La comunità scientifica dei ricercatori dell`Ematologia italiana ha trovato un valido supporto nella Scuola Superiore di Catania, dove negli ultimi mesi si sono svolte due importanti iniziative di respiro nazionale, attività fortemente volutE dagli ex allievi e sostenuta dalla nuova dirigenza.
La prima si è svoltà il 10 giugno, con la riunione annuale della Società italiana di Amiloidosi, per la prima volta al Sud di Italia.
L'Amiloidosi è una rara patologia sistemica dovuta al deposito tissutale di proteine con difettoso ripeigamento, mortale se non trattata, e spesso misconosciuta o diagnosticata in ritardo.
Nel corso della riunione sono state rinnovate le definizioni dei criteri di inclusione a protocolli clinici a livello nazionale e di risposta alla terapia.
Lo scorso 11 luglio, continuando sulla stesso percorso, si è svolta la prima edizione della giornata "Leucemia mieloide cronica: Ricercatori italiani a confronto", riunione indipendente non sponsorizzata da alcuna casa farmaceutica e sostenuta dalla generosità dei sostenitori dell'Associazione italiana per le Leucemie e Linfomi.
"Quale segno di indipendenza nella ricerca medica", sostengono gli organizzatori, il Prof. Francesco Di Raimondo, direttore della Scuola di Specializzazione in Ematologia dell'Università di Catania e il dott. Calogero Vetro e la dott.ssa Alessandra Romano, oggi specializzandi in Ematologia, ieri allievi della Ssc. "Abbiamo portato il modello scientifico della Scuola presso il nostro reparto, praticare la ricerca e la scienza quotidianamente, con lo stesso entusiasmo con cui abbiamo iniziato tra le mura della Residenza", precisano. Lo spirito di collaborazione e interessi multidisciplinari continua nella loro pratica quotidiana attraverso la collaborazione con il Laboratorio di Diagnostica molecolare diretto dal dott. Paolo Vigneri, dove lavora l'ex allieva della Ssc Silvia Vitale oggi biologa molecolare, responsabile della validazione dei livelli di trascritto molecolare di Bcr-Abl.
La leucemia mieloide cronica è un tumore del sangue guaribile in oltre il 90% dei pazienti grazie all'avvento di farmaci molecolari non chemioterapici.
"La ricchezza dell Scuola, già palestra di poliedrici interessi, continua a manifestarsi in queste occasioni di crescita che la rendono motore propulsore di iniziative in sinergia con altre realtà di eccellenza presenti sul territorio nazionale".
La proficua collaborazione tra la Scuola Superiore , l`associazione ex-allievi e la divisione di Ematologia continuerà dopo la pausa estiva, con un calendario in cantiere.