La collaborazione tra istituzioni sanitarie siciliane ed estere si sta sempre più consolidando, grazie anche al contributo dell'Università di Catania. Si è appena conclusa, infatti, la settimana di visita di una delegazione di sanitari e politici ucraini in alcune unità operative dei presidi dell'Azienda ospedaliera universitaria "Policlinico - Vittorio Emanuele" per concordare programmi di beneficenza a lungo termine. Un'occasione che permetterà di migliorare la qualità delle cure mediche per i cittadini dell'Ucraina e di rafforzare la cooperazione tra i due Paesi.
L'Ucraina, Paese con circa 46 milioni di abitanti, sta avviando relazioni con centri di avanzata cultura medica, specie per il trattamento di patologie dell'età neonatale e pediatrica per il momento lì non curabili, al fine di importare modelli di gestione efficace dell'assistenza sanitaria. Infatti, la concertazione con le autorità sanitarie siciliane è stata avviata dopo i rapporti ormai consolidati con lo stato del Texas negli Usa.
La delegazione guidata da un deputato del Parlamento ucraino, Yurii Samoilenko, è riuscita a realizzare questo ponte di comunicazione con la Sicilia grazie al supporto dell'Associazione "Helios Onlus" con sede a Catania, che si è occupata dell'organizzazione, sostenendo anche le spese di soggiorno, e che promuove queste iniziative in seguito ad un accordo con la fondazione di beneficenza ucraina "Medical Relief" con sede a Kiev.
La Fondazione Helios nasce proprio per realizzare una serie di progetti tendenti a fornire trattamenti di cura in Italia, nelle cliniche che collaborano al progetto, a pazienti ucraini con malattie rare o complesse che per qualche motivo non possono essere curati nel loro Paese natale. Si occupa inoltre di agevolare e supportare gli scambi di personale medico di varie specializzazioni all'interno di nostre strutture sanitarie e di migliorare le attrezzature tecniche delle istituzioni mediche ucraine, nonché di creare un unico spazio di telecomunicazione medica internazionale che nel prossimo futuro permetterà di accelerare il processo di riforma della medicina di quel Paese, di aumentare il livello di professionalità del personale medico e di migliorare la comunicazione con i colleghi stranieri.
Durante la settimana di visita la delegazione ucraina ha inoltre incontrato in forma ufficiale, nella sede del rettorato di Catania, le autorità accademiche rappresentate dal prorettore dell'Ateneo Maria Luisa Carnazza e dal preside della facoltà di Medicina, Francesco Basile. Nel corso dell'incontro è stata prospettata l'esigenza di pervenire ad un accordo di collaborazione scientifica tra l'Università di Catania e l'Accademia medica nazionale ucraina per la realizzazione dei programmi di aggiornamento e miglioramento della qualifica professionale di medici e infermieri mediante corsi di formazione, conferenze e seminari, per l'introduzione negli ospedali ucraini di metodiche innovative di diagnosi e cura dei pazienti e per l'implementazione di progetti di telecomunicazione. Il preside Basile ha manifestato la sua disponibilità ad accogliere la proposta di collaborazione, specie nel campo della formazione dei giovani studenti in medicina.
La cooperazione tra professionisti dell'area medica e infermieristica di Sicilia e Ucraina è stata poi suggellata con un accordo sottoscritto in forma congiunta tra i rappresentanti delle due onlus e il direttore generale dell'Aou Policlinico Vittorio Emanuele, Armando Giacalone. La firma è giunta dopo una serie di sopralluoghi che i medici ucraini, afferenti a varie discipline (cardiochirurgia, chirurgia toracica e oncologica, materno-infantile, cardiologia, maxillo-facciale), hanno effettuato accompagnati dal dirigente medico di presidio, Rosario Cunsolo, in diverse unità operative della stessa Aou (Pronto Soccorso Generale, Chirurgia Toracica, Chirurgia Maxillo- Facciale, Ortopedia, Ostetricia, Neonatologia, Cardiochirurgia), soffermandosi con interesse ad esaminare casistiche e metodiche utilizzate.