ATTENZIONE!!!SI STA NAVIGANDO UNA VECCHIA VERSIONE DEL SITO
CLICCARE QUI PER LA VERSIONE ATTUALE DEL BOLLETTINO D'ATENEO
Notizie
Ateneo

L'Università di Catania ha salutato il professor Latteri

Cerimonia di commemorazione accademica nel chiostro del Rettorato

 
 
15 luglio 2011
Commemorazione Latteri 006.jpg
La comunità accademica catanese ha porto questa mattina l'estremo saluto al prof. Ferdinando Latteri, già rettore dell'Ateneo dal 2000 al 2006 e preside della facoltà di Medicina e Chirurgia dal 1999 al 2000, spentosi il 14 luglio.

Dopo il solenne funerale celebrato nella Cattedrale di Catania, il feretro del prof. Latteri è stato condotto nel chiostro del Palazzo Centrale per una cerimonia di commemorazione ufficiale, alla presenza dei familiari e di numerosissimi colleghi ed amici.

Commemorazione Latteri 008.jpg
E' stato il prof. Francesco Basile, preside della facoltà di Medicina, a porgere il saluto da parte dell'Ateneo e della facoltà, ricordando alcune significative tappe della lunga carriera accademica dell'illustre docente e chirurgo catanese.

Dagli esordi nell'ospedale Santa Marta, all'attività svolta al Cannizzaro, l'ingresso in politica e le varie esperienze come parlamentare, fino al duplice mandato come rettore dell'Ateneo catanese. Il preside Basile ha voluto sottolineare la "straordinaria capacità di aggregare e motivare le persone intorno a delle iniziative e dei progetti sempre espressa dal prof. Latteri, che ha profuso in tutti i campi dove ha agito, dall'accademia alla politica, dallo sport all'associazionismo. A lui - ha aggiunto il preside - si deve l'intuizione dell'apertura al territorio della nostra Università, e l'avvio di una serie di collaborazioni con enti e istituzioni esterne che, ancora oggi, consentono all'Ateneo di lavorare con prestigio e riconoscimento".

Commemorazione Latteri 005.jpg
Prima della consegna, da parte del rettore Antonino Recca, della toga e del tocco alla moglie e ai figli del prof. Latteri, un suo allievo, il prof. Domenico Russello, ha voluto ricordarlo "come si conviene a chi tanto ha fatto per l'Ateneo, per la facoltà di Medicina e Chirurgia, per la Scuola chirurgica e per i suoi allievi, per gli studenti".
"Ancora studente di Medicina - ha raccontato Russello -, nel lontano 1973, mi affascinò sin dal primo incontro la sua particolare umanità, la sua dedizione al lavoro in corsia, la sua predisposizione all'insegnamento, la sua spinta nell'indirizzarci verso la ricerca scientifica. In un reparto umanamente impegnativo, come quello della Chirurgia d'urgenza, la formazione non si limitava alla clinica, ma si estendeva all'etica del chirurgo e all'attenzione alla persona sofferente e alla sua famiglia. Era attento all'evoluzione tecnologica della Chirurgia e sollecitava e motivava ognuno di noi a sperimentare nuove strade e nuove esperienze, sia nel campo delle urgenze, sia soprattutto, nella chirurgia mininvansiva, di cui era strenuo sostenitore".
"Con Lui scompare una parte importante della Nostra vita - ha concluso il prof. Russello -. So, però, che continuerà a vivere nei nostri cuori e che con Lui proseguiremo insieme, lungo il solco tracciato, il dialogo profondo, attuando l'impegno civile che Lui ci ha indicato con il Suo esempio terreno: lottare con passione contro tutti i mali, incontrare con umanità tutti gli uomini".