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Ateneo

LbM 11, buona la prima

Ospite d'eccezione della serata inaugurale della rassegna di film in lingua originale dell'Ateneo è stato l'astronauta Luca Parmitano

 
 
31 marzo 2014
di Chiara Racalbuto
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Se Learn by movies fosse un film, potrebbe essere a metà fra avventura e fantascienza. Se ne sta zitto per tre anni e poi, finalmente, riappare, proprio nel momento più difficile, quasi a sfidare il mondo. Torna, per l'undicesima volta, ed è un lieto fine che arriva dallo spazio, su uno shuttle che atterra fra gli applausi.

L'edizione numero 11 della rassegna di film in lingua originale dell'Università di Catania è cominciata proprio così, lunedì 31 marzo al cinema Alfieri, fra stelle e satelliti. Dal film scelto per l'apertura, "Gravity", diretto da Alfonso Cuaron e vincitore di sette premi Oscar, che vede George Clooney e Sandra Bullock alla deriva nel cosmo, all'ospite d'eccezione della serata inaugurale, l'astronauta catanese Luca Parmitano, in collegamento Skype dalla sua casa di Houston, che stelle e satelliti li ha visti davvero e se li è portati sulla Terra, sigillati negli occhi e nel cuore.


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Mancava, Learn by Movies, e la folla che ha riempito platea e tribuna ne è la dimostrazione; un entusiasmo di cui si è fatto portavoce il "padrone di casa", il rettore dell'Università di Catania Giacomo Pignataro: «Learn by movies è stata un'iniziativa di grande successo del nostro ateneo, nata all'interno dell'ex facoltà di Lingue. Oltre ad essere importante da un punto di vista formativo, è anche un segno del contributo che l'Università di Catania vuole dare alle attività culturali della nostra città, che hanno bisogno di essere sprovincializzate. Quanto alla lingua - ha aggiunto -, se da un lato vanno apprezzati la professionalità e l'alto livello della scuola italiana di doppiaggio, dall'altro è utile poter godere di un prodotto nella sua originalità».

Learn by movies è formalmente rinato, dunque, ripescato e rianimato su iniziativa del delegato del rettore alla Comunicazione Luciano Granozzi, artefice della rassegna sin dalla sua prima edizione, del Centro Linguistico Multimediale d'Ateneo, presieduto dal prof. Domenico Cusato, presente in sala, e dell'Ente regionale per il diritto allo studio universitario, presieduto dal prof. Alessandro Cappellani, e ppresentato, per l'occasione, dallo studente eletto al consiglio di amministrazione dell'Ersu Ivano Palermo.


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Primo atto ufficiale di questa rinascita è il collegamento, condotto dallo speaker di Radio Zammù Roberto Sammito, con Luca Parmitano che, dall'altro lato del mondo, all'interno di una stanza in cui campeggiano titoli, attestati e premi (da lui scherzosamente ribattezzata "hall of shame"), ricambia l'ovazione del pubblico con aneddoti e racconti della sua straordinaria avventura nello spazio, iniziata nel luglio del 2013, quando, a bordo della navicella Soyuz, raggiunse la Stazione Spaziale Internazionale e vi rimase sino a novembre. «Non mi sento di dare consigli - ha risposto a chi gli ha domandato di rivolgersi direttamente agli studenti - perché chi si iscrive all'università dimostra di aver già scelto cosa fare da grande. Preferisco, piuttosto, incoraggiare i ragazzi a seguire le proprie passioni e i propri sogni, soprattutto perché a volte, dalla nostra prospettiva "siciliana" e da una posizione geografica forse sfavorevole, tutto sembra più lontano e difficile da raggiungere. Invece non lo è».

Tra gli annunci della serata, una chicca per gli appassionati di cortometraggi. Sin dal prossimo appuntamento - fissato per lunedì 7 aprile, con la proiezione del film "No" di Pablo Larrain (la rassegna, lo ricordiamo, proseguirà fino al 12 maggio, tutti i lunedì, al cinema Alfieri, con due proiezioni, alle 18:30 e alle 21) - prima di ogni spettacolo, sarà proiettato un corto a cura di "Magma-Mostra di cinema breve" (anche questo rigorosamente in lingua originale), offrendo così la possibilità al pubblico di poter apprezzare anche il meglio della produzione di giovani registi europei.


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Dopo i ringraziamenti di rito, le luci si spengono, le voci pian piano si affievoliscono e "Gravity", eccezionalmente in formato 3D, risucchia gli spettatori nel buio e nel silenzio dell'universo. Mentre gli astronauti Matt Kowalsky e Ryan Stone cercano di sopravvivere alla distruzione della loro navicella, fluttuando nell'infinito come due piume in balìa del vento, dalla Terra, che fino a poco prima osservavano estasiati, appare curiosamente la Sicilia, quasi a volerci ricordare di far parte di un insieme; isola solo sulla carta, ma che, dall'immensità del cosmo, si mostra indissolubilmente legata al resto del mondo, senza confini né barriere.