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"Un centro di produzione di video e audio degli studenti per la città": il rettore Pignataro ha presentato oggi ZammùMultimedia

Il delegato alla comunicazione Luciano Granozzi: "Saranno realizzati contenuti tipici di un Ateneo e altri fruibili da tutto il territorio

 
 
12 giugno 2014
di G.M.
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"Nonostante tutte le difficoltà e la mancanza di risorse sarebbe stato illogico non puntare sul progetto della comunicazione multimediale, anche in considerazione dei risultati che sta già fruttando all'ateneo, e alla sua funzionalità per il raggiungimento dei nostri obiettivi". Sono le parole con le quali il rettore dell'Università di Catania Giacomo Pignataro ha aperto l'incontro di presentazione del nuovo centro di produzione multimediale dell'Università di Catania, e le pagine web MULTIMEDIA - radio, web tv e l'Agenda l'università nella città - del portale dell'Ateneo catanese (www.zammumultimedia.it).

"Quello che presentiamo oggi - ha sottolineato Pignataro, introducendo la conferenza stampa che si è tenuta nella sede di via Umberto 285  - rappresenta un punto di arrivo (il progetto della web tv era già stato portato avanti dalle precedenti amministrazioni) ma anche un nuovo punto di partenza. La multimedialità può avere, infatti, un ruolo fondamentale per il raggiungimento di una delle mission dell'Università: il miglioramento dell'efficacia della nostra comunicazione, sia verso i nostri giovani studenti, sia verso il territorio che ci circonda". Ospiti d'onore della conferenza stampa i ragazzi di Radio Zammù, freschi vincitori di prestigiosi premi al festival delle radio universitarie che si è svolto a Novara nei giorni scorsi, veri e propri testimonial del buon lavoro che viene svolto all'interno di questi laboratori accademici.

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All'incontro hanno partecipato anche il delegato alla comunicazione Luciano Granozzi, "deus ex machina" del progetto, e alcuni membri del comitato editoriale: i professori Giovanni Gallo e Alessandro De Filippo, e i delegati Bianca Maria Lombardo e Sergio Palazzo. Proprio al prof. Granozzi il compito di descrivere la linea editoriale della nuova televisione d'Ateneo: "Il nostro obiettivo è la produzione di contenuti tipici di un Ateneo e di altri contenuti fruibili da tutto il territorio". Il sito ZammùMultimedia sarà la vetrina di quanto prodotto nel centro di produzione, e offrirà agli studenti volontari o stagisti - coordinati dai loro tutor professionisti - l'opportunità (e gli strumenti concreti) per fare televisione o radio, di occuparsi di giornalismo e new media, di informatica ed editoria multimediale, ma anche di valorizzazione della ricerca, tecnica cinematografica, fotografia, grafica.

Oltre ai contenuti collegati alla didattica, all'orientamento, all'attività dei centri di servizio e all'informazione sull'Ateneo, alla segnalazione degli eventi universitari e cittadini - già circa 200 video sono già realizzati e disponibili -, ZammùMultimedia propone le attività di sperimentazione provenienti dal COF (Centro di Orientamento e Formazione), dalle commissioni per la didattica e da singoli docenti: riprese di lezioni, conferenze, seminari e convegni; interviste a ospiti in studio; produzione di documentari di valorizzazione della ricerca; produzione di notiziari; presentazioni in video di relazioni scientifiche e infine riprese di spettacoli e performance musicali e teatrali o di avvenimenti sportivi.

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"Quello a cui teniamo molto - ha aggiunto il delegato alla comunicazione - è il rapporto con gli altri media locali: Zammù TV e Radio Zammù non sono house organ, non si tratta affatto di una radio e di una web tv "aziendali", ma di un centro di produzione aperto e, per di più, disinteressato. La diffusione dei suoi contenuti è affidata non soltanto ai social, ma alle televisioni locali ai webmagazine "amici", che potranno riprendere, commentare o criticare i video, le photogallery, i file audio e tutti gli articoli prodotti. L'ambizione del nuovo centro di produzione multimediale è quindi quella di fornire contenuti freschi e originali".
Tutto ciò è a disposizione della città e dei suoi mezzi d'informazione, che potranno riprendere e valorizzare gratuitamente quanto viene prodotto in questo particolarissimo laboratorio universitario, all'interno del quale vengono affinate le capacità tecniche ed espressive degli studenti, alle prese con forme sempre più complesse di lavoro, con le innovazioni della tecnologia, con i nuovi linguaggi.



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