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'Na sbrizziata di sali, ai Benedettini la mostra di Demma e Ruggieri

Opere fotografiche e pittoriche dallo stile Made in Sicily

 
 
19 novembre 2010
di S. D'Urso
na sbrizziata di sali 2.jpg

Grani di sale grosso, profumo di polvere di caffè, lo scorrere dell'acqua che collega un piano all'altro delle Antiche cucine dell'ex Monastero dei Benedettini, ed ancora il suono dei gabbiani in perfetta armonia con il commento musicale di Giuseppe Severini accompagnato dalla cantante Shirin Demma (associazione culturale "Secoli bui") che hanno proposto delle particolari sonorizzazioni live del variegato repertorio del Medioevo siciliano.

Sono solo alcuni degli ingredienti che arricchiscono la mostra "'na sbrizziata di sali", allestita al Monastero dei Benedettini di Piazza Dante (fino al 28 novembre) dagli autori Giusy Demma e Giovanni Ruggeri. Un insieme di immagini impresse, lavorate a strati e talvolta "vetrificate", che rappresentano le svariate sfaccettature dell'importanza del sale. Nella vita quotidiana, nella storia, nella cultura.

Non a caso infatti, la mostra è stata accolta con entusiasmo dall'Università di Catania, ed apprezzata dal rettore Antonino Recca, che ha partecipato alla cerimonia inaugurale che si è tenuta venerdì 19 novembre: "E' un importante evento artistico che trova degna ospitalità all'interno delle splendide Cucine del Monastero dei Benedettini - ha osservato il rettore -. L'idea di Giusy Demma e Giovanni Ruggeri sintetizza in maniera mirabile - in nome della sicilianità simbolizzata dal sale - diverse discipline artistiche, dalla pittura alla fotografia, alla scultura, e intuizioni creative, in dialogo naturale con l'architettura e la storia che le circondano".
"Mi sembra doveroso sottolineare - ha aggiunto - la scelta degli autori di richiamare, attraverso le loro tecniche e la raffigurazione dei soggetti e dei luoghi, le variegate e suggestive rappresentazioni antropologico-letterarie del sale, inteso come bene di sopravvivenza e ricchezza per molti uomini della nostra terra, o rito di preparazione e preservazione, o ancora metafora di esperienza e acutezza della mente".

Il sale dunque, come declinazione di vita, di presenza e di assenza, di contrasto e sinergia, di forma liquida ed effimera in contrapposizione allo stato solido e duraturo.

La mostra è di per sè un percorso nel percorso che s'intreccia perfettamente con le angolature, le volte e le rientranze delle Antiche cucine, in una simbiosi armonica. La stessa che lega a quattro mani, le opere dei due artisti e le loro peculiarità: interior designer lei, Giusy Demma, che ha curato i materiali, i tagli, i tessuti, proponendo con garbo e audacia, anche il filo spinato in rappresentanza della nascita e della morte; e fotografo metropolitano lui, Giovanni Ruggeri, capace di "rubare" l'istante in un fotogramma arricchito di suoni (il battito delle ali dei gabbiani, il boccheggiare dei pesci che spirano l'ultimo fiato) e di emozioni vivide.


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La mostra sarà visitabile a gruppi di 20 persone (con l'ausilio delle Guide delle Officine Culturali che traducono in parole i momenti della vita culinaria dei Benedettini), fino al 28 novembre.

ORARI
Sino al 28 novembre con i seguenti orari:
venerdì, sabato e domenica dalle ore 18:00 alle ore 21:00;
mentre dal lunedì al giovedì dalle ore 9:00 alle 12:00 / dalle 16:00 alle 19:00.
INGRESSO GRATUITO

INDICAZIONI PER ACCEDERE ALLE ANTICHE CUCINE

Sono due gli ingressi per accedere alla Antiche Cucine:
1) da Via Biblioteca (adiacente Piazza Dante), percorrendo la grande scalinata che porta all'ingresso del palazzo: alla destra stanno le Biblioteche Riunite Recupero Ursino, frontalmente c'è l'accesso dell'antico refettorio dei Benedettini - l'Aula Magna "Santo Mazzarino". L'ingresso delle Antiche Cucine è sulla destra. Percorrere l'atrio impreziosito dalle maioliche colorate e scendete la scala di ferro che conduce ai sotterranei.
2) da Piazza Dante (ingresso centrale della Facoltà di Lettere e Filosofia), percorrere la grande scalinata di marmo bianco (senza alcuna differenza tra destra e sinistra), sino al primo piano. Seguire le indicazioni "Coro di Notte" e più avanti, "Aula Magna "Santo Mazzarino". Quindi percorrere l'atrio impreziosito dalle maioliche colorate e scendete la scala di ferro che conduce ai sotterranei.

Si precisa che per motivi di sicurezza, l'ingresso da Via Biblioteca viene chiuso alle ore 18.30.