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Memoria d'Ateneo

"Omaggio al docente e primo laureato di Agraria"

Il saluto della Facoltà e della Società di Storia Patria al Prof. Sebastiano Di Fazio

 
 
31 ottobre 2007
di Giuseppe Cucuzza
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A due mesi dall'improvvisa scomparsa del prof. Sebastiano Di Fazio, l'8 ottobre scorso, presso l'aula magna "Amedeo Jannaccone" della facoltà di Agraria, ha avuto luogo una cerimonia commemorativa per ricordarne la figura e l'opera.

L'iniziativa, promossa congiuntamente dalla facoltà di Agraria della nostra università, presso la quale il prof. Di Fazio fu professore ordinario di Economia dei mercati agricoli, e dalla Società di Storia Patria per la Sicilia Orientale, di cui era da anni autorevole e stimato socio, ha registrato una partecipazione commossa - oltre che del Magnifico Rettore - di numerosi amici, colleghi, allievi, esponenti del personale tecnico-amministrativo e rappresentanti di diverse istituzioni culturali, intervenuti per ricordare l'illustre studioso. Era presente anche una folta rappresentanza di colleghi delle Università di Palermo e di Reggio Calabria.

Come è stato osservato dal preside, prof. Salvatore Barbagallo, e sottolineato dal direttore del dipartimento di Scienze economico-agrarie ed estimative, prof. Francesco Bellia, con questa perdita la comunità accademica è rimasta priva di un eminente e stimato collega e di una delle memorie storiche della facoltà di Agraria. Il prof. Di Fazio, infatti, oltre ad esserne stato il primo laureato, nel febbraio 1951, fu testimone oculare della edificazione, in via Valdisavoia, della sede storica della Facoltà, alla cui vita - a partire dalle difficili e incerte fasi iniziali, fino alla crescita e allo sviluppo dei nostri giorni - egli avrebbe intensamente partecipato, insieme con altri colleghi poi divenuti, come lui, docenti.

Il suo impegno di studioso appassionato, capace di orientare la propria attività di ricerca verso i fatti storico-agrari, esaminati attraverso l'analisi socio-economica di svariate fonti documentali - come ha ricordato il Prof. Giuseppe Giarrizzo, presidente della Società di Storia Patria per la Sicilia Orientale - gli consentì di raggiungere importanti risultati. I suoi scritti costituiscono un patrimonio di conoscenze prezioso al fine di rivisitare alcuni passaggi della storia e dell'evoluzione del mondo contadino siciliano, a partire dal XVII secolo, soprattutto con riferimento al territorio calatino e, in particolare, a quello di Militello. Non meno significativo risulta il valore di altri contributi - lo ha rilevato il prof. Bellia - tra i quali quelli sulla storia dell'estimo e delle discipline economico-agrarie ed estimative.


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Ordinario di Economia dei mercati agricoli dal 1983-84, il prof. Di Fazio era molto legato alla "sua" facoltà di Agraria e, non a caso, in occasione della celebrazione del cinquantesimo anniversario della fondazione, nel 1997, fu a lui che venne affidato il compito di ricostruirne la storia dei primi cinquanta anni di attività, attraverso la relazione La Facoltà di Agraria di Catania alle sue origini: dal progetto alla realizzazione. Un contributo che attesta non soltanto l'attaccamento all'istituzione di appartenenza, ma anche la sua invidiabile capacità di ricercare, acquisire e valorizzare numerosi particolari e dettagli, non sempre facilmente rinvenibili nella documentazione ufficiale, ed estremamente utili per ricostruire fasi e momenti delicati sotto diversi profili, come quelli dei primi anni vissuti dalla Facoltà.

La sua pacatezza e il suo alto senso del dovere erano molto apprezzati e per quasi dieci anni, dal 1965, con spiccato spirito di servizio queste doti furono spese a beneficio della "Rivista Tecnica Agricola", fortemente legata alla facoltà di Agraria del nostro ateneo, e della cui redazione il prof. Di Fazio fu responsabile, mostrando diligenza e capacità non comuni.


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Fuori ruolo dall'1 novembre 1997, entrò in quiescenza l'1 novembre 2000. In quella occasione, l'Università di Catania, su iniziativa del dipartimento di Scienze economico-agrarie ed estimative, organizzò presso la facoltà di Agraria un incontro di studio in suo onore, sul tema "Tra Storia ed Economia: il ruolo della storia agraria e le sue fonti". Vi parteciparono colleghi e studiosi afferenti anche ad altre Facoltà e istituzioni come biblioteche e società scientifiche. E in quella occasione la comunità accademica gli tributò attestati di stima e riconoscimenti per l'opera di studioso, di docente e di operatore culturale svolta nell'arco di un cinquantennio.

Bibliofilo attento e competente, anche dopo il raggiungimento di questo importante traguardo, con il suo consueto garbo e la sua semplicità, il prof. Di Fazio, animato da un'elevata vivacità intellettuale, aveva avuto modo di proseguire ulteriormente i suoi studi e le sue ricerche. Ed era rimasto in assiduo contatto sia con il Dipartimento di afferenza, il DISEAE (dove aveva svolto la sua attività e al quale lo legavano rapporti di collaborazione scientifica, di affetto e stima con il personale docente e non docente), sia con altre istituzioni culturali, nazionali, regionali, locali, tra le quali figuravano anche quelle della sua città natale, Militello in Val di Catania, dove era nato il 21 gennaio 1925.
Ad essa dedicò alcuni dei suoi contributi scientifici, costituiti nel loro complesso da oltre 120 pubblicazioni, tra monografie, articoli e studi, alcuni dei quali ancora in corso di elaborazione al momento della sua scomparsa.

L'affetto e la stima di cui godeva sono stati espressi da un folto e commosso pubblico, che con numerosi interventi ricchi di ricordi, aneddoti e testimonianze, ha permesso di tratteggiare il profilo di un uomo sereno e cordiale, aperto e di animo nobile e generoso, capace di percorrere "l'avventura della conoscenza" con passione ed entusiasmo fino alla fine, mantenendo sempre un esemplare rispetto nei confronti del prossimo e delle istituzioni, coltivando con sincerità e amore gli affetti a lui più cari.

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