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Facoltà

«Legge e diritto nel governo delle società antiche»

61° Congresso della SIHDA Société Internationale "Fernand de Visscher"pour l'Histoire des Droits de l'Antiquité - Catania, 24-29 settembre 2007

 
 
27 maggio 2007
di Francesco Milazzo
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La comunità degli Studiosi di diritto romano, per la natura ecumenica di questa branca delle scienze giuridiche e per il suo ruolo insostituibilmente formativo degli operatori del diritto in ogni realtà nazionale, è una comunità globale ante litteram, che come tale va dall'Italia a ogni altro Paese dell'Europa continentale (ivi incluse le Nazioni dell'Est, a partire proprio dalla Confederazione Russa), da questa ai Paesi di Common Law (Inghilterra e USA, in primoluogo), per non parlare dell'America Latina che, grazie all'influenza spagnola e portoghese, si è dal tempo più antico ispirata, nei rapporti giuridici soprattutto interprivati, alla tradizione del diritto romano, la quale ha anche inciso sul mondo giuridico giapponese grazie alla mediazione dei giuristi soprattutto tedeschi. Un fenomeno analogo è per altro riscontrabile adesso anche in Cina, ove, proprio all'insegna del diritto romano, vanno costituendosi significativi collegamenti tra le Università europee e il mondo accademico e politico-legislativo di quel Paese.

In un simile contesto, lo studioso "nazionale" di diritto romano si situa subito e naturalmente in una cornice internazionale. La sede catanese per gli studi romanistici, interna alla Facoltà di Giurisprudenza dell'Università degli Studi di Catania, nella quale vengono impartiti circa dieci insegnamenti di diritto romano, ha ormai da molti decenni un ruolo di tutto rispetto nel panorama "senza frontiere" sopradescritto.


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Nel 1950, il Professore Cesare Sanfilippo, indimenticabile Rettore dell'Università di Catania per quasi un quarto di secolo, nella sua veste di Maestro della scuola romanista catanese, fondò la rivista scientifica di diritto romano, IURA, che nella sua denominazione ufficiale si qualifica proprio come rivista internazionale di diritto romano e diritti dell'antichità. Più o meno in quel periodo, lo stesso Sanfilippo, insieme a Colleghi di pari autorevolezza e notorietà internazionale, creò una "Società" scientifica mondiale tesa a rafforzare i collegamenti fra quei Paesi in cui il diritto romano avesse un seguito scientifico e didattico e a costituire il giusto scenario per un confronto scientifico a scadenza annuale su temi che per la loro ampiezza potessero favorire il maggior numero di voci rappresentative della vitalità del diritto romano. Questa Société International pour l'Histoire des Droits de l'Antiquité, intitolata al momento della sua scomparsa a un romanista belga, - Fernand de Visscher - che ne era stato uno fra i più strenui assertori e sostenitori, celebra ogni anno il proprio convegno mondiale, giunto, nel 2007, alla 61a sessione, e previsto - per la prima volta in così tanti anni! - nella città di Catania dal 24 al 29 settembre, dopo le sessioni, per citare solo quelle degli ultimi o di non lontani anni, svoltesi in Grecia, Germania, Francia, Gran Bretagna, Brasile, Stati Uniti, Turchia.E' così che, dopo l'assegnazione a Catania del convegno 2007 avvenuta a Salonicco, l'Ateneo e la città intera, coinvolta ai massimi livelli istituzionali anche extra-accademici, si preparano a ricevere circa trecento partecipanti, che comprenderanno, fra gli altri, studiosi cinesi, israeliani, giapponesi, scandinavi, solo per citare le origini più esotiche e le sedi all'apparenza meno correlate agli studi del diritto di Roma antica.


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La seduta catanese del convegno della Société pour l'Histoire des Droits de l'Antiquité  sarà ospitata in tre siti che esemplarmente rappresentano nobiltà, grandezza ed eleganza del nostro ateneo: i locali del Palazzo Centrale dell'Università, di Villa Cerami, sede della Facoltà Giuridica, e dell'ex Monastero dei Benedettini, dove sono ubicate le Facoltà di Lettere e filosofia e di Lingue. Saranno inoltre presentate in sessioni parallele decine di relazioni sul tema prescelto per quest'anno. Verrà altresì conferito il VII Premio romanistico internazionale "Gerard Boulvert" a un'opera prima di diritto romano pubblicata nel triennio 2004-2006. Si è ritenuto del tutto "normale" inserire nell'ambito dell'iniziativa catanese l'attribuzione ufficiale di questo Premio, che, per essere stato fondato a Napoli dal romanista Luigi Labruna, per anni vicepresidente del Consiglio Universitario Nazionale, ha sede nell'Università partenopea "Federico II". Nel corso della giornata inaugurale dell'incontro, avrà luogo la celebrativa consegna degli Studi dedicati da colleghi e amici al giusromanista Giovanni Nicosia, decano dell'Università di Catania, alla conclusione del suo magistero.