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Horizon 2020, parte dal 1° gennaio il più grande programma Ue per la ricerca

L' Ufficio ricerca d'Ateneo e l'Apre hanno presentato il nuovo programma europeo che avrà un budget complessivo di 77 miliardi di euro

 
 
10 dicembre 2013
di Mariateresa Calabretta
Horizon 2020.jpg
«È un'occasione che ci consente di riflettere e di agire sul nostro modo di organizzare la ricerca, specie in un momento in cui le risorse nazionali dedicate sono in forte costrizione. Un'opportunità fondamentale per promuovere i giovani di talento, sta a noi sfruttarla». Così rettore dell'Università di Catania, Giacomo Pignataro, ha aperto la giornata di presentazione del nuovo programma europeo per la ricerca e l'innovazione Horizon 2020, che si è svolta lo scorso 9 dicembre nell'aula magna del polo bioscientifico di Agraria. L'evento, organizzato dall'Ufficio Ricerca in collaborazione con l'Agenzia per la Promozione della Ricerca europea (Apre), ha coinvolto numerosi esperti, nonché il mondo della ricerca dell'Ateneo e non solo.
Horizon 2020, definito dagli addetti ai lavori "il più grande programma dell'Unione europea per la ricerca", avrà un budget complessivo di 77 miliardi di euro e, dal 1° gennaio 2014 fino 31 dicembre 2020, fornirà ai ricercatori gli strumenti finanziari per realizzare i propri progetti e le proprie idee. È uno strumento completamente nuovo rispetto al passato e si connota per il forte contributo anche per le PMI innovatrici. I finanziamenti sono stati concentrati in un unico quadro di riferimento per facilitare la trasformazione delle nuove conoscenze scientifiche in prodotti e servizi innovativi che perseguano  gli obiettivi strategici su cui è incardinato l'intero programma: ricerca scientifica, leadership industriale e sfide sociali.

Horizon 2020_2.jpg
A differenza del VII Programma Quadro, Horizon 2020 è un programma olistico, «Horizon - precisa la dott.ssa Monique Bossi dell'Apre - raccoglie tutti gli aspetti che riguardano la ricerca e l'innovazione con particolare attenzione all'innovazione e agli aspetti che sono più vicini al mercato. Verranno così coperti tutti i settori della ricerca: dalla ricerca di base, a quella di eccellenza, passando per la ricerca industriale e le tecnologie applicate fino ad arrivare alla grossa parte di Horizon, dedicata alle sfide sociali, che ricomprenderà tutti gli aspetti precedenti».

Significative le novità introdotte: la semplificazione amministrativa nella compilazione dei form o la gestione diretta del progetto, che permetterà il trasferimento del finanziamento direttamente dalla Commissione Europea ai partecipanti.
Uno sforzo potrebbe essere rappresentato dalla necessaria connotazione transnazionale dei progetti, ma la collaborazione con enti di tutta Europa offrirà un respiro più internazionale agli atenei geograficamente periferici rispetto al centro dell'Europa.
Quel che risulta evidente è la necessità di rafforzare il sistema delle reti e il legame con l'industria per promuovere  una ricerca innovativa, necessità evidenziata dallo stesso rettore in apertura:  «Dobbiamo individuare come rafforzare queste alleanze, pur con tutte le difficoltà che il sistema della ricerca siciliano sperimenta. Abbiamo gli strumenti per vincere una sfida e lo possiamo fare solo con un nuovo modo di vedere e di pensare la ricerca».