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Notizie
Capitt e Cof

Formazione continua e certificazione delle competenze dei lavoratori

Un workshop al Palazzo Centrale per trovare intesa operativa con Eurosoluzioni 2000 e Fondimpresa

 
 
11 dicembre 2010
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Un percorso comune per giungere alla certificazione sistematica delle competenze acquisite dai lavoratori che seguono specifici percorsi di formazione, in vista dell'adozione del "Libretto formativo", attualmente in fase di sperimentazione. L'iniziativa è stata avviata dall'ente formativo Euro Soluzioni 2000 e dall'Università di Catania, tramite il proprio Centro orientamento e formazione (Cof) e il Centro per l'aggiornamento delle professioni e per l'innovazione ed il trasferimento tecnologico (Capitt), nell'ambito del progetto "Riorganizzazione e Sicurezza" del fondo interprofessionale Fondimpresa.

Questa mattina si è tenuto un workshop operativo, sul tema "Università, enti ed imprese verso un sistema di certificazione delle competenze dei lavoratori", per illustrare i dettagli del progetto e sviluppare le modalità procedurali. Il progetto ha come obiettivo quello di promuovere la formazione continua di impiegati ed operai del territorio siciliano, con particolare riferimento ai temi dello sviluppo competitivo, della sicurezza 
e soprattutto alla certificazione, effettuata da una commissione mista tra Università di Catania e Ufficio provinciale del lavoro (Uplmo), che consentirà di rilasciare gli attestati agli allievi che abbiano concluso proficuamente il percorso didattico.

All'incontro sono intervenuti Saverio Fabio Leanza di Euro Soluzioni 2000, il presidente del Capitt prof. Giuseppe Speciale, Gesualdo Missale, direttore del Capitt, Carmelo Pappalardo, direttore del Cof, Amarildo Arzuffi, responsabile Area Formazione di Fondimpresa. "Abbiamo, in questa fase, sottolineato il ruolo fondamentale dell'Università - ha osservato il prof. Speciale - in materia di riconoscimento delle competenze, che diviene anche assunzione di responsabilità sociale. Questo progetto ci consentirà, inoltre, di sperimentare nuovi modelli per la certificazione". "In un momento congiunturale di crisi, come quello che stiamo vivendo - ha aggiunto Arzuffi -, aiutiamo il lavoratore ad incontrare più agevolmente il mercato del lavoro, attraverso un riconoscimento qualitativo del proprio bagaglio formativo e conoscitivo, e, in tal modo, diamo una mano per alleviare i disagi sociali".