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Decentramento

Quarto polo universitario, 'siamo ad una svolta'

Conferenza stampa del rettore Recca che rivendica i meriti dell'azione dell'Università di Catania e annuncia l'accordo con Siracusa per il periodo di transizione

 
 
23 aprile 2010
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"L'Università di Catania è fiera di aver contribuito, con le proprie iniziative che hanno portato all'attenzione nazionale la questione del mantenimento delle sedi decentrate, alla prossima nascita del quarto polo universitario siciliano a rete, che prenderà avvio dal 2011-2012, che comprenderà certamente le sedi di Siracusa e Ragusa, e probabilmente anche Enna. Siamo inoltre lieti di annunciare che abbiamo finalmente trovato un accordo transattivo con gli enti locali siracusani per il mantenimento in quella sede delle attività didattiche nell'anno accademico 2010-2011, periodo di transizione prima dell'avvio della nuova università pubblica siciliana, e che stiamo inoltre lavorando rapidamente alla definizione di un accordo simile anche per la transizione dei corsi di Ragusa".

Ha parlato di vera e propria "svolta" il rettore dell'Università di Catania Antonino Recca, incontrando questa mattina i giornalisti, all'indomani della riunione tenutasi presso il Ministero dell'Università, nel corso della quale il consigliere del Ministro Gelmini, prof. Alessandro Schiesaro, ha consegnato ufficialmente uno studio di fattibilità sulle misure da adottare per il potenziamento e il riordino dell'intero sistema universitario siciliano.


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E' proprio in questo documento - predisposto a pochi giorni dall'approvazione del prossimo Piano triennale di sviluppo delle università - che il Ministero ha ipotizzato l'istituzione della quarta università pubblica siciliana, a più di due secoli dall'istituzione dell'Ateneo di Palermo. Una realtà che dovrebbe prendere forma già a metà del mese di maggio, quando, in un'altra riunione romana, verranno indicati con maggior precisione quali sono le risorse pubbliche a disposizione del progetto e i corsi di laurea che potranno essere attivati.

"Dopo mesi di silenzio sulle vicende delle sedi di Siracusa e Ragusa - ha premesso il rettore, aprendo l'incontro al quale hanno preso parte anche il direttore amministrativo Lucio Maggio e il presidente del Consorzio universitario di Ragusa Gianni Mauro -, nei quali non abbiamo voluto alimentare polemiche con i rappresentanti politici di quelle città, oggi siamo lieti di annunciare la prossima istituzione del quarto polo. Una soluzione che avevamo individuato noi per primi, e che oggi diventa possibile grazie all'interessamento concreto del Ministro Gelmini, la quale ha raccolto le nostre preoccupazioni, al contributo tecnico dei suoi più stretti collaboratori, i dirigenti Antonello Masia, Gianni Bocchieri, Marco Tomasi e Alessandro Schiesaro, alla vicinanza del Ministro Prestigiacomo, che ha seguito istante per istante lo svolgimento delle trattative, e all'intenso lavoro dei responsabili e degli organi tecnici dell'Università e degli enti locali".

"La Sicilia - ha affermato ancora il prof. Recca - sarà perciò la prima regione ad avere un sistema universitario integrato, ottenendo una risposta alla propria domanda di istruzione universitaria e di cultura almeno pari a quella che da anni viene data a diverse regioni del Nord".



Il rettore ha infine ringraziato pubblicamente i deputati regionali che, riprendendo l'allarme lanciato qualche settimana fa sui pesanti tagli al fondo di finanziamento statale degli atenei per il triennio 2010-2012, attraverso un emendamento approvato ieri sulla legge Finanziaria siciliana in discussione all'Ars, hanno stabilito di concedere un contributo di 15 milioni di euro alle tre università statali siciliane, e uno stanziamento di 1,5 milioni per la Scuola superiore di Catania che, insieme con gli 800 mila euro finanziati dal Ministero, garantiranno - pur in un momento così difficile a causa delle difficoltà finanziarie dell'intero sistema nazionale - il proseguimento delle attività della Scuola d'eccellenza dell'Ateneo catanese.