
La Crui, nel corso ell'assemblea del 23 maggio scorso, ha redatto un documento indirizzato in particolare all'attenzione del nuovo ministro dell'Istruzione, Università e Ricerca, Maria Chiara Carrozza.
"Lo stato dell'Università italiana - si legge nel documento - è drammatico dopo quattro anni di tagli, malgrado l'applicazione della Riforma Gelmini. Si sono accumulati tali e tanti problemi che serve un'immediata inversione di tendenza. La Crui chiede dunque con forza che l'Università entri immediatamente nell'agenda politica del Governo".
In particolare, la Conferenza dei rettori ha individuato 4 macroaree fondamentali entro le quali si inseriscono i principali problemi che riguardano le Università: il recupero dell'autonomia degli Atenei, specie per quanto concerne i rapporti che intercorrono tra Università e Ministero delle Finanze; la soluzione delle questioni concernenti il turnover, il cui blocco ha determinato un grave invecchiamento degli organici; la semplificazione di procedure amministrative in aree strategiche quali la programmazione didattica e finanziaria e la soluzione definitiva e con respiro almeno triennale delle questioni riguardanti la programmazione finanziaria delle Università (inclusa quella edilizia) e del diritto allo studio.
Ognuna di tali questioni si ripartisce a sua volta in 19 punti "ognuno dei quali - si legge ancora nel documento - potrebbe equivalere a un provvedimento normativo": questione finanziaria, diritto allo studio, turn-over, proroga punti organico, proroga lavori commissione per abilitazione, autonomia e didattica, semplificazione delle abilitazioni e loro eventuale contingentamento, dottorati di ricerca, mobilità interateneo, fondo missioni, fondo arredi, controllo Corte dei Conti, controllo giudiziale, università non statali, università telematiche, fondo edilizia, Prin, lettori di scambio e problematiche del Servizio sanitario nazionale.