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Monastero Switch Off

Presentato ai Benedettini il nuovo sistema di accensione e spegnimento automatico a distanza delle Cucine e del Museo della Fabbrica

 
 
22 marzo 2012
di G.M.
Monastero SwirchOff 003.jpg
Rispetto dell'ambiente e risparmio energetico. Due facce della stessa medaglia a cui l'Università di Catania da anni, grazie anche alla collaborazione con la Cofely Italia (Gruppo Gdf Suez), ha dato priorità.

Rientra proprio nell'ambito di questo impegno la realizzazione di "Monastero_SwitchOff", il nuovo sistema automatico di accensione e spegnimento a distanza del Museo della Fabbrica (le antiche cucine del Monastero dei Benedettini), messo a punto dai tecnici di Cofely Italia, in collaborazione con il dipartimento di Scienze umanistiche e la facoltà di Lettere e Filosofia, su impulso dell'Associazione "Officine culturali", che si occupa, attraverso numerose iniziative aperte a cittadini e turisti, del servizio di fruizione e dei servizi annessi e complementari alla gestione e alla valorizzazione del Monastero dei Benedettini.

Il nuovo meccanismo è stato presentato oggi ai giornalisti dal vicepresidente di Officine culturali, Francesco Mannino e dall'Energy Manager dell'Ateneo, ing. Agatino Pappalardo. Grazie ad un telecomando, collegato a dei sensori installati in tutto il percorso del Museo della Fabbrica (il cosiddetto corpo settecentesco vaccariniano, cioè la tappa conclusiva delle visite guidate) le guide che accompagnano le migliaia di ospiti che ogni anno visitano il Monastero saranno in grado di accendere e spegnere a distanza le luci. I tecnici Cofely hanno inoltre installato un sensore con un rilevatore di presenza nel corridoio che dall'antirefettorio porta direttamente alle ex cucine e ai magazzini settecenteschi del Monastero. La luce, quindi, si accenderà e spegnerà automaticamente secondo la presenza di visitatori. 

Monastero SwirchOff 001.jpg
«In questo modo - assicura l'ing. Pappalardo - sarà possibile risparmiare almeno 1/3 del consumo energetico giornaliero». «Questo intervento - ha continuato l'ing. Pappalardo - si sposa perfettamente con la politica del nostro Ateneo che ormai da anni porta avanti iniziative finalizzate al risparmio energetico e che ci hanno regalato tante soddisfazione e successi».

«Cercare di coniugare la fruizione dei beni culturali e il rispetto dell'ambiente è stata fin dall'inizio la nostra mission - ha invece sottolineato Francesco Mannino. Per questo abbiamo sempre aderito con entusiasmo alla manifestazione "M'Illumino di meno", lanciata dalla trasmissione radiofonica Caterpillar in onda su Rai Radio 2. In quell'occasione è stato "spento" il Monastero, contribuendo così simbolicamente alla riduzione degli sprechi energetici».

«Questo nuovo sistema - ha continuato Mannino - non sono solo permette un oggettivo risparmio di corrente, ma risolve anche un problema logistico: comandare a distanza l'accensione e lo spegnimento dei fari che servono le diverse zone del Museo darà alle nostre guide la possibilità di spegnere quelle luci accese in aree in quel momento vuote, senza lasciare solo il proprio gruppo di visitatori. Prima, infatti, era necessario sempre tenere accese tutti i faretti perché i quadri elettrici sono troppo lontani tra di loro. In questo modo, inoltre, anche i materiali di consumo come le lampadine dureranno di più e con un ulteriore risparmio economico nella gestione del Monastero».