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Orientamento

L'orientamento per la continuità fra scuola e università


 
 
30 giugno 2008
di Santo Di Nuovo
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Dati recenti raccolti dal Centro di Orientamento e Formazione della nostra università su un campione di circa 1500 studenti iscritti ai corsi di laurea dell'Ateneo, riportano che solo poco più della metà di essi (il 54%) ha fatto esperienze di orientamento nella scuola superiore, e tra questi il 73% dice di non esserne stato influenzato nella scelta. Solo il 50% degli intervistati dichiara di essere 'molto' soddisfatto del corso di laurea frequentato; gli altri si dichiarano 'abbastanza' o 'poco' soddisfatti. Le alte percentuali di abbandoni e di ritardi durante il percorso di studi universitario sono purtroppo ben note. Sono dati che fanno riflettere sulla reale efficacia dei servizi di orientamento che vengono svolti nelle nostre scuole, ed evidenziano l'esigenza di potenziarli sul piano sia quantitativo ma soprattutto qualitativo, collegandoli con un servizio di counseling all'interno delle facoltà universitarie.

Su questo tema, cioè sul confronto fra modelli ed esperienze della continuità scuola-università realizzata tramite l'orientamento, è stato incentrato il convegno tenuto il 5 maggio scorso in coincidenza con l'apertura dell'annuale Salone dello studente.
Le diverse relazioni hanno messo in luce come la continuità dell'orientamento formativo costituisce un investimento con ricadute sia sulla soddisfazione e la riuscita negli studi, sia sul raccordo fra formazione e lavoro, che troppo spesso rimane implicito e non viene tematizzato né perseguito in modo sistematico.
I diversi relatori, ed anche il Provveditore agli studi e il direttore dell'Ufficio provinciale del Lavoro, hanno insistito sul ruolo che l'orientamento può svolgere al riguardo. Esperienze e modelli di grande interesse sono state presentate da altre sedi (Firenze, Verona, Cassino, ISFOL), e nella seconda parte del convegno sono state portate testimonianze di buone prassi di orientamento nella scuola e per la prevenzione della dispersione accademica, realizzate nel nostro territorio.

Particolarmente significative le esperienze di orientamento degli studenti disabili, presentate dal Centro per l'integrazione attiva e partecipata del nostro ateneo.
Nel corso del convegno è stato anche illustrato il progetto di orientamento in corso da alcuni anni, con il finanziamento Miur, che coinvolge in rete le università di Catania ed Enna, numerose scuole-pilota, e aziende interessate agli sbocchi professionali degli laureati.
Il progetto è denominato R.I.U.S.I.NET (Rete Integrata Università-Scuola-Impresa per l'orientamento, supportata in modalità telematiche), e fa riferimento alla prospettiva dell'orientamento che considera l'individuo non come destinatario passivo di informazioni, ma come soggetto attivo e motivato in grado di individuare e perseguire i propri obiettivi, realizzare aspirazioni, autoregolare il proprio comportamento e i propri processi cognitivi ed affettivi.  L'attività formativa è finalizzata allo sviluppo di capacità professionali e relazionali e volta alla valorizzazione delle risorse umane, prima fra tutte quella di 'saper scegliere' e saper progettare il proprio futuro in modo consone alle potenzialità e agli interessi, ma anche realistico rispetto agli sbocchi occupazionali.

La messa a punto di una piattaforma accessibile per via telematica agevola gli accessi e l'uso della proposta orientativa per studenti, docenti e tutor universitari e aziendali.
Per l'orientamento 'in entrata' gli studenti delle scuole superiori hanno la possibilità di accedere alla piattaforma, dove trovano test e questionari la cui restituzione avviene attraverso la piattaforma stessa, mentre un insegnante della scuola, appositamente formato, sarà a disposizione per chiarimenti, suggerimenti, riflessioni, mediante la modalità telematica o un incontro diretto.
Un lavoro di orientamento 'in itinere' sugli studenti già inseriti nel percorso universitario è mirato ad intervenire su quanti presentano difficoltà nel rendimento o ritardi nella carriera accademica, e sono quindi a rischio di dispersione o drop-out. I materiali (test, questionari, schede, ecc.), inseriti nella piattaforma e accessibili per via telematica, forniscono i dati al Centro di Counseling, che prevede figure di psicologi e counselor di supporto a questa azione.


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Il progetto prevede infine una connessione con aziende dei settori sia tecnologici che dei servizi alla persona, formazione, intervento socio-sanitario, ecc. pertinenti alle facoltà umanistiche.
L'intervento per collegare il percorso universitario con il mondo del lavoro in cui i laureati dovranno inserirsi deve iniziare già durante il percorso universitario, approfittando del raccordo tra studio e lavoro favorito dal tirocinio svolto dai laureandi presso strutture o aziende esterne.

I dati riguardanti le valutazioni dei tutor aziendali sull'efficacia della formazione universitaria ai fini del lavoro nell'azienda, incrociati con quelli provenienti dagli stessi tirocinanti e dai tutor accademici, verranno trasmessi alle Facoltà interessate per eventuali provvedimenti di aggiustamento dei curricoli alla luce delle competenze che gli enti e le aziende concretamente richiedono. Questo aggiustamento sarà di grande rilevanza per la ri-progettazione dei corsi, adeguandoli ai criteri che saranno alla base della valutazione del sistema universitario come proposto nella recente normativa.

Il convegno ha ribadito quanto una scelta consapevole del proprio percorso formativo sia indispensabile premessa non solo per la riuscita accademica ma anche per il successivo inserimento lavorativo.
Per perseguire questo obiettivo è indispensabile il collegamento in rete delle agenzie formative e istituzionali che si occupano di formazione e lavoro: scuola, università, centri per l'impiego, ufficio provinciale del lavoro, aziende e associazioni imprenditoriali.
Il Centro di Counseling del COF dell'ateneo di Catania è da anni impegnato, a partecipare, per le sue competenze, in questa opera di servizio orientativo ma non solo: fornisce infatti, mediante il Centro di Counseling psicologico, un supporto agli studenti in difficoltà per ragioni di inserimento nel sistema universitario, inadeguatezza del metodo di studio, problemi emotivi e relazionali.

In questo senso le conclusioni del convegno hanno ribadito come un efficace orientamento sia la premessa per la costruzione del benessere personale, oltre che sociale, dello studente e del futuro lavoratore; e come scuola e università non possano che essere parti attive nel promuovere questo processo.

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