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Ufficio legale

Il ruolo dell'avvocatura pubblica e la riforma forense

A Catania convegno nazionale dell'Anlui. L'avv. Reina riconfermato presidente per il prossimo triennio

 
 
10 giugno 2011
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"L'avvocatura delle università e degli altri enti pubblici è una realtà che oggi va guardata con grande attenzione, non soltanto per il numero sempre più consistente di avvocati pubblici sul totale di iscritti all'Ordine: il nostro lavoro quotidiano può aiutare infatti la pubblica amministrazione a non disperdere ulteriori e preziose risorse economiche nei mille rivoli dei contenziosi. Per questo, la tanto attesa riforma dell'ordinamento forense, attualmente al vaglio del Parlamento, deve fornirci importanti indicazioni sul ruolo dell'avvocato pubblico e disciplinarne in maniera specifica il modus operandi".

Così il neo-riconfermato presidente nazionale dell'Associazione nazionale dei legali delle università italiane (Anlui), Vincenzo Reina, coordinatore dell'Avvocatura dell'Università di Catania, ha illustrato il significato del convegno annuale dell'associazione, organizzato con il patrocinio del Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Catania (rappresentato dal consigliere Alberto Giaconia, a capo della commissione di studio sulle problematiche degli enti pubblici) i cui lavori, apertisi nella giornata di giovedì a Villa Citelli, si sono conclusi questa mattina nell'aula magna del Palazzo Centrale.

"Ci sono oggi molte norme nuove che vanno interpretate e molte vertenze che negli anni si sono cristallizzate - ha aggiunto il direttore amministrativo  Lucio Maggio, che con il rettore Antonino Recca ha portato ai convegnisti il saluto dell'Ateneo ospitante - che di fatto hanno accresciuto i casi di litigiosità. Per fronteggiare questo aspetto, la nostra Università ha operato una scelta netta, cioè dotarsi di una propria avvocatura - separata dalla gestione amministrativa - con professionisti specializzati nel settore della legislazione universitaria, in grado di operare efficacemente collaborando con l'Avvocatura dello stato e che presto potrà intervenire anche nel campo della media-conciliazione: un'esperienza che può divenire un modello anche per altre realtà".

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Rassicurazioni per la categoria sono giunte dall'onorevole Nino Lo Presti, vicepresidente della Commissione Bicamerale Enti Gestori: "Per gli avvocati degli enti pubblici, l'impegno del Parlamento è quello di definirne una volta per tutte, nell'ambito della riforma della professione forense, il ruolo, l'autonomia e il trattamento economico. Va salvaguardata, infatti, l'imprescindibile e preziosa funzione che gli avvocati pubblici svolgono a presidio della legalità nell'interesse sia delle stesse pubbliche amministrazioni, sia dei cittadini che entrano in contatto con esse".

Nel corso della giornata sono inoltre intervenuti anche l'avvocato Gaetano Tafuri, commissario governativo del Ministero dei Trasporti - Ferrovia Circumetnea, il prof. Agatino Cariola, ordinario di Diritto Costituzionale all'Università di Catania, Antonella Trentini, dirigente dell'Avvocatura del Comune di Bologna e vicepresidente dell'Unaep, Rosanna Ruiu, coordinatore dell'Avvocatura dell'Università di Sassari e vicepresidente dell'Anlui.