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Integrazione partecipata

Disabilità e formazione

Un corso di formazione per tutor promosso dal CInAP

 
 
26 marzo 2007
di Graziella Scuderi
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L'attenzione dell'università alle problematiche della disabilità si rivela nell'ambito di due coordinate strettamente correlate: nella capacità di sapersi progettare in termini gestionali produttivi, in termini, come dire, di energia e di prospettiva, e quindi di potenziamento delle risorse - in campo di strutture, di personale specializzato, della stessa ricerca scientifica interessata alla problematica -, di efficaci collegamenti con il territorio e il mondo del lavoro, per promuovere un processo formativo più complesso nei suoi obiettivi, più produttivo di risultati; nel supportare, consequenzialmente, il processo di crescita dello studente diversamente abile, nel pieno rispetto dei bisogni, delle motivazioni, della tensione alla costruzione di una identità personale autonoma e professionalmente qualificata.


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L'ateneo catanese è tra le università più impegnate nel lavoro di intervento operativo relativamente alle problematiche della disabilità, nel garantire il diritto allo studio degli studenti disabili in condizioni di pari opportunità. I servizi che fornisce il "Centro per l'integrazione attiva e partecipata" (CinAP) rientrano in un complesso piano programmatico di aiuto e sostegno alla disabilità, per la realizzazione di un progetto formativo "integrale" e "integrato" in grado di rispondere positivamente alle attese delle finalità della formazione universitaria. Oltre che delle risorse proprie, il Centro si avvale della collaborazione degli altri Organi competenti d'ateneo, impegna le risorse culturali di tutte le Facoltà nel progettare ogni intervento che risulti utile alla disabilità.

Recente la promozione, ad inizio anno accademico 2006-07, del "Corso di formazione per l'attività di tutorato a favore degli studenti disabili", curato nella direzione scientifica dalla prof.ssa Graziella Scuderi della facoltà di Scienze della Formazione, e con la partecipazione di docenti dell'ateneo e di esperti del CinAP.

Il corso, più che lavorare alla definizione di un profilo di competenze netto e concluso della funzione tutorale, ha voluto individuare, per le diverse tipologie che la configurano nell'ambito del supporto previsto dal CinAP (tutor specialistico: per l'integrazione ambientale e sociale; per la didattica; per la patologia; per la comunicazione nella lingua dei segni e nel labiale), delle linee guida, ritagliate nello specifico del sapere, saper fare, saper essere, coordinate fondamentali di ogni attività di formazione.


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In particolare, sono stati tracciati i fondamenti culturali, etici, socio-psico-pedagogici della pratica tutorale, nonché gli strumenti metodologici per la dimensione operativa concernente: i compiti di raccordo, per lo più di carattere informativo, tra i bisogni degli studenti, il lavoro organizzativo-didattico dei docenti e ogni altra attività inerente l'ambito universitario; la guida per gli aspetti psico-relazionali e valoriali (rientrano in questa funzione i compiti di aiuto e sostegno ai comportamenti interpersonali, cioè alla gestione delle relazioni simmetriche e asimmetriche, agli aspetti psicologici della motivazione e dell'inserimento nell'ambiente formativo, allo sviluppo dell'identità personale comprensiva dello status di studente); la guida per gli aspetti del processo di apprendimento (rientrano in questa funzione i compiti strettamente legati all'apprendimento da parte dello studente di conoscenze e capacità: acquisizione di consapevolezza delle proprie competenze, sviluppo di capacità di organizzazione del proprio impegno universitario, riflessione sulle motivazioni degli apprendimenti e sui percorsi di studio scelti).

Centrale la dimensione dinamica della disponibilità alla relazione d'aiuto, condizione indispensabile all'attività del tutor, che si adopera per il benessere del soggetto, per una sua maggiore autonomia, padronanza di sé, per la liberazione di qualità potenziali. Per favorire, insomma, l'integrazione partecipata e responsabile dei soggetti tutorati, il miglioramento della qualità della vita universitaria della persona diversamente abile.