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Erasmus Welcome Day. Il benvenuto agli studenti stranieri

Più di sessanta studenti da tutta Europa trascorreranno il secondo semestre dell'anno accademico all'Università di Catania. Sono stati accolti con la tradizionale giornata promossa dall'Ufficio per i Rapporti internazionali

 
 
02 marzo 2015
di G.M.
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Sono sessantuno gli studenti "incoming" provenienti da ben 18 Paesi europei (Austria, Belgio, Croazia, Danimarca, Finlandia, Francia, Germania, Gran Bretagna, Grecia, Irlanda, Lituania, Polonia, Portogallo, Repubblica Ceca, Slovacchia, Spagna, Turchia, Ungheria), giunti sotto il Vulcano per trascorrere un periodo di studio e che si aggiungono ai circa 150 studenti che già hanno trascorso a Catania il primo semestre dell'anno accademico grazie al Programma Erasmus +, il nuovo programma della Commissione Europea per l'Istruzione per il periodo 2014/2020.

E' questa la "cifra" 2015 dell'internazionalizzazione in entrata dell'Università di Catania che ha accolto il nuovo "contingente" di giovani stranieri con il "Welcome Day", la tradizionale giornata di benvenuto organizzata dall'Ufficio per i Rapporti internazionali d'Ateneo (Uri) e che si è tenuto questa mattina nell'aula magna del Palazzo centrale.

A dare il benvenuto ai giovani ospiti sono stati il rettore dell'Università di Catania Giacomo Pignataro, il delegato all'internazionalizzazione Andrea Rapisarda, il presidente dell'Ersu di Catania Alessandro Cappellani e la coordinatrice Uri Cinzia Tutino.

«Dei 61 studenti presenti oggi - ha spiegato il prof. Rapisarda - 59 sono qui per studio, mentre gli altri due svolgeranno un tirocinio. I dipartimenti maggiormente coinvolti sono quelli di Scienze umanistiche e di Giurisprudenza e l'intera area di Ingegneria». «Dobbiamo lavorare per aumentare l'attrattività del nostro Ateneo - ha poi auspicato il delegato all'internazionalizzazione -: soddisfare questi giovani in termini di offerta didattica e di servizi significa, infatti, fare una buona pubblicità non solo all'Università, ma anche alla città di Catania. Dobbiamo inoltre cercare di incrementare il numero di Atenei convenzionati con il nostro, anche se fino ad ora abbiamo fatto un ottimo lavoro, come dimostra anche il trend di questi ultimi anni, con un numero sempre crescente di studenti che provengono anche da Paesi dell'Europa settentrionale e centro-orientale».

Dopo gli interventi del rettore Pignataro, che ha tracciato un breve profilo dell'Ateneo catanese augurando agli studenti una proficua permanenza all'Università di Catania e del presidente Cappellani, che ha descritto i servizi offerti dall'Ersu, la dott.ssa Tutino ha chiarito gli aspetti amministrativi della mobilità Erasmus, fornendo delucidazioni sull'iter burocratico da seguire (all'arrivo, durante il soggiorno e al termine) e sulla documentazione necessaria per espletare il periodo di studio in città. Sono intervenuti anche i rappresentanti delle associazioni studentesche Esn e Aegee che per la prossima settimana hanno in programma una serie di iniziative ludiche e informative riservate agli studenti Erasmus.

Colorata e festosa la brigata Erasmus con giovani allegri e impazienti di cominciare questa nuova avventura. Tra questi Caterina Christofora, 21 anni, originaria di Atene, dove studia Letteratura italiana e che per i prossimi sei mesi sarà una studentessa del dipartimento di Scienze umanistiche. «Le mete con le quali la mia Università è convenzionata sono tre: Catania, Roma e Torino. Ho scelto la vostra città perché è molto simile alla mia per clima e per ambiente culturale. Spero di migliorare la conoscenza della lingua italiana e di conoscere tanti nuovi amici».
La collega Vivi Safeti, 30 anni, anche lei greca di Atene, non ha avuto dubbi al momento di scegliere la sua meta: «Ho vissuto cinque anni all'Aquila e ho visitato diverse volte l'Italia centrale e settentrionale, quando ho saputo di potere optare per la Sicilia non ci ho pensato un attimo, è sempre stato il mio sogno visitare e vivere in questa terra».
Luisa Graevelang ha invece 22 anni, è una studentessa tedesca di Studi interculturali e sarà ospite della Struttura didattica speciale di Lingue di Ragusa. Ha scelto l'Italia soprattutto per amore: «Il mio fidanzato è di Milano e insieme abbiamo deciso di venire qui a Catania perché attratti dalla vostra cultura, dal vostro clima e dal vostro cibo».