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Anche Catania impegnata nella ricerca delle origini della vita

Celebrato il quindicennale del Gruppo sperimentale di Fisica particellare del prof. Renato Potenza

 
 
19 novembre 2010
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E' stato celebrato oggi, nel dipartimento di Fisica e Astronomia dell'Università di Catania, il quindicennale di attività catanese del Gruppo sperimentale di Fisica particellare. Un'iniziativa dedicata al prof. Renato Potenza, fondatore del Gruppo, appena andato in congedo dopo una lunga carriera universitaria, e che ha visto la partecipazione di personaggi centrali della ricerca di frontiera internazionale.

«La ricerca fondamentale viene a volte trascurata perché si ritiene che porti conoscenze difficilmente utilizzabili a fini pratici - ha detto il prof. Potenza -. Questo è un errore, sia perché è il grado di conoscenze acquisite che rende realmente diverse una generazione dall'altra, sia perché gli sforzi tecnologici affrontati per perlustrare domini naturali ignoti portano sempre delle conseguenze applicative inaspettate, come è successo per gli usi medici, diagnostici e terapeutici, delle ricerche nucleari, per le reti informatiche e per le applicazioni specialistiche di criogenia, del vuoto spinto e dei nuovi materiali».

Nel suo intervento il prof. Guido Tonelli, docente dell'Università di Pisa e capo della collaborazione Cms, ha fatto il punto sull'avanzamento e sulle prime scoperte fatte nell'ambito di un esperimento che vede impegnati circa duemila scienziati, i quali al Cern di Ginevra stanno ricercano le leggi fondamentali che governano la natura. A Ginevra, infatti, è attualmente in funzione una "fabbrica di piccoli universi", che apre una finestra sul momento iniziale (il cosiddetto Big Bang) che ha determinato la nascita del nostro cosmo. L'Istituto nazionale di fisica nucleare (Infn) continua a rappresentare una componente fondamentale di questo ineguagliato sforzo scientifico mondiale.

Il prof. Nando Ferroni, docente dell'Università La Sapienza di Roma e presidente della Prima commissione scientifica dell'Infn, ha delineato gli sforzi fatti e i prevedibili sviluppi dell'impegno italiano in questa impresa. Un impegno finanziario e umano probabilmente insuperabile che sta permettendo al nostro Paese di giocare un ruolo chiave nell'avanzamento della conoscenza umana.

Il workshop è stato aperto dagli indirizzi di saluto del prorettore dell'Ateneo catanese Maria Luisa Carnazza, del preside della facoltà di Scienze matematiche, fisiche e naturali Guido Li Volsi, del direttore del dipartimento Francesco Porto, del direttore della Sezione di Catania dell'Infn, Angelo Pagano, e dal presidente della Commissione V dell'Infn, Giacomo Cuttone. I lavori sono stati introdotti dalla prof.ssa Alessia Tricomi, coordinatrice del Gruppo 1 dell'Infn di Catania.