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Ateneo

Contamination Lab Catania, prime attività per i 30 selezionati

Grande successo per il progetto dell'Ateneo finanziato dal Miur, con ben 170 richieste di partecipazione. Il percorso avrà una durata di sei mesi e sono previste quattro edizioni

 
 
02 dicembre 2014
di Alfio Russo
Open CLab 1.jpg
Un Laboratorio di "contaminazione" di idee e competenze per generare esperienze formative e creative. E' il Contamination Lab dell'Ateneo di Catania - uno dei 4 progetti finanziati dal Ministero dell'Università a livello nazionale - che oggi ha aperto i battenti nella sede di Palazzo Sangiuliano con l'evento "CLab Tour. Il Miur incontra gli studenti del CLab Catania" con i 30 studenti selezionati tra tutti i dipartimenti universitari etnei già "protagonisti" del percorso di formazione di 6 mesi mirato a definire un sistema di apprendimento basato su nuovi modelli didattici per sviluppare idee innovative e trasformarle in progetti esecutivi.
Ad aprire i lavori il rettore Giacomo Pignataro, il quale ha evidenziato "l'impegno dell'Ateneo a condurre questa iniziativa valutata positivamente dal Miur e che permetterà ai nostri studenti provenienti da tutti i dipartimenti di essere protagonisti di un processo di contaminazione tra saperi diversi finalizzato alla creazione di nuove idee e di nuovi progetti". "Un percorso innovativo anche per la didattica visto che la contaminazione di saperi consente di conoscere fenomeni nuovi da trasferire poi anche ad altre persone" ha aggiunto il rettore alla presenza del delegato alla Didattica, prof.ssa Bianca Maria Lombardo.

"L'obiettivo del Contamination Lab Catania è quello di stimolare lo spirito d'innovazione e d'intraprendenza, la capacità di adattamento e di lavorare in gruppo. Tutte competenze trasversali indispensabili, non a caso gli studenti sono stati selezionati tra i vari dipartimenti, per supportare le strategie di sviluppo del territorio - ha spiegato il prof. Vincenzo Catania, referente del Contamination Lab Catania - sin dalla partecipazione al bando "Strart-up" del Miur questo progetto si è rivelato un successo visto che solo a Catania abbiamo ricevuto 170 richieste (127 poi effettivamente presenti alle selezioni) da parte di studenti dei corsi di laurea magistrale e dottorandi provenienti dall'area di Scienze sociali, Economiche, Politiche e Giuridiche, dall'area Architettura e Ingegneria, dall'area Medico-Sanitaria, dall'area Scientifica, dall'area Umanistica. Alla fine abbiamo costruito un gruppo omogeneo sia di ragazzi, sia di ragazze e di tutte le aree. Gli studenti, dunque, impareranno a lavorare in team, prima per sviluppare un idea innovativa, e poi, mettendo a frutto gli elementi forniti durante la formazione base per trasformare l'idea in progetto durante il percorso di specializzazione, che potrà essere personalizzato anche sulla base delle proposte progettuali dei team partecipanti".

Open Clab 2.jpg
Il prof. Bernardino Chiaia del Politecnico di Torino ed esperto del Miur per i CLab, nel suo intervento, ha sottolineato che "alle tradizionali conoscenze e competenze, occorre ormai aggiungere sia alle università, sia ai CLab, una terza dimensione ovvero il sentimento mentale per far sì che i nuovi prodotti possano confrontarsi e competere con la globalizzazione, con la complessità sistemica dei prodotti moderni, con la sostenibilità ambientale e con la gestione di problematiche multidisciplinari".

Sul percorso formativo del Clab Catania si sono soffermati i docenti Marco Galvagno e Daniela Giordano, i quali hanno spiegato che "il processo di contaminazione è subito operativo e gli studenti, con il supporto di un tutor designato, sono stimolati a proporre le attività che daranno vita e linfa al progetto: cross-contamination events, seminari, incontri formali ed informali. L'Università d'altro canto si è impegnata ad integrare queste attività all'interno dei corsi di Laurea attraverso il riconoscimento di CFU".
Sono ben quattro le edizioni del CLab in programma, ognuna delle quali avrà una durata di 6 mesi e prevede un percorso articolato in 2 livelli:  Base (durata 2 mesi, con un impegno di almeno 2 incontri settimanali) e Specializzazione (durata 4 mesi, con un impegno di almeno 1 incontro a settimana).

"Il livello base prevede l'erogazione di un portfolio di "core modules" che abbracciano tematiche quali Team Buiding, Innovative thinking & Problem solving, Communication strategies, Fundamentals su start-up e modelli di business, Enabling technologies and Platforms in Horizon 2020; e una serie di "Contamination Events" e Workshops su tematiche  innovative orientati  a fornire testimonianze, spunti e occasioni di cross-fertilizzazione - hanno aggiunto i docenti Galvagno e Giordano - Il livello di specializzazione offrirà ulteriori momenti di formazione tramite Contamination Events e Workshops e didattica assistita, con il coinvolgimento di docenti/tutor universitari e aziendali e mentor facenti parte della rete di tecnologie e competenze esposte dal Parteneriato del CLAB, che comprende i key players del territorio (quali St Microelectonics, Telecom, Pfeizer, Meridionale Impianti, StartUp City, Confindustria giovani, The Hub). Le attività del CLab si coniugano con l'obiettivo di uno sviluppo del territorio compatibile con la visione che ha portato alla nascita di Horizon2020 e con le strategie  regionali di Smart Specialization".
In chiusura spazio ad una tavola rotonda con gli interventi degli studenti, dei relatori e di alcuni esponenti del partenariato del CLab.