Medici e pediatri di famiglia salgono in cattedra all'Università di Catania per arricchire la preparazione professionale dei futuri laureati della facoltà di Medicina. L'iniziativa, tra le prime in Italia, è stata promossa su impulso del preside Nunzio Crimi, che ha voluto avviare un corso ufficiale - conclusosi pochi giorni fa - rivolto agli studenti del quinto anno del corso di laurea magistrale in Medicina e chirurgia, coinvolgendo come docenti medici di medicina generale e pediatri di libera scelta.
"Come molti sapranno - spiega il prof. Crimi - la figura professionale del medico di Medicina generale è entrata già da tre anni a pieno titolo nella fase di valutazione dei neo-laureati relativamente all'abilitazione all'esercizio professionale. Un nutritissimo numero di professionisti della nostra provincia, che spontaneamente hanno dato la propria disponibilità, valuta la preparazione e quindi l'idoneità ad esercitare, dei laureati in Medicina e chirurgia, assegnando un voto in trentesimi".
Attualmente i piani didattici dei corsi di laurea delle facoltà mediche si articolano prevalentemente in diversi corsi integrati con obiettivi a cui concorrono distinti settori scientifico disciplinari. Inoltre, pur essendo vigente in tutte le facoltà italiane un curriculum tradizionale, con le discipline di base che precedono quelle cliniche, la tendenza è quella di anticipare il più possibile l'apprendimento clinico. "La facoltà medica di Catania - prosegue Crimi - prevede infatti, sin dal primo anno, la frequenza degli studenti nelle corsie degli ospedali, in affiancamento agli infermieri (Nursing medico-chirurgico) per apprendere le pratiche di base e successivamente nei reparti di emergenza, di ostetricia e in neurologia e psichiatria per accostarsi sempre più al paziente".
A partire dall'attuale anno accademico, nella facoltà etnea, l'insegnamento della medicina generale è quindi entrato nel "core curriculum", come disciplina autonoma nell'ambito del corso integrato di "Medicina di comunità e di famiglia". Grazie all'intesa ed alla collaborazione tra la facoltà e l'Ordine dei medici della provincia di Catania, l'insegnamento della medicina generale è stato pertanto elevato a materia obbligatoria per tutti gli studenti del quinto anno.
La formazione in aula si associa in questo caso ai tirocini presso gli ambulatori medici: "Oltre che un'opportuna applicazione della legge - osserva il preside - è convinzione del nostro corpo docente che il tirocinio formativo presso gli studi di medicina e pediatra sia essenziale per l'esercizio della professione medica. Già da tre anni, da quando cioè la medicina generale è stata introdotta sperimentalmente per un centinaio di studenti, l'iniziativa ha avuto un enorme successo: le richieste di frequentare ambulatori medici sono state molto superiori alle disponibilità di strutture ambulatoriali. La novità è quindi particolarmente significativa, in quanto dà l'opportunità ai laureandi di conoscere il mondo della medicina generale prima della laurea, così da poter scegliere tale professione (esercitata dal 40% dei laureati in Medicina) con più consapevolezza e non come ripiego o fallimento della scelta specialistica".
Questa presenza sarà di volta in volta preparata accuratamente, assicura il preside, con numerosi incontri tra i medici di famiglia-tutor che aderiranno al progetto dei tirocini e il personale docente universitario, per definire obiettivi, contenuti e metodi dell'insegnamento sul campo. Ogni studente frequenterà lo studio del medico di medicina generale per almeno due settimane, comprensive anche del tempo impiegato per le visite a domicilio, ritenute molto importanti per permettergli di vedere il contesto di vita dei pazienti e conoscere quelle situazioni di particolare complessità sociosanitaria tipiche della medicina generale.