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Uri

Erasmus, oggi il Welcome Day

Giornata di accoglienza per i nuovi studenti stranieri 'ospiti' dell'Ateneo. Molto nutrita la "colonia" dell'Europa orientale

 
 
21 febbraio 2011
di Giuseppe Melchiorri
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Sessantacinque studenti, equamente distribuiti tra facoltà umanistiche e scientifiche. Sono gli ospiti stranieri che, grazie al Programma LLP Erasmus Studio, trascorreranno il secondo semestre accademico all'Università di Catania, e che si aggiungono ai già 162 colleghi che hanno trascorso qui il primo semestre. Ma questa volta con una novità rispetto al passato: per la prima volta, infatti, la maggior parte di loro non proviene dalla Spagna, ma dall'Europa dell'Est, da Paesi come Polonia, Ungheria e Croazia. «Un dato molto significativo - ha commentato la prof.ssa Lina Scalisi, coordinatore istituzionale Erasmus d'Ateneo - che testimonia come la nostra Università stia guadagnando attrattività verso altri atenei anche più lontani da un punto di vista non solo geografico, ma anche culturale».

Oggi si è svolta la giornata di benvenuto della prima metà degli studenti giunti a Catania, quelli che afferiscono alle facoltà umanistiche, domani sarà invece la volta dei restanti giovani delle facoltà scientifiche. All'incontro odierno, organizzata dall'Ufficio rapporti internazionali dell'Ateneo (Uri), hanno preso parte, oltre alla prof.ssa Scalisi, anche il dirigente dell'Area della ricerca, ing. Lucio Mannino, il coordinatore dell'Uri, dott.ssa Cinzia Tutino, che si è soffermata sugli aspetti amministrativi e burocratici legati alla loro permanenza catanese, e il presidente della sezione di Catania dell' Association des Etats Généraux des Etudiants de l'Europe (Aegee), Francesco Spampinato, il quale ha illustrato tutte le attività che l'Associazione ha organizzato nell'ambito della "Welcome week", la settimana di benvenuto per i nuovi Erasmus, che si svolgerà da domani, martedì 22, a domenica 27 febbraio.

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Agli studenti è stata inoltre consegnata la "bussola hi-tech": si tratta della guida multimediale (Ects Information Package) all'esperienza Erasmus e al soggiorno in Catania contenuta in una pen drive che ogni studente potrà portare sempre con sé. Tra le attività che i nuovi arrivati potranno svolgere per meglio integrarsi, anche il corso di Cultura italiana che ha organizzato il Centro linguistico multimediale d'Ateneo (Clma).

«La differenza numerica di studenti tra primo e secondo semestre è normale e fisiologica - ha evidenziato la prof.ssa Scalisi - ma quello che bisogna sottolineare è il dato complessivo, che è molto soddisfacente. E' la dimostrazione della bontà della politica del nostro Ateneo in relazione alla mobilità studentesca, sia in entrata sia in uscita. Nonostante i tagli generalizzati ai finanziamenti ministeriali, infatti, in questo settore l'amministrazione universitaria catanese ha deciso di mantenere inalterate le risorse».

«L'importanza che ha l'internazionalizzazione per l'Università - ha concluso la Scalisi - è ulteriormente comprovata da alcune iniziative che le nostre strutture e i nostri docenti stanno portando avanti". Tra queste, la nascita del corso di laurea magistrale con rilascio del doppio titolo in "Archeologia - Opzione internazionale", di cui è presidente il prof. Paolo Militello, attivato già lo scorso anno in collaborazione con l'Università di Varsavia e, da quest'anno, anche con quella turca di Selçuk.

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Il gruppo dei polacchi, fra quelli che trascorreranno qui a Catania il secondo semestre, è particolarmente numeroso. Camila Vorufka viene da Varsavia, dove studia Psicologia, e sarà ospite della facoltà di Scienze della Formazione: «Ho scelto l'Italia perché amo questo Paese. Ho già trascorso molto tempo in altre città della Toscana, a Roma e a Venezia e volevo conoscere meglio anche la storia e la cultura del Sud. Per questo tra le possibili destinazioni ho preferito Catania».

«Sono qui già da una settimana e mi trovo davvero bene - ha affermato Dominika Rudolf, anche lei di Varsavia, dove studia Filologia italiana nella facoltà di Lingue e Lettere moderne -. Ho già trovato una stanza e ho già conosciuto alcuni studenti siciliani, da cui sono stata accolta magnificamente. Ho scelto questa meta perché è la terra del mio scrittore preferito, Leonardo Sciascia, e volevo comprendere meglio il contesto del quale lui scriveva. Inoltre posso perfezionare la vostra lingua, la cui conoscenza, considerando gli studi che ho intrapreso, è per me fondamentale».

E' austriaca di Graz, invece Elisa Grasser, dove studia Italiano e Fisica per l'insegnamento: «Sarò ospite della facoltà di Lettere, ma seguirò dei corsi di Fisica anche in quella di Scienze. Spero di restare qui a Catania anche in estate, almeno fino a luglio. Perché ho scelto la vostra città? Già conosco un po' il Nord adesso volevo entrare a contatto con la cultura del Sud Italia. E inoltre amo il mare».