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Associazione degli Ingegneri per l'Ambiente e il Territorio

Rifiuti in Sicilia, proposte per la gestione sostenibile dello smaltimento

Alle Ciminiere un convegno promosso dall'Associazione degli Ingegneri per l'Ambiente e il Territorio (Aiat) nell'ambito del Progetto Comfort, il salone nazionale dedicato all'efficienza energetica e allo sviluppo ambientale

 
 
18 aprile 2015
Convegno Aiat.jpg
Si è parlato di temi sempre scottanti e attuali quali lo smaltimento dei rifiuti e la loro gestione sostenibile, nel convegno che si è svolto sabato 18 aprile alle Ciminiere di Catania dal titolo "La Sicilia e i suoi rifiuti: una responsabile pianificazione per evitare le continue emergenze", promosso dall'Associazione degli Ingegneri per l'Ambiente e il Territorio (Aiat), in collaborazione con l'Osservatorio Rotariano di Catania (che comprende i sette Club Rotary cittadini), nell'ambito del Progetto Comfort, il salone nazionale dedicato all'efficienza energetica e allo sviluppo ambientale.

Gli esperti intervenuti hanno fatto il punto non solo sulla distanza in numeri, ormai tristemente ben noti, tra le Regioni del Nord (Piemonte e Lombardia in particolare) e l'Isola in merito alla raccolta differenziata e allo smaltimento dei rifiuti, ma soprattutto il gap tra le azioni intraprese e la relativa celerità di attuazione. In un contesto come quello siciliano, che richiede risposte urgenti e adeguate, la preoccupazione principale nasce dal ritardo - ormai ventennale - nella realizzazione di qualunque impiantistica significativa nel territorio regionale che possa riportare la Sicilia in linea con quanto indicato dalla Comunità Europea.
"Non esistono comunque impianti che possano risolvere i problemi della nostra Regione se i cittadini non fanno per primi il piccolo sforzo di separare i rifiuti già nelle loro abitazioni - ha affermato l'ing. Giuseppe Mancini, consigliere Aiat e promotore del convegno - per lo meno partendo da plastica, carta, vetro e metalli. Questo semplice gesto ci farebbe balzare al 40-50% di differenziata".
I lavori hanno visto un confronto importante e sereno su queste tematiche. Sono state avanzate proposte e chiare linee di indirizzo da attuare presto per avviare la Sicilia ad una gestione realmente integrata, non solo nel rispetto del territorio e della popolazione presente ma soprattutto di quella futura.
All'incontro, introdotto e coordinato dall'ing. Mancini, hanno partecipato Giuseppe Maria Margiotta, presidente della Consulta degli Ordini degli Ingegneri della Sicilia, Gaetano Fede, consigliere del Consiglio nazionale Ingegneri, Santi Cascone, presidente dell'Ordine degli Ingegneri di Catania, Francesco Patania, direttore del dipartimento di Ingegneria industriale dell'Università di Catania, Marco Farina, responsabile dell'Osservatorio Rotariano, Gaspare Viviani (Università di Palermo), Debora Fino (Politecnico di Torino) e Mario Grosso (Politecnico di Milano).

Agli interventi dei qualificati relatori è seguita un'animata tavola rotonda, moderata da Raffaella Tregua, alla quale hanno partecipato Salvo Puccio (Regione Siciliana), Gian Vito Graziano (Consiglio nazionale dei Geologi), Salvo Cocina (Comune di Catania), Salvatore Raciti (Provincia di Catania), Claudio Torrisi (Ordine dei Chimici), Francesco Bivona (Società di Rilevamento Rifiuti di Enna), Luca Cannata (Anci Sicilia), Enzo Piccione (dipartimento Ambiente del Codacons), Antonio Natoli (Ipi-Oikos Spa), Pietro d'Agostino (Domus Ricycle), Marco Morabito (Sicula Trasporti).