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Crui

I rettori al nuovo ministro Profumo: 'Università fondamentali per la ripresa'


 
 
24 novembre 2011
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La Conferenza dei Rettori ha incontrato oggi il ministro dell'Istruzione e Università Francesco Profumo. Un appuntamento definito dalla Crui "molto cordiale" durante il quale i Rettori hanno messo in evidenza i principali temi attorno ai quali si gioca il futuro dell'Università in Italia.

"E' un momento complicato per il Paese, nel quale sarà necessario prendere decisioni spiacevoli. Le Università se ne rendono ben conto", ha detto il Presidente della Crui Marco Mancini. "Ciò non toglie che il sistema universitario è uno strumento fondamentale per la ripresa. Finora abbiamo pagato più di altri e il delicato momento di ristrutturazione che stiamo attraversando verrebbe messo seriamente a rischio da ulteriori stress finanziari", ha aggiunto Mancini.

Il ministro, spiega il sito della Crui, si è "dimostrato estremamente sensibile a tutti i temi evidenziati e ha assicurato la propria collaborazione per affrontarli tempestivamente. Ha individuato e annunciato nuove soluzioni che risolvano le questioni sollevate nell'ottica del superamento delle individualità e che riconducano a processi di sistema nell'interesse del Paese".

La Crui ha poi elencato a Profumo le questioni più urgenti.

TEMATICHE NORMATIVE:
- accelerare sull'approvazione degli statuti per portare a compimento il processo di riforma e mettere di nuovo gli Atenei in grado di lavorare efficacemente;
- individuare modelli di gestione dell'offerta formativa nella fase di passaggio segnata dal DM 17/2010, resa ancor più complicata dalla compresenza di un ordinamento in gestione (basato sulle Facoltà) e uno in proclamazione (basato sulle nuove strutture stabilite dalla L.240/2010);
- avviare il prima possibile le nuove abilitazioni. Ciò per dare soddisfazione ai numerosi giovani docenti in attesa ormai da anni di una collocazione;
- stabilire un ruolo consultivo della CRUI sui decreti attuativi, di vitale importanza per adeguare la L.240 alle esigenze pratiche della gestione degli Atenei;

TEMATICHE FINANZIARIE:
- puntare a una programmazione pluriennale dei trasferimenti dello Stato. Stabilendo soglie di guardia al di sotto delle quali non è più possibile scendere. L'appuntamento annuale con la Legge di Stabilità e con tutte le incertezze in merito a "tagli" e rifinanziamenti distoglie per mesi le Università dalle attività che, in serenità, dovrebbero svolgere per la comunità;
- assegnare tempestivamente l'FFO agli inizi dell'anno. Sapere su quale cifra poter contare è indispensabile per la programmazione delle attività accademiche. Si è ormai all'assurdo per il quale la cifra assegnata viene resa nota quando undici dodicesimi della stessa sono già stati spesi;
- ripensare il modello di finanziamento. Tenendo conto di variabili sociali, territoriali e meritocratiche. Utilizzando le elaborazioni dell'ANVUR ma facendo affidamento su indicatori flessibili che tengano conto dell'estrema diversità del nostro Paese;
- rilanciare il Diritto allo Studio e con esso l'edilizia residenziale. I meccanismi di finanziamento vanno rivisti per dare certezza agli studenti, soprattutto quelli capaci e meritevoli che provengono da situazioni disagiate:
- cercare una soluzione all'annosa questione delle Facoltà di Medicina. Le Università, attraverso la CRUI, chiedono la costituzione di un organismo tecnico in cui essere ascoltate, al pari del Sistema Sanitario Nazionale e dei vari sistemi sanitari regionali. Il loro apporto alla pianificazione gestionale di Facoltà di Medicina e Policlinici Universitari potrebbe contribuire a risolvere problemi da lungo tempo irrisolti. (ANSA).