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Dipartimento di Scienze politiche e sociali

Al via il nuovo corso magistrale in "Internazionalizzazione delle Relazioni commerciali"

Nell'ambito del corso, Ateneo e Confcommercio hanno presentato un progetto di collaborazione finalizzato ad avviare o consolidare il processo di internazionalizzazione di alcune aziende

 
 
31 ottobre 2014
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La nuova sfida del sistema economico italiano è l'internazionalizzazione dell'impresa, operare senza frontiere rappresenta il nuovo traguardo per l'imprenditoria italiana. Un processo che si preannuncia non facile ma obbligato, se un'azienda vuole rimanere competitiva e assicurarsi una crescita fisiologica.

In questo contesto l'Università di Catania ha deciso di giocare fino in fondo il proprio ruolo scommettendo su un nuovo percorso formativo innovativo e ambizioso, di durata biennale, dedicato proprio all'internazionalizzazione delle relazioni commerciali. Il Corso di Laurea Magistrale avviato dal Dipartimento di Scienze politiche e sociali è stato presentato stamattina nell'ambito delle attività della Cattedra Jean Monnet International Business for European Union (IB4EU) dal prof. Giuseppe Barone, direttore del Dipartimento; dal prof. Antonio D'Agata, presidente del Corso di Laurea magistrale in "Internazionalizzazione delle Relazioni commerciali"; dal prof. avv. Dario Pettinato, docente di International Trade and Private International Law - Università di Catania; dalla prof. Grazia Santangelo, docente di International Business - Università di Catania Cattedra Jean Monnet International Business for European Union (IB4EU) alla presenza del dott. Pietro Agen, vice presidente nazionale Confcommercio Imprese per l'Italia - delega al credito e politiche per il Mezzogiorno; del dott. Riccardo Galimberti, presidente di Confcommercio Imprese per l'Italia Provincia di Catania e del dott. Domenico Coco, componente di Giunta Confcommercio Imprese per l'Italia Catania con delega all'internazionalizzazione, in virtù di un progetto di cooperazione tra l'associazione dei commercianti e l'Università sottoscritto proprio per supportare e suggerire strategie alle Pmi che vogliono affacciarsi ai mercati esteri.

"Si tratta di un percorso formativo che offre una preparazione multidisciplinare avanzata -, ha spiegato il prof. Dario Pettinato - essenzialmente basata su discipline economiche e giuridiche, nel settore dei rapporti economici internazionali, al fine di fornire le necessarie competenze per analizzare, valutare e gestire le problematiche connesse all'internazionalizzazione delle imprese. Inoltre, gli studenti avranno l'opportunità di imparare ad utilizzare fluentemente, in forma scritta e orale, la lingua inglese con la padronanza di termini propri del campo economico-commerciale e giuridico, dato che, su dieci materie, ben cinque sono tenute in lingua inglese. Le conoscenze interdisciplinari che lo studente conseguirà - ha concluso il prof. Pettinato -, al termine del Corso di Laurea, gli permetteranno di svolgere nel mondo del lavoro funzioni di alto livello, sia in aziende private, nazionali e multinazionali, che in enti pubblici (locali, regionali e nazionali) impegnati a sostegno del processo di internazionalizzazione delle attività economiche".

Da qui la collaborazione tra il suddetto Corso di Laurea e la Confcommercio di Catania. Un progetto-pilota che consiste nell'avviare o consolidare il processo di internazionalizzazione di alcune aziende selezionate dall'Ufficio per l'internazionalizzazione di Confcommercio, sia attraverso l'elaborazione e l'attuazione di un piano di internazionalizzazione ("International Business Plan") per ogni azienda partecipante, da parte di un gruppo di lavoro costituito da studenti dell'ultimo anno del Corso di Laurea, coordinati dai docenti del Corso e dai responsabili della Confcommercio per l'internazionalizzazione, sia dalla previsione di appositi stage degli studenti nelle aziende partecipanti.
"Non dobbiamo piangerci addosso - ha esordito il vice presidente nazionale di Confcommercio Imprese per l'Italia Pietro Agen - Bisogna saper cogliere le opportunità anche in un momento di crisi come quello che stiamo vivendo. E se ci sono innumerevoli fattori penalizzanti per lo sviluppo della nostra economia come un inadeguato sistema dei trasporti, la carenza delle esportazioni, clientelismo, sottoccupazione e precariato che continueranno a far sprofondare ancora più giù la Sicilia se i nostri governanti non si sbrigheranno a fare delle scelte, dall'altra parte si può e si deve puntare sul completamento delle infrastrutture con un forte investimento nel settore dei trasporti e della viabilità, sul turismo che potrebbe incrementare di 3 - 4 punti il Pil e naturalmente l'internazionalizzazione. Voi giovani - ha continuato Agen rivolto ai tanti studenti presenti - avete quel know how che manca alla maggior parte delle nostre imprese, ancora a conduzione familiare, che puntano a far lavorare il figlio che magari è interessato ad altra carriera e mancano di un buon ufficio marketing. Convincere le aziende ad affacciarsi nel mercato internazionale è un'impresa epocale, nella mia esperienza di presidente della Camera di Commercio di Catania siamo riusciti a convincere solo 200 aziende su 100mila presenti sul nostro territorio a guardare oltre confine. Le micro imprese da sole non hanno la forza economica per rivolgersi ai mercati internazionali ma col contratto di rete possono mettersi insieme soggetti simili e andare alla conquisti di nuovi mercati. In questo gioca un ruolo fondamentale quello degli studenti, che possono rappresentare un bastone su cui l'imprenditore può appoggiarsi, trasmettendo la cultura dello stare insieme. La crisi, se la sappiamo usare, non ci danneggia, ma ci aiuta".