Foto piuttosto che testo, link moneta di scambio, informazioni rapide e potenti: sono i punti forti dei social media come Facebook e Twitter, alleati preziosi della Cultura. Boom di partecipanti ieri sera all'Orto Botanico, con più di 100 appassionati e neofiti che, armati di smartphone, computer portatili e tablet, hanno seguito il seminario "Come promuovere un evento culturale attraverso i social media" organizzato dal Fai Giovani.
Hanno voluto imparare a gestire una pagina su Facebook, aprire un account su Twitter, aprire un blog, "pinnare" seguendo consigli e trucchi del prof. Davide Bennato, docente di Sociologia dei processi culturali e comunicativi alla Facoltá di Lettere e Filosofia dell'Università etnea.
Molti i followers su twitter, seguendo l'hashtag #FaiGiovaniCt su cui scambiavano messaggi in 140 caratteri come "Con Wordpress hai un blog in modalità Ikea", o "Tumblr è come leggere un giornale ritagliandolo con le forbici". Numerosi i checkin su Foursquare.
STRATEGICI. "I social media - spiega Davide Bennato - sono strumenti low-cost a cui, però, bisogna dedicare molto tempo. Sono diventati lo spazio internet più frequentato online, e sono strategici perchè importanti per aumentare la visibilità e la diffusione delle informazioni sugli eventi. Catania è la capitale nel Sud Italia, ci sono molti startupper e movimenti culturali".
PRIMO GRUPPO IN ITALIA. "La cultura - aggiunge il capo Gruppo Giovani del Fai di Catania Marina Cafà - si promuove adesso con i nuovi strumenti di comunicazione, ecco perché diventa importante sapere come usarli. Il primo Gruppo Giovani del Fai in Italia è nato a Catania nel gennaio 2008 perché si percepiva il desiderio da parte di molti ragazzi di condividere l'amore per il nostro territorio e di poter fare qualcosa di concreto. Il nostro «padrino» d'eccezione è stato il giornalista Piero Angela, che ha tenuto a battesimo il gruppo catanese. Abbiamo «fatto scuola»: dall'esperienza a Catania sono nati gli altri gruppi Giovani in Italia".
SENNO' FUORI DAL TEMPO. "Iniziativa interessante - conclude il Capodelegazione del Fai di Catania Antonella Mandalà - per approcciarsi con più competenza al mondo informatico, senza la conoscenza del quale saremmo fuori dal tempo".