ATTENZIONE!!!SI STA NAVIGANDO UNA VECCHIA VERSIONE DEL SITO
CLICCARE QUI PER LA VERSIONE ATTUALE DEL BOLLETTINO D'ATENEO
Notizie
Ateneo

Lo studente al centro della nuova didattica di Ateneo

Ai Benedettini un'assemblea per discutere sulle azioni da intraprendere per risolvere i principali problemi della didattica d'Ateneo: il calo degli iscritti e l'aumento del numero di abbandoni, di fuoricorso e di ripetenti

 
 
10 dicembre 2014
di Alfio Russo
Foto conferenza didattica 003.jpg
«L'incontro odierno ha lo scopo di discutere su come portare avanti determinate azioni per migliorare la performance della didattica, condividendo il metodo con docenti e studenti dell'Ateneo, per far sì che le nostre strategie non siano patrimonio di pochi, ma di tutti».
Con queste parole il rettore dell'Università di Catania, Giacomo Pignataro, ha aperto l'assemblea sulla didattica "Insegnare e imparare meglio. Lo studente al centro", che si è svolta questa mattina nell'auditorium Giancarlo De Carlo del Monastero dei Benedettini.
Nel suo lungo intervento il rettore ha evidenziato i problemi principali della didattica dell'Ateneo (riduzione del numero di iscritti, aumento percentuale di fuori corso e abbandoni) ed i correttivi che la sua amministrazione intende portare avanti nel breve e lungo periodo.

«Dal 2010/2011 il numero totale degli iscritti è sempre diminuito arrivando da quasi 60.000 a circa 50.000 del 2013/2014. Contestualmente il numero di fuori corso e ripetenti è aumentato da circa 25.000 a quasi 30.000. Da evidenziare anche la percentuale di coloro che hanno abbandonato gli studi, aumentata dal 24% rispetto al numero di immatricolati del 2011/12 al 30% del 2013/2014» ha aggiunto Pignataro alla presenza del prorettore, prof.ssa Alessandra Gentile.
Le origini di questo problema sono da ricercare in una serie di errori, non solo degli studenti (i quali vedono l'Università come un «parcheggio» e che pagano un'inadeguata preparazione ereditata dalla scuola e un'errata scelta dei corsi di studio), ma anche dei docenti (che troppo spesso non si rendono conto di come la didattica sia un servizio fondamentale dell'Università) e della comunità in genere (intesa come Consigli di Dipartimento e di Corsi di Studio, che sono spesso carenti nella progettualità didattica dei singoli corsi).
Ma quali azioni portare avanti per invertire questa tendenza? Il rettore ha evidenziato la necessità di prendere consapevolezza della portata del problema e del fatto che la didattica rappresenta una «missione fondamentale degli Atenei, anche in relazione al suo valore strategico nel nuovo sistema di attribuzione del FFO da parte del Ministero (che avverrà su base premiale attraverso il cosiddetto "costo standard per studente in corso")».

Al tempo stesso ha indicato i cinque punti cardine su cui puntare per risolvere i problemi della didattica dell'Ateneo:  la comunicazione, l'orientamento in entrata, l'orientamento in itinere, la progettazione e la responsabilità del docente.
«Per prima cosa - ha sottolineato Pignataro - dobbiamo puntare a migliorare la comunicazione tra strutture didattiche, docenti e studenti: per questo abbiamo progettato un restyling del sito web d'ateneo che entro giugno 2015 sarà online con alcune sostanziali modifiche come i video tutorial della struttura universitaria, la guida completa dei servizi erogati e la logistica urbana; siti web del Cds con un format condiviso di informazioni e pubblicazione di un syllabus sugli insegnamenti, comprendente obiettivi e modalità di valutazione».
«Va inoltre costruito un ponte virtuoso tra esperienza scolastica e scelta universitaria. In questo senso andrà realizzata una partnership strategica con le scuole, attraverso un incontro con tutti gli attori coinvolti, che si dovrà organizzare entro giugno 2015. Abbiamo previsto anche la realizzazione di corsi zero e di supporto all'attività istituzionale che saranno prodotti dalla web Tv d'Ateneo. Va inoltre migliorata la capacità dei docenti di primo anno nell'accompagnare il transito tra scuola e università».
Per quanto riguarda l'orientamento in itinere, secondo Pignataro occorre pensare «a forme di recupero degli studenti fuori corso e di supporto agli studenti ripetenti, attraverso l'identificazione delle cause del ritardo e la promozione di azioni di tutorato e di didattica integrativa».

«La corretta progettazione di un Corso di Studi - ha spiegato ancora il rettore - deve sempre tenere al centro lo studente e si realizza tramite un equilibrio tra CFU e contenuti. E' necessaria un'azione di riflessione condivisa e di confronto che possa migliorare la percentuale di studenti che conseguono gli esami regolarmente. Tale riflessione è già resa obbligatoria dalla redazione del "Rapporto annuale di Riesame", secondo la procedura AVA. Questo obbligo va trasformato in un'opportunità». E sulle responsabilità del docente, il rettore ha sottolineato che «si deve tenere conto che una comunità responsabile condivide diritti e doveri e pertanto i docenti devono seguire un preciso codice etico basato sulla chiarezza comunicativa e sull'affidabilità relazionale nell'attività didattica e pedagogica». «Abbiamo una responsabilità nei confronti dei nostri studenti e del territorio: dobbiamo far diventare il nostro Ateneo competitivo e aperto, capace di essere friendly e presente in retee nella comunicazione con le nuove tecnologie».

Foto conferenza didattica 001.jpg
A seguire il prof. Giuseppe Ronsisvalle, coordinatore del Presidio di qualità dell'Ateneo, ha presentato un'analisi dei laureati di oggi sulla base delle diverse provenienze ed il Riesame del 2015 invitando i docenti «al riallineamento degli immatricolati tramite il tutoraggio ed i corsi zero ed all'aumento della qualità dello studente stesso anche tramite l'applicazione di buone pratiche della didattica». A seguire Ronsisvalle ha evidenziato «l'importanza dell'attrattività dei corsi di studio, soprattutto nel passaggio tra lauree triennali e magistrali, e l'insufficiente coinvolgimento degli studenti lungo il percorso di studi nell'elaborazione di una didattica che ponga lo studente al centro stesso dell'Università» ed, inoltre, ha chiesto «un confronto tra i docenti di insegnamenti matematici che mettono in difficoltà lo studente al fine di migliorare la performance del discente stesso anche tramite i corsi di tutoraggio che hanno dato i primi risultati positivi».
Tra le attività programmatiche del 2015, che saranno poi illustrate nel gennaio prossimo, il prof. Ronsisvalle ha sottolineato «gli incontri tra docenti e studenti, la preparazione dei dipartimenti agli Audit dell'Anvur ed al Riesame e dell'Amministrazione alle scadenze AVA».

Poi la parola è passata ai rappresentanti degli studenti - Stefano Orlando in Senato accademico e Fabrizio Parla in Consiglio d'amministrazione con un documento firmato anche da Giuseppe Condorelli, Angelo Crimi, Claudio Bellamia, Thomas Piticchio e Giuseppe Spadaro (Senato accademico) e Gabriele Monterosso (Cda) - i quali hanno elaborato le proposte di reintroduzione del vademecum d'Ateneo (biglietto da visita per le matricole), di maggiore sensibilizzazione della comunità studentesca al questionario Opis (sondaggio studentesco sulla didattica e offerta formativa), di consolidare il ponte tra l'Università ed il mondo del lavoro, di programmare più attività pratiche, di creare un portale d'Ateneo per favorire la comunicazione tra studenti e docenti con le aziende, di poter partecipare agli appelli straordinari per le materie degli anni precedenti e di poter ridare una materia oltre un anno dal sostenimento dell'esame. Ed ancora gli studenti hanno chiesto «la rivisitazione del bando per l'iscrizione ai corsi di laurea magistrale con la collaborazione dei vari dipartimenti, l'eliminazione dei test di ingresso per coloro i quali vorrebbero accedere da un vecchio ordinamento ad esaurimento al nuovo ordinamento dello stesso corso di laurea e di limitare il fenomeno dei corsi ad esaurimento».

Foto conferenza didattica 002.jpg
Richieste che, nel corso dell'incontro, hanno trovato risposta tramite la prof.ssa Bianca Maria Lombardo, delegata alla Didattica, la quale ha spiegato che «con il nuovo portale d'Ateneo sarà risolta la problematica del Vademecum ed al tempo stesso sarà potenziata la comunicazione del mondo universitario sia per le aspiranti matricole, sia per gli studenti stessi, mentre per quanto riguarda il questionario Opis dovrà essere compilato in aula stesso, ma occorre la collaborazione dei docenti».
Sul ponte tra Università e mondo del lavoro, la prof.ssa Lombardo ha elogiato «il lavoro del Cof che deve essere sostenuto maggiormente nella comunicazione delle proprie attività ed iniziative, al tempo stesso è stata aperta una riflessione tra i docenti sulla didattica e sul mondo del lavoro».
Capitolo appelli: «Da 6 mesi si stanno studiando le nuove modifiche al Regolamento didattico d'Ateneo ed i componenti dello staff stanno individuando le soluzioni migliori possibili anche per la situazione degli studenti part-time - ha spiegato la delegata alla Didattica - fra le modifiche abbiamo anche pensato ad un periodo di fermo della didattica, nei periodi di Natale e Pasqua, per consentire agli studenti di partecipare agli esami in corso evitando lo svuotamento delle aule». Infine, sulle iscrizioni ai corsi di laurea magistrali, la prof.ssa Lombardo ha spiegato che «il nuovo sistema non ha ancora completato il suo primo anno e pertanto sarebbe opportuno verificare i risultati prima di procedere ad un nuovo sistema già oggetto di studio».

Poi spazio ai docenti, i quali, sono intervenuti proponendo proposte per le matricole (maggiore comunicazione nelle scuole), per la didattica (soprattutto nell'ottica di una migliore formazione dello studente in vista dell'ingresso nel mondo del lavoro), per gli iscritti ai corsi di laurea (maggiore coinvolgimento nella creazione e nei contenuti dei corsi di laurea) e per il corpo docente (in particolar modo nel rapporto con lo studente).