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Asma grave, prorogato di un anno il progetto europeo U-Biopred al quale partecipa il Policlinico

La Commissione europea finanziamento il progetto fino al 2015

 
 
03 febbraio 2014
Asma grave, prorogato di un anno il progetto europeo U-Biopred al quale partecipa il Policlinico

Prorogato di un anno il progetto di ricerca europeo sull'asma grave U-BIOPRED, che vede coinvolta dal 2009 - con un ruolo di coordinamento scientifico nazionale - anche l'Università di Catania, insieme con 40 partner internazionali, tra atenei, istituti di ricerca, industrie farmaceutiche e associazioni di pazienti. La notizia è giunta nel corso del quinto Meeting Annuale del progetto, tenutosi a Barcellona a fine gennaio, al quale ha partecipato il prof. Riccardo Polosa, ordinario di Medicina interna nell'Ateneo e referente per il Policlinico etneo.

Il Progetto U-BIOPRED (Unbiased BIOmarkers for the Prediction of REspiratory Disease outcomes /Biomarcatori innovativi per la previsione degli esiti delle malattie respiratorie) si propone di approfondire il problema dell'asma grave con l'obiettivo di individuare nuove terapie. In particolare, l'obiettivo primario è quello di identificare biomarcatori - attraverso la raccolta di campioni da pazienti con asma grave da studiare clinicamente - in grado di predire l'efficacia terapeutica, di realizzare validi modelli pre-clinici, e di individuare nuove molecole in grado di ridurre i sintomi legati alle forme refrattarie di asma.

Dopo gli importanti successi e i risultati ottenuti in questo quinquennio, osserva il prof. Polosa, il periodo aggiuntivo di studi e ricerche permetterà di avvicinarsi sempre più al traguardo di una più efficace e mirata diagnostica e cura di una patologia - l'asma bronchiale grave - che affligge 300 milioni di persone nel mondo, molte delle quali non rispondono alle terapie standard e richiedono invece cure intensive per mantenere una qualità di vita accettabile.


"La collezione permanente di campioni biologici che si andrà a completare - precisa Polosa - permetterà di avviare studi mirati per individuare nuove terapie personalizzate per le persone affette da gravi forme di asma. La personalizzazione delle cure è infatti la vera avanguardia della medicina, e questo progetto ha rappresentato un'opportunità davvero stimolante e prestigiosa per la ricerca universitaria, oltre che una possibilità concreta di miglioramento per i pazienti asmatici".