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Ateneo

START, conto alla rovescia per la "Città della Scienza" di Catania

Si apre sabato 19 aprile, a Villa Zingali Tetto, una mostra per annunciare la prossima nascita dello Science Centre dell'Università

 
 
16 aprile 2008
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Una mostra per annunciare la prossima nascita nella città di Catania di un nuovo straordinario museo universitario, la "Città della Scienza", i cui lavori di completamento sono attualmente in corso nell'edificio che ospitava un'antica raffineria di zolfo in via Simeto, nei pressi del centro fieristico "Le Ciminiere", in un quartiere divenuto lo scenario di un tentativo di sviluppo industriale nella Catania di fine Ottocento..

E' questo il significato dell'esposizione START (Scienza, tecnologia e arte), che si aprirà sabato pomeriggio, 19 aprile, alle 16,30, nella sede della "Casa della città" a Villa Zingali Tetto, in via Etnea 742, e resterà aperta e visitabile fino al 18 maggio dalle scolaresche, dagli universitari e da tutti i cittadini per un mese intero.

La Città della Scienza, che è nata come una delle 15 iniziative del progetto coordinato fra gli atenei di Catania e Lecce ed è stata finanziata dall'Unione europea attraverso i fondi del Programma operativo nazionale (PON) Ricerca, sarà un vero e proprio "Science Centre", sul modello di quelli già esistenti in grandi città europee: in altre parole, sarà una struttura espositiva basata sul coinvolgimento interattivo del visitatore - l'unica del genere nel meridione d'Italia, al di sotto di Napoli -, che verrà ad arricchire in maniera significativa l'offerta culturale che l'Università di Catania può mettere a disposizione di studenti, ricercatori, cittadini e turisti.

I Science Centre propongono infatti per il grande pubblico di tutte le età, estrazioni sociali e culturali, un approccio semplice e divertente alle tematiche connesse con lo sviluppo di scienza e tecnologia; sono luoghi di apprendimento e di svago finalizzati alla promozione di una "comprensione pubblica della scienza", un'esigenza particolarmente sentita in un'epoca in cui il dibattito scienza-società si fa di giorno in giorno più acceso. Questi musei scientifici di nuova generazione sono caratterizzati dal dinamismo e dall'interattività, attraverso un modello educativo fondato sull'esperienza e sul coinvolgimento emotivo del pubblico.


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Avviato nel 1998, il Progetto Catania-Lecce ha permesso di realizzare un piano di potenziamento delle strutture edilizie delle Università di due città del meridione d'Italia con notevoli assonanze archeologiche, storiche ed architettoniche. Esso ha consentito - grazie ad un insieme di attività specifiche e diversificate - di salvaguardare, valorizzare ed incrementare l'ingente patrimonio storico, artistico e scientifico accumulato dall'Ateneo etneo nel corso dei suoi oltre cinque secoli e mezzo di vita. Sono stati così ristrutturati, riorganizzati ed aperti al pubblico prestigiosi ed antichi musei, archivi e biblioteche, già in dote al Siculorum Gymnasium; ma sono state inoltre progettate e realizzate alcune strutture originali ed innovative, quali la "Casa della Città", ospitata proprio nella Villa Zingali Tetto e la "Casa delle Farfalle", edificata a ridosso del rinnovato Museo di Zoologia nella cittadella di via Androne.

Dopo il taglio del nastro da parte del rettore Antonino Recca, e la presentazione della mostra da parte del responsabile del progetto Catania-Lecce, Giovanni Costa, dei responsabili dell'iniziativa "Città della Scienza", Paolo Finocchiaro e Gaetano Foti e del responsabile della comunicazione del PON Ricerca del Ministero dell'Università e della Ricerca, Fulvio Obici, hostess e animatori accompagneranno gli ospiti lungo il percorso dell'esposizione che si snoda attraverso 5 isole tematiche (fisica, astrofisica, biologia, robotica, piattaforma multimediale), per un totale di 1000 mq, dei quali 600 circa di superficie scoperta e 400 di superficie coperta.


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Con l'ausilio di ben congegnati exhibit, congegni espositivi basati sull'interattività e sul coinvolgimento fisico del visitatore, tali "isole" offriranno la possibilità di comprendere vari fenomeni naturali e di "entrare personalmente" nel mondo della scienza. Anche filmati, videogiochi e sistemi di fruizione multimediale concorreranno a rendere entusiasmante la visita; inoltre, alcuni spazi sono organizzati come "laboratori-atelier", ovvero luoghi in cui fare veri e propri esperimenti scientifici. Alcuni animatori specializzati (gli "explainers"), tra cui molti giovani laureati catanesi, svolgeranno funzioni di assistenza al pubblico nelle diverse tappe della mostra interagendo con i visitatori, incoraggiandone la partecipazione ed anche guidandoli nelle attività di sperimentazione diretta.

All'interno del percorso espositivo si trovano inoltre alcuni esempi dell'interazione tra arte e scienza, nella consapevolezza che esistono legami molto stretti fra questi due modi - apparentemente diversi tra loro - di analisi e descrizione del mondo in cui viviamo. Peraltro, alcuni grandi personaggi si sono spesso cimentati con entrambi i tipi di approccio: insigne ed emblematico esempio è il caso di Leonardo da Vinci, che, incarnando lo spirito universalista dell'epoca rinascimentale, raggiunse le massime vette dell'espressione nei più disparati campi dell'arte e della conoscenza.

Promossa dal responsabile scientifico del Catania-Lecce, Giovanni Costa, e curata dai due responsabili dell'iniziativa Città della Scienza, Gaetano Foti e Paolo Finocchiaro, la mostra è stata realizzata grazie al grande impegno delle dott.sse Roberta Gribaldo e Albarosa D'Arrigo, al supporto degli uffici tecnici ed amministrativi dell'Università di Catania, al coinvolgimento di numerosi docenti e giovani collaboratori, nonché alla collaborazione esterna dell'arch. Vincenzo Busà.

La mostra START - spiegano gli organizzatori - che nell'arco del mese di apertura al pubblico beneficierà dell'apporto di numerosi giovani laureati nella veste di animatori, rappresenta "un punto di inizio: la partenza di un'avventura che diventerà certamente sempre più ricca di emozioni e novità nella sede definitiva di via Simeto".