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Ateneo

Scuola Superiore, gli studenti incontrano il rettore e il nuovo presidente

Pignataro e Priolo 'interrogati' sul futuro della struttura d'eccellenza catanese

 
 
03 aprile 2013
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Clima allegro e disteso, dialogo proficuo e tante domande al nuovo rettore dell'Università di Catania, Giacomo Pignataro, e al nuovo presidente della Scuola Superiore, Francesco Priolo. Questo il tratto dominante dell'incontro con gli allievi, gli ex allievi e il personale della Ssc che si è svolto mercoledì 3 aprile nell'aula magna di Villa San Saverio, su iniziativa dell'associazione "Alumni" guidata dal presidente Emanuele Pecora, presente in videocollegamento da Boston. Allievi desiderosi di conoscere soprattutto i nuovi progetti in cantiere per la Scuola: nata con l'obiettivo di divenire polo di formazione universitaria di eccellenza nel cuore della Sicilia, questa piccola realtà necessita oggi di urgenti interventi per rilanciare le proprie attività e acquisire visibilità nel panorama delle Scuole d'eccellenza italiane.

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Il rettore Pignataro, che ha con emozione ricordato il ruolo da lui in passato ricoperto di presidente della Ssc, ha ribadito che, a suo avviso, la Scuola può essere a giusto titolo considerata un modello di riferimento per tutto l'Ateneo, poiché "tende a valorizzare l'ideale connubio tra una didattica di alto livello e l'attività creativa di rielaborazione personale da parte degli studenti, mirato alla realizzazione di concreti lavori, frutto dell'applicazione delle conoscenze acquisite, sottoponibili al vaglio critico dalla Comunità scientifica".
Anche il presidente Priolo, che ha ricordato i suoi trascorsi come tutor di numerosi studenti, ha evidenziato il valore di quella esperienza di didattica ed orientamento, raramente possibile nel normale rapporto di docenza universitaria. Priolo ha poi rimarcato l'esigenza di introdurre modelli innovativi di gestione ed organizzazione, secondo il motto "Never rely on past glories".

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"La Scuola etnea - ha sottolineato il dott. Pecora - può andar fiera delle statistiche assolutamente positive, per quantità e qualità, riguardanti il tasso di occupazione degli allievi entro l'anno dal conseguimento del titolo di studio. L'avvio precoce degli studenti alla ricerca, la valorizzazione del merito e un'oculata gestione si sono rivelati dunque fattori vincenti nel passato ed imprescindibili punti di riferimento per il futuro rilancio della Scuola d'eccellenza". L'attenzione si è quindi focalizzata sul nodo del reperimento di nuovi fondi a sostegno della Scuola, visto che alla fine del 2013 si esauriranno le risorse legate al finanziamento ministeriale quinquennale approvato nel 2009. In questo senso, la strada prioritaria appare quella dell'accesso ai fondi europei destinati alla Regione Siciliana su base progettuale.