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Diritto allo studio, dall'Ateneo di Catania 2,5 milioni a sostegno degli studenti

Più che raddoppiati i posti a disposizione per le collaborazioni part-time, confermati i sussidi a studenti bisognosi e per buoni-libro e rimborso trasporti

 
 
07 ottobre 2015
di u.s.
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In controtendenza con i tagli generalizzati in tutti i settori dell'istruzione, in particolare a livello regionale, l'Università di Catania stanzierà 2 milioni e mezzo di euro del proprio bilancio per gli interventi a sostegno del diritto allo studio dei propri iscritti.
Lo ha annunciato il rettore Giacomo Pignataro, presentando la delibera approvata ieri sera dal Consiglio di amministrazione dell'Ateneo, insieme al direttore generale Federico Portoghese, al dirigente dell'area didattica Giuseppe Caruso e ad alcuni tra i rappresentanti degli studenti.

In particolare, per l'anno accademico 2015-16 sarà più che raddoppiato il numero di collaborazioni part-time con le strutture di didattica e di ricerca dell'Università (biblioteche, sale studio, laboratori, segreterie e altri uffici), che vengono assegnate con un apposito bando: dai 446 posti disponibili dello scorso anno, si passerà a 1084 che verranno banditi nei prossimi giorni, ben 638 in più rispetto al 2014-15. Gli studenti selezionati verranno impiegati da quest'anno anche nei servizi d'aula. Altre 70 collaborazioni saranno attivate a sostegno degli studenti con disabilità.

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Viene così fortemente potenziata un'attività che, sin da quando è stata istituita, ha sempre riscontrato ampi consensi da parte della popolazione studentesca ed è risultata efficace per l'amministrazione.

"E' un investimento importante da parte dell'Università - ha affermato il rettore, che ha ringraziato i vertici dell'amministrazione e i consiglieri per il contributo fattivo alla realizzazione del provvedimento  - che aggiunge concretezza al nostro slogan "lo studente al centro". Abbiamo incrementato del 50% lo stanziamento rispetto allo scorso anno: si tratta di diverse forme di contributi finanziari individuali che speriamo possano scongiurare il rischio di abbandono degli studi legato a ragioni economiche". "Inoltre - ha aggiunto il direttore Portoghese -, coinvolgendo maggiormente gli studenti, e in futuro anche il nostro personale, nelle attività gestionali delle strutture universitarie, contiamo di risparmiare rispetto ai costi dei servizi attualmente esternalizzati".
Quello del calo delle iscrizioni o della "mortalità" studentesca, per il rettore Pignataro, è uno dei "nodi" cruciali: "Pur non essendo strettamente di competenza dell'Università - ha ricordato - ci impegniamo a tutti i livelli affinché si inverta la tendenza dei tagli, specie nel settore del diritto allo studio, e si torni ad investire nei nostri giovani, costruendo alloggi e altre strutture, utilizzando, per esempio, in maniera virtuosa i fondi europei".

Gli organi di governo dell'Università hanno inoltre confermato altri tipi di sussidi per gli studenti quali i contributi economici straordinari per chi dimostra condizioni di particolare stato di bisogno, con una nuova modalità che garantirà la piena fruizione del budget a disposizione, come ha precisato il dirigente Caruso; i buoni-libro (che garantiscono lo sconto del 27% sull'acquisto di testi universitari), i contributi straordinari per rimborso di spese di trasporto urbano, e i fondi destinati ad iniziative ed attività culturali e sociali di associazioni studentesche iscritte nell'apposito albo.
Il rettore ha infine ricordato l'incremento, di recente approvato, da 400 a 650 mila euro dei fondi a sostegno del Progetto Erasmus, che consentirà di coprire fino ai due terzi delle domande idonee, e gli 850 mila euro destinati a varie iniziative a supporto degli studenti di primo anno, ringraziando il sindaco Enzo Bianco e il presidente dell'Amt Carlo Lungaro per aver accolto la richiesta di ridurre il prezzo dell'abbonamento mensile ai mezzi di trasporto urbani per gli universitari.