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Medicina, cerimonia finale per 138 neolaureati

Tradizionale consegna delle pergamene di laurea

 
 
01 aprile 2011
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Non più mesi di attesa per tenere tra le mani l'agognata pergamena, ma una cerimonia confezionata su misura per ciascuno dei 138 laureati delle sessioni di ottobre e di marzo. L'aula magna della Facoltà di Medicina e Chirurgia di Catania era gremita venerdì 1 aprile, ma il silenzio che si respirava era quello di chi trattiene il fiato per l'emozione di essere parte di un tutto, di chi vuole fermare ogni singolo istante di ciò che sta vivendo.

La manifestazione è stata introdotta dal prof. Gaetano Catania, presidente del Corso di Laurea in Medicina e Chirurgia, che ha sottolineato come la cerimonia si ricolleghi idealmente a quella che li ha accolti sei anni prima, da matricole; quindi dal prof. Andrea Mangiameli che ha portato i saluti del Rettore, e dal prof. Francesco Basile, preside della Facoltà, che ha dato notizie incoraggianti ai giovani dottori: la loro generazione è più fortunata delle altre perché giunge alla laurea in un momento favorevole, grazie ai numerosi pensionamenti di medici anziani.

Il Preside ha inoltre ricordato la figura di Sebastiano Montemagno, giovane e brillante chirurgo morto prematuramente pochi anni fa, a cui la famiglia, presente alla cerimonia, ha dedicato un premio di laurea venticinquennale destinato a un giovane laureato in medicina con una tesi in chirurgia. Quest'anno il premio è stato vinto dal dott. Antonio Pesce per la tesi dal titolo "Indicazioni al trattamento chirurgico e alle terapie complementari nell'epatocarcinoma: studio clinico su algoritmi decisionali".

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Quasi un passaggio di testimone, dunque, questo premio di laurea, un esempio per i tanti giovanissimi dottori che, pur non avendo conosciuto personalmente Sebastiano Montemagno, lo hanno sentito vicino e ne hanno percepito lo sprone a dare sempre di più perché, come da più parti è stato sottolineato, non ci si improvvisa chirurgo: «essere chirurgo significa saper mettere le mani al proprio cervello e il cervello alle proprie mani.» come ha messo in risalto il dott. Giovambattista Caruso nel ricordare l'amico e collega.
Sobri e toccanti anche gli interventi della dott.ssa Laura Minordi, della dott.ssa Isabella Bruno e la lettera del francese prof. Sarfati, impossibilitato ad essere presente alla manifestazione.

La cerimonia di consegna delle pergamene è poi entrata nel vivo con i saluti del prof. Gastone Veroux, past preside della Facoltà e del prof. Angelo Castro, past presidente del Corso di Laurea, e con la tradizionale lettura del giuramento di Ippocrate, sempre ascoltato e vissuto con emozione e partecipazione.

Una vera e propria festa, con parenti e amici ad assistere e a commuoversi, ma anche un momento importante di condivisione e di confronto tra i giovani laureati e i vertici accademici.