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Occupazione

Istat, con dottorato posto certo

A tre anni dal conseguimento del titolo lavora quasi il 93%, il 97% tra gli ingegneri

 
 
15 dicembre 2010
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ECO:>ANSA-FOCUS/ CRISI
2010-12-14 19:24
>ANSA-FOCUS/ CRISI:FRENATA STIPENDI,MA CON DOTTORATO POSTO CERTO
ISTAT,SALARI ANCORA SOPRA INFLAZIONE,SUPER-INGEGNERI I RICERCATI
ROMA
(ANSA) - ROMA, 14 DIC - Le retribuzioni lorde rallentano la crescita e nel terzo trimestre segnano il rialzo su base annua più basso da inizio 2010, pari al +3,2% (l'aumento era stato del 3,4% nei primi due trimestri), anche se il tasso resta abbondantemente sopra l'asticella dell'inflazione.
A 'pesare' le buste paga degli italiani è l'Istat, che oggi, sempre sul fronte lavoro, dà risultati più confortanti per chi ha deciso di proseguire gli studi dopo la laurea con un dottorato: a tre anni dal conseguimento del titolo quasi il 93% trova un posto, una percentuale che per gli ingegneri sale ancora, superando quota 97%.

A sostenere i compensi dei lavoratori, al netto della cassa integrazione, certifica l'Istat, con riferimento a quanto accade nel settore privato (ad accezione dell'agricoltura e dei servizi alla persona), è l'industria, che segna un aumento del 3,5%, mentre nei servizi la crescita si ferma al +2,8%.
In particolare, nel comparto industriale le cosiddette retribuzioni di fatto (salari, stipendi e competenze accessorie in denaro, al lordo delle trattenute fiscali e previdenziali) registrano l'aumento più marcato nelle attività manifatturiere (+4%), mentre l'Istituto segnala una decisa riduzione per la fornitura di energia elettrica, gas, vapore e aria condizionata (-8,4%), "dovuta al venir meno dell'erogazione da parte di alcune grandi aziende d'incentivi all'esodo (pagati negli ultimi tre anni nel terzo trimestre)".
Gli oneri sociali, ovvero i contributi a carico del datore di lavoro, come le retribuzioni calcolati per unità di lavoro equivalenti a tempo pieno, mettono a segno una frenata, aumentando solo del 2,9% su base annua. Di conseguenza, anche il costo del lavoro rallenta la sua crescita tendenziale (+3,1%).

Comunque una buona strada per assicurarsi un posto e una buona retribuzione è l'università: un po' a sorpresa nella prima indagine condotta dall'Istat sull'inserimento professionale dei dottori di ricerca, a cavallo tra 2009 e 2010, emerge che passati tre anni dal dottorato il 92,8% trova lavoro e dopo cinque anni la percentuale sale al 94,2%.
Tra tutti i più ricercati sono i super-ingegneri: dopo 36 mesi da un dottorato nell'area dell'ingegneria industriale o dell'informazione ottiene un posto oltre il 97%.
Certo, spesso si tratta di contratti a tempo determinato (48%, a 35% dopo 5 anni), tra lavori a progetto, prestazioni d'opera occasionali, assegni di ricerca, borse di studio o di ricerca (percentuale che scende al 35% dopo 5 anni). Riguardo agli stipendi, chi ha ottenuto un dottorato di ricerca nel 2006 e lavora tempo pieno guadagna in media 1.687 euro netti al mese (1.759 euro dopo 5 anni).
Sempre oggi l'Eurostat ha diffuso i dati sulla produzione industriale a ottobre, che in Italia, rispetto a settembre è diminuita dello 0,1% e su base annua si è attestata al +2,9%, in rallentamento a confronto con i tendenziali dei mesi precedenti. nell'Eurozona si è, invece, registrata un'inversione di rotta positiva, è infatti ricomparso il segno più a livello congiunturale (+0,7%). (ANSA).
Y08/ S0A QBXB