ATTENZIONE!!!SI STA NAVIGANDO UNA VECCHIA VERSIONE DEL SITO
CLICCARE QUI PER LA VERSIONE ATTUALE DEL BOLLETTINO D'ATENEO
AD AUGENDUM, FIRMANDUM, ET EXORNANDUM SICULORUM GYMNASIUM, CATINÆ IN URBE CLARISSIMA, VETUSTA BONARUM ARTIUM SEDE
Editoriale/1

Il «Bollettino» alla conquista di nuovi spazi: una progettualità dinamica


 
 
01 dicembre 2017
di Gisella Padovani

Nel rispetto di una consuetudine cara a noi tutti, abbiamo allestito un fascicolo del «Bollettino d'Ateneo» alla vigilia dell'inaugurazione del nuovo anno accademico. È un dono che anche nel futuro continueremo a offrire ai lettori per suggellare degnamente la solennità dell'evento. Fatta eccezione per questa circostanza rituale, il giornale in avvenire non sarà più fruibile nella sua solita, raffinata veste cartacea. Diffuso esclusivamente on-line, si rinnoverà nel supporto fisico ma conserverà molti dei tratti peculiari che lo hanno finora caratterizzato sul piano dei contenuti.

La salvaguardia della fisionomia culturale impressa dal professor Giovanni Toscano al periodico di cui per undici anni egli è rimasto alla guida con ammirevole abnegazione e rigorosa professionalità, è un impegno che sottoscrivo nell'assumere, in virtù della delega conferitami dal Rettore Antonino Recca, il compito di provvedere al coordinamento editoriale del «Bollettino». Cercherò di raggiungere i risultati auspicati dal Magnifico, al quale sono molto riconoscente di una così gratificante attestazione di fiducia.

Grazie allo slancio ideativo e alla concreta abilità operativa del professor Toscano e dei redattori che per periodi più o meno lunghi lo hanno affiancato, l'organo ufficiale di stampa della nostra Università ha progressivamente consolidato il suo prestigio e guadagnato nuovo terreno d'intervento. Aprendosi sempre alla pluralità dei punti di vista e al libero confronto delle opinioni, e accogliendo contributi di qualità alta, diversificati relativamente alle opzioni tematiche e ai procedimenti metodologici ma accomunati dalla consapevolezza «che finalità specifica del sapere 'accademico' [.] è la formazione culturale di giovani universitari» e dal proposito di stimolare la «riflessione sulla didattica [.] e sulle prospettive di una ricerca carente di sostegni nazionali, dunque tanto più bisognosa di idee creatrici di risorse intellettuali e materiali».

Erano intenti programmatici enunciati a epilogo del lungo Editoriale che nel dicembre 1995, data di nascita del periodico, indicava la cifra qualificante della nuova testata in «uno spirito di autonomia intellettuale acconcio a una fondazione antica come l'Università di Catania». Prerogativa di cui il nostro «Bollettino» può ancora fregiarsi, come dimostrano gli scritti ospitati nel fascicolo che presentiamo. Il merito di averlo realizzato va in gran parte ai redattori che fino a qualche mese fa hanno in modo eccellente prestato la loro opera e che sono stati poi invitati dal nuovo Rettore a contribuire ancora alla crescita del giornale. Quasi tutti hanno accolto la proposta e alcuni di loro si stanno già prodigando con immutato fervore creativo per ideare con me e con il direttore responsabile del «Bollettino» l'impianto strutturale e le articolazioni tematiche che connoteranno la più concettualmente complessa delle sezioni di cui il giornale consterà a partire dal momento in cui ne vareremo la nuova serie.

Mi riferisco allo spazio che denomineremo la Rivista, dedicato al dibattito culturale esteso su molteplici fronti. Questo settore, nel quale confluiranno contributi di consistente spessore problematico e di livello stilistico elevato, sarà variamente collegato al Notiziario, dove si forniranno a getto continuo informazioni su fatti, eventi, novità normative o di altro tipo concernenti il sistema universitario italiano e il mondo accademico catanese. Un posto a parte verrà riservato agli Atti amministrativi, che saranno pubblicati sistematicamente in ottemperanza a quanto è prescritto a tal proposito dal Regolamento generale di Ateneo.

La sostituzione dell'edizione cartacea con quella telematica, motivata da pressanti esigenze di ordine pratico e non certo dal gusto per l'azzardo sperimentale, favorirà una diffusione più ampia e capillare del «Bollettino» che potrà più facilmente essere utilizzato anche dagli studenti. L'accelerazione del flusso comunicativo veicolerà i contenuti in una rete sempre più vasta e interattiva di canali, e permetterà sia di aggiornare quotidianamente il repertorio delle notizie sia di accogliere tempestivamente commenti, proposte, analisi, approfondimenti nella Rivista. Nella sede, cioè, deputata all'indugio riflessivo, alla progettazione costruttiva, all'intervento culturale "militante".

L'adeguamento a moderni, funzionali paradigmi organizzativi e l'impiego fruttuoso delle opportunità offerte dall'editoria elettronica on-line non lederanno il ruolo istituzionale della testata da tempo assurta a immagine emblematica della nostra Università né intaccheranno l'autorevolezza che essa ha attinta già nel momento della sua prima apparizione.

Informare esaurientemente, penetrare nel cuore dei problemi, analizzare a fondo tutti gli aspetti della vita dell'Ateneo adottando un'angolazione prospettica orientata anche verso il contesto universitario nazionale, sollecitare la discussione critica, innescare una dinamica di proficua interconnessione tra diversi campi del sapere e differenti stili di pensiero: ecco gli obiettivi fondamentali che il «Bollettino» mirerà a perseguire. Agganciandosi costantemente all'attualità e recuperando talvolta, attraverso tagli sincronici trasversali, la memoria e l'eredità di un passato dal quale è ancora possibile trarre fecondi spunti di meditazione.