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Medicina

Salute: anomalie venose conseguenza, non causa sclerosi

Uno studio di ricercatori catanesi pubblicato sulla rivista PLoS one

 
 
26 ottobre 2012
Sclerosi multipla.jpg
Le anomalie del flusso venoso cerebrale potrebbero essere una conseguenza della disabilità derivante dalla Sclerosi Multipla (SM), piuttosto che esserne la causa come alcuni studi precedenti avevano sostenuto.
E' quanto riportato da uno studio recentemente pubblicato sulla rivista scientifica internazionale PLoS ONE, effettuato a Catania su quasi 400 persone tra pazienti con SM o altre malattie neurologiche disabilitanti e soggetti normali.

Lo studio dell'Università di Catania, condotto dal prof. Francesco Patti e coordinato dal prof. Mario Zappia, ha evidenziato segni di insufficienza cerebrospinale venosa cronica (CCSVI) nel 18.9% dei pazienti con SM, nel 6.4% dei soggetti sani e nel 5% dei pazienti affetti da altre patologie neurologiche; inoltre, la CCSVI, poco presente nelle fasi iniziali della SM, era più frequente nelle forme più avanzate di malattia. 

"Questa ricerca - ha detto Zappia - si colloca nell'ambito del dibattito sviluppatosi dopo una segnalazione, nel 2009, della presenza di CCSVI nei pazienti con SM, quando fu riportato che tutti i pazienti con SM allora esaminati presentavano CCSVI, mentre nessun soggetto normale ne era affetto. Si ipotizzò che la CCSVI potesse essere causa della SM e che un trattamento endovascolare di angioplastica, la 'terapia di liberazione', fosse in grado di risolvere la CCSVI e di migliorare notevolmente la disabilita' associata alla SM". 

"In Italia - ha concluso Zappia - si continua a praticare questo trattamento nonostante gli organismi regolatori ministeriali e la Società Italiana di Neurologia si siano espressi negativamente sulla possibilita' di trattamento endovascolare della CCSVI nei pazienti con SM al di fuori di sperimentazioni autorizzate. Tali procedure di dubbia efficacia e sicurezza, anche sulla base dei nostri dati, dovrebbero essere bloccate e condotte esclusivamente nell'ambito di sperimentazioni cliniche autorizzate".