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Dipartimento di Scienze umanistiche

Disum, assemblea studentesca sulle modifiche degli esami di laurea

Se ne è discusso alla presenza del vicedirettore del dipartimento Carminella Sipala e della prof.ssa Maria Caterina Paino

 
 
11 ottobre 2013
di G.M.
ASSEMBLEA DISUM.jpg
Lunedì 7 ottobre, nell'auditorium Giancarlo De Carlo del Monastero dei Benedettini, ha avuto luogo un'assemblea degli studenti del dipartimento di Scienze umanistiche (Disum), alla quale hanno preso parte il vice direttore del dipartimento Carminella Sipala e la rappresentate dei docenti in Senato accademico Maria Caterina Paino. Argomento principale della discussione la recente proposta di modifica dello svolgimento della prova finale per le lauree triennali e magistrali.

La seduta di laurea - in base alla riforma - si articolerebbe in due distinti momenti: seduta per discussione della tesi dinanzi alla commissione competente e successiva proclamazione alla presenza di parenti ed amici. L'elaborato e la tesi consisteranno in un testo scritto in lingua italiana o in una delle due lingue straniere di studio, relativo a un ambito disciplinare o interdisciplinare coerente con l'iter formativo seguito dallo studente e ricadente in una delle tipologie previste dal regolamento didattico del proprio corso di studi.

Per l'assegnazione del voto finale entrerebbe poi in vigore la seguente disciplina:
"Prima della seduta, il relatore fa pervenire al presidente designato il proprio giudizio, espresso in termini di 'sufficiente', 'buono', 'ottimo'; ogni lode ottenuta negli esami di profitto equivale a 0,25 punti; ogni esame superato all'estero nel quadro degli accordi Erasmus equivale a 0,75 punti; il conseguimento della laurea entro la sessione autunnale del II anno dall'immatricolazione equivale a 2 punti; la commissione può assegnare fino a un massimo di 7 punti (5 per le triennali) così distribuiti in base al giudizio: con 'sufficiente' fino a 2 punti, con 'buono' fino a 5 punti, con 'ottimo' fino a 7 punti; la lode viene assegnata all'unanimità su proposta del relatore; nel registro, oltre al voto, viene annotato il giudizio del relatore".

Secondo alcuni, l'emendamento avrebbe lo scopo di favorire lo studente meritevole elevando così l'atteso momento della prova finale da "discussione lampo" ad un proficuo ed appagante scambio dialettico dinanzi ai docenti, concentrati sull'argomento della tesi, agognato traguardo e frutto di strenuo lavoro. Meritocrazia e necessità di cambiamento le parole chiave dei sostenitori di questa proposta. Altri, invece, rimangono fermi nel contestare il provvedimento, sostenendo che siano altre le priorità per gli studenti dei corsi del Disum, quali ad esempio la mancanza di aule informatiche o l'urgenza di riformare, piuttosto che gli esami di laurea, i piani di studio e le modalità di svolgimento degli esami di profitto.