Informazione e della Comunicazione (9.110 mln)

4. Nanoscienze, Nanotecnologie, Materiali e Nuove Tecnologie di produzione (3.500 mln)

5. Energia (2.300 mln)

6. Ambiente (compresi i cambiamenti climatici) (mln)

7. Trasporti (compresa l'aeronautica) (4.180 mln)

8. Scienze socioeconomiche e Scienze umane (610 mln)

9. Sicurezza (1.430 mln)

Spazio (1.350 mln)

 

IDEE
Ricerca di frontiera

 

7.460 mln di euro

 

 

Consiglio europeo della ricerca (CER)

PERSONE
Potenziale umano

 

4.728 mln di euro

Settori di attività

Formazione iniziale dei ricercatori

Formazione continua ed evoluzione delle carriere

Partenariati tra industria ed università

Dimensione internazionale della mobilità e della ricerca

Azioni specifiche per la creazione di un vero mercato del lavoro europeo per i ricercatori e Premi di eccellenza

 

 

CAPACITÀ
Capacità di ricerca

 

4.217 mln di euro

Settori di attività

Infrastrutture di ricerca (1.850 mln)

Ricerca a favore delle Piccole e Medie Imprese  (1.336 mln)

Regioni della conoscenza (126 mln)

Potenziale di ricerca (370 mln)

La scienza nella società (280 mln)

Attività di cooperazione internazionale (185 mln)

Sostegno allo sviluppo coerente delle politiche di ricerca (70 mln)

 

 

 

ATTIVITÀ NON NUCLEARE DEL CENTRO COMUNE DI RICERCA DELL'UE (1.751 mln di euro)