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Ateneo

Anche il Cutgana celebra la "Giornata mondiale della Terra"

Per alcuni studenti del dipartimento di Agricoltura, Alimentazione e Ambiente una "lezione" nella riserva naturale "Complesso Immacolatelle e Micio Conti"

 
 
26 aprile 2016
di Alfio Russo
Giornata mondiale terra Cutgana 1.jpg
Studenti universitari dell'Ateneo catanese hanno celebrato venerdì scorso la "Giornata Mondiale della Terra" con una "lezione" nella riserva naturale integrale "Complesso Immacolatelle e Micio Conti" gestita dal centro di ricerca Cutgana dell'Università di Catania.

La "Giornata mondiale per la Terra" è la più grande manifestazione ambientale internazionale finalizzata a sensibilizzare l'opinione pubblica riguardo la conservazione delle risorse naturali del pianeta e gli studenti del corso di laurea magistrale in Salvaguardia del Territorio, dell'ambiente e del Paesaggio del dipartimento di Agricoltura, alimentazione e ambiente hanno celebrato la festa istituita dalle Nazioni unite con un autentico "caso studio" applicato all'ambiente grazie ad un'approfondita analisi del paesaggio naturalistico per una corretta pianificazione del territorio.

Gli studenti grazie alle "lezioni sul campo" degli esperti del Cutgana - Giovanni Sturiale (geologia), Saverio Sciandrello (botanica), Renzo Ientile (ornitologia) e Carlo Prato (pianificazione del territorio) - hanno approfondito le dinamiche relative alla formazione delle grotte di scorrimento lavico dell'Etna e analizzato le principali morfologie e strutture presenti all'interno dei tubi lavici della Micio Conti e verificato dal punto di vista faunistico e floristico la necessità dell'istituzione delle aree protette e delle zone di conservazione speciale in un contesto fortemente urbanizzato come quello della fascia costiera-collinare dell'area etnea.

Giornata mondiale terra Cutgana 2.jpg
E, inoltre, hanno scoperto e ammirato le principali specie faunistiche presenti nell'area protetta di San Gregorio e le tecniche abitualmente adottate per il monitoraggio della fauna in natura evidenziando il valore degli elementi faunistici di maggior pregio.

Successivamente con il docente del corso Saverio Sciandrello hanno individuato 5 diverse tipologie di habitat applicando il metodo di rilevamento delle comunità vegetali (caso studio) per caratterizzare l'area dal punto di vista fisionomico-strutturale con l'obiettivo principale di analizzare e valutare il paesaggio per una corretta pianificazione.

Gli studenti hanno individuato e analizzato le cinque tipologie: la macchia a Euphorbia dendroides (Euforbia arborescente) sui versanti esposti a sud della riserva; la macchia a Pistacia terebinthus (Terebinto) sulla cresta di pressione; i cespuglieti spinosi a Rubus ulmifolius (Rovo) negli ex-coltivi; il bosco a Quercus virgiliana (Quercia virgiliana) nella zona a nord della riserva; le praterie a Hyparrenia hirta (Barboncino mediterraneo) nei campi abbandonati.