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Ateneo

Nasce la Fondazione Cutgana

Si occuperà, insieme al centro interfacoltà, della promozione delle attività didattiche e di ricerca in campo ambientale dell'Università

 
 
20 febbraio 2012
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E' stata presentata questa mattina, nell'aula magna del Palazzo centrale dell'Università di Catania la Fondazione "Cutgana", una fondazione universitaria finalizzata alla promozione delle attività  didattiche e di ricerca in campo ambientale. La Fondazione - approvata sia dal Senato accademico, sia dal Cda dell'Università di Catania e nata grazie alla sinergia tra Ateneo, prefettura di Catania e Regione siciliana - opererà come persona giuridica di diritto privato e potrà promuovere per il raggiungimento dei suoi scopi la raccolta di fondi pubblici e privati e la richiesta di contributi pubblici e privati, oltre alla stipula di convenzioni e accordi e alla partecipazione o costituzione di consorzi e di strutture di ricerca di alta formazione e trasferimento tecnologico.

All'incontro di oggi, dal titolo "La Fondazione Cutgana e l'impegno dell'Università per la tutela dell'ambiente", aperto dagli indirizzi di saluto del presidente della Regione siciliana, Raffaele Lombardo e del prorettore dell'Ateneo catanese, Maria Luisa Carnazza - che ha ricordato il patrimonio di competenze impegnate in questo settore dall'Università e i risultati finora conseguiti - e moderato dal giornalista Piero Maenza, sono intervenuti il prefetto di Catania, Francesca Cannizzo, il presidente della Fondazione, Angelo Messina, e due componenti del Cda della Fondazione, i docenti universitari Paolo La Greca e Giuseppe Vecchio.
 
«La Regione - ha affermato il presidente Lombardo - ha avuto un ruolo fondamentale nella realizzazione della Fondazione insieme con la prefettura. Il nuovo ente svolgerà un ruolo fondamentale nella tutela  e nella gestione del nostro patrimonio ambientale, naturalistico e culturale con importanti risvolti a livello occupazionale. Occupazione e gestione delle aree protette rappresentano aspetti centrali nell'attività del nostro Governo regionale, sempre compatibilmente con i bilanci e le risorse economiche a disposizione. E' quindi indispensabile che, nel minor tempo possibile, le nostre aree protette raggiungano un'autonomia finanziaria. Da parte nostra c'è piena disponibilità nei confronti della Fondazione che rappresenta un ente di particolare rilievo per la valorizzazione del nostro territorio».

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Sulla stessa linea anche il prefetto Cannizzo che ha sottolineato come occupazione e tutela ambientale siano gli obiettivi primari della Fondazione. «Si tratta della prima fondazione universitaria nata, grazie alla sinergia tra i diversi enti ovvero la Regione, l'Università e la Prefettura, allo scopo di utilizzare al meglio le risorse nel campo naturalistico, culturale e sviluppo del territorio».

Sulle finalità e sugli obiettivi scientifici della Fondazione si è soffermato il presidente Messina: «Il nuovo ente coadiuverà l'omonimo Centro interfacoltà dell'Università di Catania nelle attività di promozione e di sostegno alle iniziative didattiche formative e di ricerca dell'Ateneo catanese con specifico richiamo allo studio, alla tutela e alla gestione di ambienti naturali e di agro ecosistemi di particolare valenza naturalistica e culturale e interesse pubblico. Tra gli scopi della Fondazione anche la promozione e lo svolgimento di attività integrative e sussidiarie alla didattica e alla ricerca di interesse dell'Università, la realizzazione di servizi e iniziative mirate a favorire le condizioni di studio, la promozione ed il supporto delle attività di cooperazione scientifica e culturale e l'attuazione di iniziative a sostegno del trasferimento dei risultati di ricerca, della creazione di nuove imprenditorialità originate dalla ricerca e alla valorizzazione economica dei risultati delle ricerche con la tutela brevettale».

«Il Cutgana - ha affermato il prof. La Greca - è un centro unico nel suo genere ma che ormai aveva bisogno di crescere, di fare un ulteriore salto di qualità. La Fondazione, che avrà il suo principale campo di azione nella Sicilia orientale, un territorio da sempre locomotiva dell'intera Regione, sia dal punto di vista socioeconomico, sia da quello della tutela del territorio, riprenderà, infatti, l'attività virtuosa del Cutgana e la porterà avanti attraverso la sinergia tra diversi attori e soprattutto con un approccio multidisciplinare».

Sulle particolarità giuridiche della Fondazione si è invece soffermato il prof. Vecchio: «La maggiore novità è rappresentata dal fatto che il Cutgana, un centro universitario, sarà affiancato da una struttura con personalità giuridica a tutti gli effetti. Inoltre, la Fondazione è una forma che permetterà la maggiore partecipazione e la sinergia tra diversi enti, anche esterni all'Ateneo, che sempre nell'ambito delle loro specificità e delle loro competenze, collaboreranno insieme per dare una risposta organizzativa adeguata alle esigenze scientifiche e gestionali legate alla tutela e alla valorizzazione del patrimonio naturale siciliano».