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Dipartimento di Scienze politiche e sociali

A Catania un programma per rafforzare l'istruzione universitaria in Europa

Il progetto SHESPSS, di cui è responsabile scientifico il prof. Fabrizio Sciacca, è finanziato dalla Commissione europea nell'ambito del programma Tempus IV

 
 
26 gennaio 2015
di MG. L.
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"Il futuro dei Balcani è nell'Unione europea". Questo lo slogan scritto nella dichiarazione di Salonicco firmata nel giugno 2003 dopo il vertice tra l'Ue e i Paesi della regione balcanica. Una prospettiva che, ancora oggi, nonostante la crisi economica mondiale e lo scetticismo europeo diffusosi soprattutto nel corso dell'ultimo decennio, sembra dominare la politica estera dell'Unione. 
È un'unione prima di tutto economica, quella a cui punta la politica di Bruxelles, basata su molteplici strategie: la prima è mirata ad alleggerire la dipendenza energetica dell'Europa dalla Russia, grazie alla pianificazione della costruzione del gasdotto trans adriatico che, dal bacino del Caspio, passerà per Grecia e Albania e quindi raggiungerà il Sud dell'Italia, a questa si aggiunge il progetto che vede la costruzione della ferrovia tra Monaco e Istanbul e che mira a costruire il nuovo asse autostradale che dovrebbe unire Trieste alla Grecia creando la nuova "spina dorsale" dei traffici nella ex Jugoslavia.

Seguendo questa strategia, durante l'ultimo summit svoltosi a Berlino nell'agosto 2014 tra Germania, Austria Francia e i Paesi ex jugoslavi (insieme all'Albania), Bruxelles è riuscita a riunire i leader della regione balcanica per dimostrare come da una situazione che vedeva gli "uni contro gli altri" si sia passati oggi a quella che vede gli "uni con gli altri".
All'interno di questa prospettiva cooperativa si colloca l'importante programma Tempus IV, supportato e finanziato dalla Commissione europea, sezione EACEA (Education, Audiovisual and Culture Executive Agency), finalizzato alla creazione di un'area di cooperazione dedicata al settore dell'istruzione universitaria tra l'Unione europea e i Paesi partner dell'area balcanica (e non solo), fornendo i contributi necessari alla loro modernizzazione. Il programma mira a superare la frammentazione del sistema universitario tra stati, si propone di migliorare l'interdisciplinarità e la possibilità di impiego dei laureati e cerca di rendere l'università europea un'area più visibile, vivibile e attraente nel mondo, stimolando lo sviluppo delle risorse umane ed accrescendo lo scambio reciproco tra popoli e culture differenti.

Su che cosa dovrebbe basarsi e puntare, infatti, una crescita ed espansione "europea" se non sulla costruzione di cittadini consapevoli dei loro diritti politici e civili ai quali siano offerte pari opportunità formative ed educative? È questa una delle domande cruciali alle quali il progetto SHESPSS - Strengthening Higher Education for Social Policy making and Social Services delivery, che la cattedra di Filosofia politica del dipartimento di Scienze politiche e sociali dell'Università di Catania sta sviluppando nell'ambito del programma Tempus IV e a cui sta cercando di dare una risposta. La strada verso l'integrazione dei programmi universitari europei mira proprio a rendere accessibile il modo del lavoro alle nuove generazioni ed a pianificare programmi di studio che formino studenti - futuri lavoratori - in grado di interfacciarsi con le nuove sfide del sistema globale.
Il progetto SHESPSS, in particolare, è nato dall'idea di confrontare e rafforzare l'istruzione superiore nel campo della politica sociale e i servizi sociali ad essa collegati, attraverso lo sviluppo di nuovi programmi di studio per le università serbe, stabilendo nuovi rapporti tra programmi accademici differenti e le esigenze del mercato del lavoro in rapporto alla realtà sociale, nonché l'analisi delle condizioni del welfare in aree europee diverse.

Il prof. Fabrizio Sciacca ne è il responsabile scientifico. È coadiuvato dal prof. Vincenzo Maimone per lo sviluppo dei contenuti, e dalla dott.ssa Mariagiovanna Laudani per la parte relativa alla gestione progettuale, insieme a un team internazionale di lavoro composto da più di venticinque persone. L'idea progettuale è nata dal confronto sulle tematiche sopra descritte tra alcuni professionisti appartenenti a diverse università europee: l'Università di Catania, la University College of Zealand in Danimarca e l'Institute of Education, University of London in Gran Bretagna insieme alle tre più importanti università serbe, cioè quelle di Belgrado, Nis e Novi Sad. A questa partnership si sono aggiunte altre quattro ONG serbe: il Republic Institute for Social Protection in Serbia, il Center for Independent Living of PWDs Serbia, la Social Protection Professionals Association of Serbia e la Association of Centers for Social Work of Serbia. 

Gli obiettivi generali del progetto consistono nel realizzare un processo di armonizzazione tra i corsi di laurea triennali e magistrali per le scienze politiche e sociali. Infatti, allestendo meglio i programmi di studio esistenti in questi settori disciplinari, si possono proficuamente indicare le competenze necessarie che gli operatori del welfare devono oggi possedere per inserirsi nel mondo del lavoro.
Le attività del progetto consistono nella la realizzazione di uno "studio di base" e la mappatura delle esigenze del mercato del lavoro nel campo dei servizi sociali (compresa la mappatura dei programmi di studio esistenti e percorsi di mobilità tra i programmi di studio per gli studenti), finalizzati a offrire modelli futuri per l'introduzione di norme di qualificazione per il mondo del lavoro e l'istruzione in Serbia nell'ambito dei servizi sociali; nella formazione di docenti ed esperti in politiche dei servizi sociali per il miglioramento del curriculum delle università serbe; nell'accreditamento dei nuovi programmi di studio secondo standard e crediti europei; infine, sono previste attività che pubblicizzano la diffusione dei risultati e la gestione del progetto.

La filosofia politica è più che mai oggi una prospettiva metodologica e un punto di osservazione strategico per lo sviluppo di corsi multidisciplinari all'interno dei corsi universitari europei in scienze sociali. Questioni fondamentali che la filosofia politica si pone come "quale politica sociale?" o "quale stato sociale?" sono fondamentali per rendere lo studente autonomamente consapevole delle proprie scelte professionali. In particolare, a cura della cattedra di Filosofia politica saranno prodotti due expert papers: uno sul "trasferimento di conoscenze" riferito allo scambio di esperienze tra le università partner del progetto ed uno riferito al collegamento tra i "corsi di laurea ed il mondo del lavoro". 

Il progetto ha già attuato tre meeting internazionali in Serbia presso le università di Nis, Novi Sad e Belgrado. Il prossimo meeting internazionale è previsto a Catania dal 2 al 10 marzo e includerà due workshop specifici: a) il primo, dal titolo Social policy and educational profiles: qualification standards and job classification. Experiences of Catania University; b) il secondo, dal titolo Existing field placements of students of social work and related regulations in the partners countries from EU 27.

Il progetto è iniziato nel gennaio 2014 e si concluderà nel dicembre 2016.
In uno scenario in cui sempre più inconsapevolmente domina una società di massa, l'istruzione - desiderosa di accedere sempre a migliori e più articolati servizi - diventa lo strumento base da parte dei lavoratori occidentali per riscoprire e ricreare la propria identità. Tale conquista è un biglietto che assicura una visibilità per "riconoscersi" rispetto agli interlocutori dei paesi emergenti per guadagnarsi un posto di lavoro degno di essere rispettabile e garantito nella tutela dei suoi diritti. Sono in gioco sfide difficili; e sul piatto, obiettivi che vanno ben oltre la propria portata.