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Dipartimento di Gestione dei Sistemi agroalimentari e ambientali

Una Summer School sulla gestione delle aree protette per 10 studenti dell'Università di Catania

I giovani, del corso in "Salvaguardia del territorio, dell'ambiente e del paesaggio", in Germania dal 20 luglio al 2 agosto per una scuola estiva promossa in collaborazione con l'Ateneo di Hannover

 
 
15 luglio 2014
Dieci studenti dell'Università di Catania, iscritti al corso di laurea magistrale in "Salvaguardia del territorio, dell'ambiente e del paesaggio", voleranno tra pochi giorni ad Hannover, in Germania, per prendere parte alla "Summer School on Global Challenges for Forests, Parks and Protected Area", in programma dal 20 luglio al 2 agosto e organizzata - nell'ambito dell'Erasmus Intensive Program - dal dipartimento di Gestione dei Sistemi agroalimentari e ambientali (Digesa) dell'Università di Catania, in collaborazione con Leibniz University di Hannover (Germania), Mendel University di Brno (Repubblica Ceca), University of Natural Resources and Life Sciences di Vienna (Austria), Wageningen University (Olanda), Swedish University of Agricultural Sciences di Umea (Svezia) e West Virginia University (Stati Uniti).

Gli studenti etnei - Mario Bannò, Maria Assunta Buono, Alessia Carasci, Davide Cassarino, Rosario Stefano Fichera, Noemi Concetta Finocchiaro, Bruna Concetta Lazzaro, Antonio Iraci Sareri, Antonio Maria Corrado Scalone, Vincenzo Vindigni - saranno accompagnati dai docenti Giovanni Signorello, presidente del corso di studio, e Antonio Barbera.
La Summer school, a cui l'Ateneo di Catania aderisce per la seconda volta, prevede diverse attività didattiche frontali ed esercitazioni che si svolgeranno prima alla Leibniz University di Hannover e successivamente all'interno del Parco nazionale di Harz.
"Gli studenti  - spiegano Signorello e Barbera -, organizzati in gruppi tematici differenti, saranno impegnati a risolvere, insieme con i loro colleghi stranieri, problemi concreti legati alla gestione e tutela degli ecosistemi forestali e delle aree protette. Non mancheranno le attività culturali e di svago necessarie a migliorare la socializzazione tra gli stessi studenti e con i diversi docenti presenti".






 
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