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Notizie
Progetto FIxO

Piano personalizzato d'Ateneo, si è chiuso il procedimento di "standard setting"

Il Cof: "Attraverso l'applicazione sperimentale di standard di qualità abbiamo migliorato i nostri servizi di Placement

 
 
03 dicembre 2013
di G.M.
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La procedura di standard setting del Piano Operativo per lo Sviluppo dei Servizi di Placement è stata portata a compimento con successo  nei tempi previsti. Lo rende noto il Centro Orientamento e Formazione dell'Università di Catania (Cof).
 
La procedura di standard setting nazionale ha riguardato l'applicazione sperimentale di standard di qualità tradotti in obiettivi di miglioramento dei servizi di Placement.
Gli obiettivi di miglioramento riguardano in particolare: una migliore conoscenza del contesto di riferimento, dell'insieme delle imprese con cui l'ateneo ha già avviato e sviluppato rapporti di collaborazione, e in generale dei fabbisogni delle imprese del territorio;informare nella direzione dei diversi utenti (studenti e imprese) il tipo di servizi erogati e le opportunità offerte attraverso un'attività sistematica di comunicazione;aumentare la capacità di contatto con nuovi potenziali utenti (studenti e imprese) attraverso un'azione diretta di marketing in questa direzione;progettare rapporti stabili di collaborazione con il territorio con riferimento ai servizi di orientamento e di inserimento da offrire a studenti e laureati, prestando una particolare attenzione ai servizi per le disabilità;sostenere la personalizzazione dei servizi con misure di miglioramento dell'accoglienza degli studenti e laureati e con seminari di formazione sulle tecniche di ricerca del lavoro; realizzare un'attività di valutazione regolare delle prestazioni offerte.

Nel Piano personalizzato di Ateneo, formalizzato il 3 giugno, è stato specificato che l'Università di Catania ha scelto di discutere/applicare 8 standard (5 di eccellenza e 3 di base) selezionati fra quelli proposti da Italialavoro.
Questi gli standard da discutere: Standard n. 3 "Conoscenza"; Standard n. 62 "Formazione"; Standard n. 127 "Monitoraggio e valutazione". Questi, invece, gli standard da applicare: Standard n. 8 "Comunicazione"; Standard n. 14 "Marketing"; Standard  n. 16 "Marketing"; Standard n. 26  "Networking e partecipazione"; Standard n.32 "Accoglienza e informazione".
Tutti e cinque gli standard sono stati attuati pienamente nel corso della sperimentazione, senza incontrare particolari ostacoli e con il rispetto del valore soglia proposto.

Standard n. 8 "Comunicazione"
Un team di esperti di comunicazione, interno all'Ateneo, ha provveduto a redigere un piano di comunicazione pubblica, da realizzarsi in un arco temporale predefinito, finalizzato agli obiettivi di sviluppo del servizio.  I

Standard n. 14 "Marketing"
L'ufficio ha programmato la realizzazione di incontri di presentazione aziendale (Career, Recruitment e Testimonial Day, ecc.) per far conoscere concretamente i diversi ambiti professionali e lavorativi richiesti, nonché i criteri di selezione utilizzati, attraverso testimonianze dirette con rappresentanti di aziende, organizzazioni e professionisti.

Standard  n. 16 "Marketing"
Il servizio ha provveduto a fissare uno scadenzario finalizzato ad inviare, durante tutto l'anno, e-mail agli utenti, differenziati per categorie, per promuovere attività ed eventi specifici ed aumentare la consapevolezza generale dei servizi offerti dall'ufficio di placement.

Standard n. 26  "Networking e partecipazione"
L'ufficio ha sviluppato un sistema di coordinamento tra l'ufficio Placement d'Ateneo e l'ufficio del placement/collocamento mirato incardinato presso il CINAP -  Centro per l'Integrazione Attiva e Partecipata- che ha in carico  gli studenti disabili dell'Ateneo.

Standard n.32 "Accoglienza e informazione"
E' stato realizzato uno spazio/locale attrezzato per l'attesa degli utenti, dotato di sedie, adeguata aerazione e luminosità.

L'équipe di coordinamento resta a disposizione per condividere le decisioni assunte nei focus group e relative alle modalità di applicazione degli standard.