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Assemblea pubblica sui dottorati di ricerca

Martedì 22 incontro-dibattito al dipartimento di Fisica e Astronomia

 
 
22 novembre 2011
di G.M.
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Si è svolto martedì 22 novembre in un'aula del dipartimento di Fisica dell'Università di Catania un dibattito dal titolo "Senza Dottorato non si cresce", organizzato dal Collettivo Gatti fisici, dal Movimento Studentesco Catanese, dal Coordinamento Precari della Ricerca - Università di Catania, Coordinamento Unico d'Ateneo e dal Coordinamento in Difesa della Scuola Pubblica Statale.

L'incontro è stato incentrato sulla decisione degli organi di governo dell'Ateneo di dirottare, per quest'anno, le risorse destinate alle borse di dottorato per laureati sui fondi dei Progetti di Ricerca d'Ateneo per i docenti. Ciò significa che, per il XVII ciclo, saranno attivi soltanto i corsi di dottorato "a costo zero" per l'Ateneo, le cui borse di studio sono tutte finanziate da enti esterni.

L'assemblea si è aperta con l'introduzione di Giuliana Barbarino, studentessa, che ha brevemente elencato e illustrato i dottorati di ricerca del XXVII ciclo attivati dall'Ateneo catanese.
E' poi intervenuta Chiara Rizzica, ricercatrice della facoltà di Architettura che ha spiegato come quello dei dottorati sia l'argomento che unisce studenti e ricercatori: "Noi ricercatori - ha infatti spiegato - siamo l'anello mancante tra gli studenti e il corpo docente".

Preoccupazione per la scelta, da parte degli organi di governo dell'Ateneo, di rinunciare ai dottorati di ricerca per questo ciclo è stata espressa da parte di Pierangelo Spadaro, dottorando della facoltà di Scienze politiche.

E' poi intervenuto il senatore accademico, prof. Francesco Priolo, anche nella sua qualità di presidente della Commissione per la Ricerca Scientifica dell'Università, che ha spiegato ai partecipanti le motivazioni che hanno portato gli organi dell'Ateneo a bandire per questo ciclo solamente dottorati di ricerca finanziati dall'esterno.
Il prof. Priolo ha ribadito il rammarico per questa decisione, definita "dolorosa", ma ritenuta indispensabile a causa dei tagli sui finanziamenti che hanno colpito tutte le Università e che non hanno risparmiato nemmeno l'Ateneo catanese.

Tra gli intervenuti del pubblico, anche quello del ricercatore della facoltà di Scienze politiche Gianni Piazza, che ha paventato il rischio di una carenza di fondi anche per quanto riguarda i progetti di ricerca dell'Ateneo, riservati ai docenti e ai ricercatori.