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Ateneo

Messaggio di auguri del rettore Antonino Recca

La lettera inviata oggi alla comunità universitaria catanese

 
 
22 dicembre 2010
di Antonino Recca
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Catania, 22 dicembre 2010

Ai Docenti, al Personale tecnico-amministrativo, agli Studenti

Anche quest'anno è stato carico di impegni di lavoro. A Catania, sostenuto dalla collaborazione del pro-rettore, dei presidi delle facoltà, dei delegati, del direttore amministrativo, dei dirigenti, ai quali esprimo la mia sincera gratitudine, che estendo a quanti fanno parte della nostra comunità universitaria (studenti, docenti, personale tecnico e amministrativo), per aver contribuito, con riferimento al ruolo di competenza, alla realizzazione di una gestione virtuosa.

A Roma, quale componente della Giunta della Conferenza dei rettori, su input del presidente Decleva, si è dialogato intensamente con le forze politiche, sia di maggioranza che di opposizione, per migliorare il testo del disegno di legge di riforma dell'Università, avanzando proposte che in buona sostanza sono state accolte. Tra le altre, quella di una corsia privilegiata per il passaggio dei ricercatori a professori associati. Un dialogo derivante dalla presa d'atto che la riforma dell'Università ed il finanziamento agli atenei dovessero procedere di pari passo, che i bilanci degli atenei fossero rispondenti in piena regola con la conseguente razionalizzazione della spesa.

Il nostro Ateneo, nonostante abbia visto ridursi nel 2010 il finanziamento statale di circa il 10% rispetto al 2008, ha realizzato tagli razionali; ha adottato una politica di rigore e di sobrietà nelle spese di funzionamento (una politica volta ad eliminare il superfluo, ivi compresi gli oneri derivanti dal malfunzionamento di tante sedi decentrate); ha realizzato la valutazione dell'attività di ricerca dei suoi docenti, mettendo in evidenza le molte aree scientifiche di eccellenza; rifinanzia la ricerca scientifica attraverso i Dipartimenti; è presente in circa 80 dei 533 progetti di ricerca presentati da università ed enti di ricerca con riferimento all'ultimo bando Pon ministeriale; assume tutti gli idonei nei concorsi di prima e di seconda fascia, compresi gli idonei nei concorsi non banditi dall'ateneo di Catania, e i ricercatori; ha bandito da poco concorsi per 32 ricercatori; stabilizza con un piano pluriennale e con contratto a tempo indeterminato i contrattisti a tempo determinato e, una volta confermata la legge votata all'unanimità dall'Assemblea regionale siciliana che prevede la proroga a tempo indeterminato dei contratti stipulati dalla Regione con lavoratori precari, stabilizzerà anche i lavoratori dei progetti di utilità collettiva (Puc).

Il nostro Ateneo, rispettando il diritto dei lavoratori, è uno dei pochi che corrispondono gli aumenti stipendiali, compresi gli arretrati dell'anno. Di questo e di tant'altro che abbia a riguardare le innovazioni, le scelte e la governance del nostro Ateneo, avremo certamente modo di discutere durante l'assemblea generale della nostra comunità universitaria, che ritengo possa svolgersi nei primi mesi del 2011.

Per tutti, comunque, l'anno che volge al termine è stato un anno difficile. Una fase particolare niente affatto positiva per il Paese e per l'Università, nell'ambito di una situazione internazionale difficile anche negli altri Paesi. Le scelte dei tagli lineari sulla spesa vengono giustamente contestate perché è difficile accettarle. Figuriamoci quando i tagli colpiscono alcuni rispetto agli altri. Nei dibattiti sui giornali e televisivi sulla condizione generale del Paese, l'argomento tagli riguarda in particolare le spese per la scuola, per l'università, per la cultura, per la magistratura, per le forze dell'ordine, ma nessuno dice dove è prioritario tagliare per evitare di arrecare ad esse le disastrose attuali conseguenze.

L'unica proposta seria che ho ascoltato è stata quella che prevede un taglio di 40 milioni di euro ai partiti. Un segnale positivo, che tuttavia non risolve affatto i problemi del Paese. Non rimane che attendere altre proposte.

D'altra parte, il presidente, la giunta e l'assemblea della Crui hanno a tal proposito trattato nel tempo sia con il governo Prodi, sia con il governo Berlusconi, ma le posizioni da essi assunte sono state nella sostanza simili: e le risorse, nel frattempo, sono sempre più diminuite. Legittime le proteste degli studenti: vanno sempre rispettate e ascoltate, condannando le violenze che, in definitiva, impediscono la realizzazione del confronto, del dialogo e dell'equilibrio e mettono in pericolo la vita dei nostri ragazzi, siano essi studenti o appartenenti alle forze dell'ordine.

Auguro a tutti coloro che fanno parte della nostra comunità universitaria un sereno Natale, un augurio che prego di estendere ai propri familiari. Sempre grato dell'affetto e della collaborazione che mi vengono giornalmente manifestati, auguro anche un 2011 di serenità, di benessere e di pace.

Antonino Recca