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Crui

Elezioni / Appello Rettori, salvare l'Università: è al capolinea 


 
 
18 febbraio 2013
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(ANSA) - ROMA, 18 FEB - "Se ci fosse una Maastricht delle università noi ormai saremmo fuori dall'Europa". 

Si apre così la lettera-appello che la Conferenza dei Rettori (Crui) lancia ai candidati premier chiedendo "un impegno subito per salvare le univestità italiane". 
"C'é bisogno di una scossa - si legge nel documento pubblicato dal Corriere della Sera - che metta istruzione e ricerca tra le prime priorità dell'agenda-Paese del futuro governo". 

Serve, spiega il presidente della Crui, Marco Mancini, "una forte discontinuità con il passato" perché "la politica ci ha messo tra parentesi". I rettori indicano anche "sei misure urgenti", una "terapia - dice ancora Mancini - si dovrebbe fare di più ma vogliamo intanto evitare il collasso". 

Ecco allora sei proposte da mettere in campo "per affrontare le emergenze più gravi" che vanno dalla defiscalizzazione di "tasse e contributi per aiutare le famiglie" e fermare l'abbandono a causa della crisi, all'assicurazione della "copertura totale delle borse di studio". 

Si chiede poi di "abbattere l'Irap sulle borse post-laurea" e "defiscalizzare gli investimenti delle imprese in ricerca", di "finanziare posti di ricercatore da destinare ad almeno il 10% dei dottori di ricerca" e "togliere i vincoli al turnover" per arginare la 'fuga di cervelli'; "restituire l'autonomia responsabile all'Università" e "incrementare i fondi all'1% del Pil".

CRO:UNIVERSITA'
2013-02-18 12:53
UNIVERSITA':RETTORI CHIEDONO IMPEGNO A POLITICI PER SALVARLE 
METTERE ISTRUZIONE E RICERCA TRA PRIORITA' AGENDA-PAESE 
ROMA 
(ANSA) - ROMA, 18 FEB - E' un grido di aiuto quello rivolto dalla Conferenza dei Rettori delle Università italiane (CRUI) al prossimo Governo perché istruzione e ricerca siano tra le prime priorità dell'agenda-Paese. 

I rettori chiedono da subito un impegno pubblico per salvare le Università italiane, "luogo di formazione delle giovani generazioni e motore dello sviluppo del paese". "Se vi fosse una Maastricht delle Università - spiegano i rettori - noi saremmo ormai fuori dall'Europa". Per questo la Crui propone sei misure urgenti per affrontare le emergenze più gravi. 

"Defiscalizzare tasse e contributi universitari per aiutare le famiglie a non dover abbandonare l'Università a causa della crisi economica; - propone la Crui - assicurare la copertura totale delle borse di studio erogate da Regioni e Atenei per garantire la formazione e la mobilità studentesca; abbattere l'IRAP sulle borse post-lauream e defiscalizzare gli investimenti delle imprese in ricerca per favorire la competizione nei settori ad alta intensità tecnologica; finanziare posti di ricercatore da destinare ad almeno il 10% dei dottori di ricerca e togliere i vincoli al turnover per impedire l'espulsione dei giovani migliori dal Paese e il progressivo invecchiamento della docenza; restituire l'autonomia responsabile all'Università per valorizzare le scelte di qualità e le vocazioni dei differenti Atenei". 

Infine:"incrementare i fondi per l'Università all'1% del PIL, ristabilendo in particolare il finanziamento statale ai livelli del 2009 e innalzando la premialità fino al 50% per ridare slancio agli Atenei, promuovere le eccellenze nei processi di valutazione, favorire la competitività a livello internazionale".