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Facoltà

Assegnato il Premio 'Margaret Foti' 2010

Il riconoscimento alla studiosa Bibiana Bruni per la migliore tesi in oncologia traslazionale

 
 
03 dicembre 2010
di G.M.
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Si è svolta giovedì pomeriggio nell'auditorium di Villa Citelli la cerimonia di assegnazione del Premio "Margaret Foti" 2010, riservato alla migliore tesi nel campo dell'oncologia traslazionale, svolta nell'ambito del dottorato di ricerca in oncologia dell'Università di Catania. Il riconoscimento quest'anno è stato assegnato alla giovane studiosa Bibiana Bruni e consiste in una borsa di studio di 1000 euro finanziata dalla sezione catanese della Lega italiana per la lotta contro i tumori (Lilt) da utilizzare per la partecipazione al meeting annuale dell'American Association for Cancer Research (Aacr), che si svolgerà ad Orlando, in Florida, nell'aprile del prossimo anno. 

Nella sua tesi sui tumori del cavo orale, la dott.ssa Bruni ha individuato nella metalloproteasi-9 una proteina di aggressività che potrà essere usata come bersaglio terapeutico. I risultati di questo studio, portato avanti con la guida della prof.ssa Maria Clorinda Mazzarino e del dott. Massimo Libra del dipartimento di Scienze biomediche di Catania e premiato da una commissione della quale facevano parte alcuni membri designati dalla Lilt, saranno discussi proprio in occasione del meeting dell'Aacr.

La cerimonia di premiazione, organizzata dalla facoltà di Medicina e Chirurgia, è stata aperta dagli indirizzi di saluto del prorettore Maria Luisa Carnazza e del presidente della Lilt Carlo Romano e ha visto gli interventi della dott.ssa Margaret Foti - Chief Excutive Officier dell'Aacr, laureata "honoris causa" dell'Ateneo catanese e docente esterno del dottorato in oncologia dell'Università di Catania - della coordinatrice del dottorato, Franca Stivala, del responsabile dell'unità di Epidemiologia clinica e valutativa del Centro di riferimento oncologico di Aviano, Renato Talamini, del direttore del laboratorio di Immunofarmacologia del dipartimento catanese di Scienze biomediche, Ferdinando Nicoletti, che ha consegnato il riconoscimento alla dott.ssa Foti, del direttore della scuola di specializzazione in Patologia clinica, Maria Clorinda Mazzarino, dei docenti dello stesso dipartimento di Scienze biomediche Massimo Libra, che, a nome della commissione, ha esposto le motivazioni dell'assegnazione del premio, Lucia Malaguarnera, Grazia Malaponte e Salvatore Travali, e del responsabile dell'Unità di prevenzione secondaria e screening ginecologico dell'Asp di Catania, Aurora Scalisi. 

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L'occasione è stata utile anche per la firma da parte dei presidenti della Lilt e dell'Aacr e della coordinatrice del dottorato di ricerca in oncologia di Catania della proposta di convenzione per l'istituzione del premio di studio, che avrà una cadenza annuale fino al 2015 per un impegno complessivo da parte della Lilt di 5000 euro.

Nel corso del suo intervento la dott.ssa Foti ha fornito qualche drammatico dato relativo al problema dei tumori nel mondo: «Secondo l'Organizzazione mondiale della sanità (Oms), entro l'anno 2030 sono attesi 26,4 milioni nuovi casi di cancro con 17,5 milioni di decessi. Si stima, inoltre, che tra il 2005 e il 2015 moriranno di tumore ben 84 milioni di persone. Dati che fanno capire che siamo di fronte a una vera e propria pandemia da fermare il prima possibile. La situazione è però aggravata dalla scelta da parte di molti Paesi di diminuire i fondi da destinare alla ricerca». 

«L'istituzione di un premio in onore di Margaret Foti - ha affermato la prof.ssa Stivala - è un riconoscimento per il suo lavoro sulla ricerca sul cancro. La dott.ssa Foti con l'Aacr ha avuto il grande merito di unire scienziati, personalità politiche e grande pubblico insieme nella lotta contro i tumori».