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Cutgana

Monitoraggio dell'avifauna della riserva naturale Complesso Immacolatelle e Micio Conti

Inanellati alla presenza degli studenti del corso di laurea in Scienze e tecnologie per l'ambiente ben 21 individui tra cui le specie Capinera, Occhiocotto, Pettirosso, Codirosso spazzacamino e Luì piccolo

 
 
19 novembre 2015
di Alfio Russo
San Gregorio - foto 1.jpg
Sono stati ben 21 gli uccelli inanellati nella riserva naturale integrale Complesso Immacolatelle e Micio Conti di San Gregorio nell'ambito dell'attività di monitoraggio effettuata da parte del personale del Cutgana dell'Università di Catania, ente gestore dell'area protetta.
Alle operazioni di inanellamento a scopo scientifico - effettuate dall'ornitologo Renzo Ientile del Cutgana - hanno assistito, come in un laboratorio all'aperto, anche 9 studenti del corso di laurea in Scienze e tecnologie per l'ambiente dell'Università di Catania accompagnati dal docente Franco Lombardo.

Gli studenti hanno avuto così la possibilità di esplorare l'area protetta ed assistere alle attività di studio e ricerca effettuate nella riserva naturale.
Ben 21 gli individui di uccelli tra cui esemplari delle specie Capinera, Occhiocotto, Pettirosso, il Codirosso spazzacamino o il Luì piccolo.
"Si tratta uccelli di piccola taglia, piuttosto comuni, che però spesso passano del tutto inosservati o non sono particolarmente apprezzati da vicino eppure rappresentano un indice di salute / parametro di salute dell'ambiente e, quindi, dell'area protetta" ha spiegato Renzo Ientile alla presenza del direttore della riserva naturale, Salvatore Costanzo.

A seguire gli studenti - guidati dal responsabile della fruizione della riserva, Giovanni Sturiale, e da Domenico Catalano e Carlo Prato del Cutgana  - hanno visitato la grotta Micio Conti che fa parte del sistema di otto cavità vulcaniche che costituiscono la Rni Complesso Immacolatelle e Micio Conti, diretta da Salvatore Costanzo, e che si distende per una lunghezza complessiva di 1,5 chilometri sulla collina di Aci Castello e San Gregorio di particolare importanza per le peculiarità naturalistiche, archeologiche e storiche. Ed, inoltre, hanno ammirato anche l'epigeo dell'area protetta alla scoperta della flora e fauna presente.