Andare in bicicletta, si sa, non si scorda mai. Montare in sella, posizionare il pedale e via con un colpo deciso, l'aria che sfiora il viso e la sensazione di benessere di chi sta per tornare un po' bambino... Forse proprio per questo motivo, stamattina presto erano soprattutto anziani pensionati quelli incuriositi dall'iniziativa di promozione della mobilità sostenibile a Catania proposta dall'Università e dal Comune e che consente a tutti, fino al pomeriggio, di provare le biciclette elettriche (a pedalata assistita) all'interno di un circuito cittadino sicuro, indicato dalla presenza dei Vigili urbani.
Già pensionati, gente che si sposta prevalentemente a piedi oppure con i mezzi pubblici, mentre gli altri (lavoratori, studenti, casalinghe e madri "patentate", i veri obiettivi dell'iniziativa odierna), sapete dov'erano? In ritardo! Chi alle prese con la ricerca del parcheggio per la propria auto, chi impegnato per la maggior parte del tempo nel traffico.
Chi però questa mattina si è trovato a passare da piazza università non faceva altro che chiedere «Posso provare la bici?». E via un "girotondo" - con partenza da piazza Università e che, percorrendo via Euplio Reina, via Giuseppe Perrotta, arriva fino a piazza Teatro Massimo e lungo tutta via Teatro Massimo (e ritorno) - ha consentito in mattinata a una ventina di catanesi di provare le biciclette "a pedalata assistita" messe a disposizione dall'ateneo e dall'assessorato alla Mobilità.
A montare in sella - invitati dai tirocinanti dell'Ufficio del Mobility Management dell'Università (Momact), studenti di ingegneria in "missione verde" per convertire gli automobilisti incalliti in ciclisti contenti - sono stati alla fine studenti, impiegati e passanti di tutte le età. Tutti incuriositi dai mezzi, interessati ai prezzi e agli incentivi che il Comune mette a disposizione per l'acquisto (informazioni dettagliate possono essere richieste ai rivenditori convenzionati con l'assessorato comunale).
Sul volto di chi la bici l'ha provata (e non aveva dimenticato come tenersi in equilibrio), era dipinto l'entusiasmo dei bambini e la sensazione di benessere di chi sa che ha appena fatto qualcosa di buono per il proprio corpo, per il proprio portafoglio e anche per l'ambiente. Come hanno spiegato loro gli aspiranti ingegneri Simone Grasso, Leandra Cilia, Giusy Di Pasquale e Michela Le Pira che non solo hanno mostrato l'uso e il funzionamento delle bici elettriche, ma anche i benefici concreti della mobilità sostenibile.
E per toccarli con mano questi benefici, ai catanesi interessati è stato sottoposto un questionario sui propri spostamenti, sulle proprie abitudini di trasporto da casa al posto di lavoro o alla sede di studio, e proponendo loro l'alternativa "sostenibile" in termini economici, sociali e ambientali. Il risultato delle elaborazioni scientifiche effettuate sarà inviato per posta elettronica nel giro di un paio di giorni a tutti quelli che hanno fatto richiesta del "piano personalizzato". Il Pi.Per. (così si chiama questo strumento che analizza scientificamente il rapporto costi-benefici degli spostamenti "alternativi") è infatti uno dei servizi messi a disposizione dal Momact a tutti gli studenti universitari e al personale docente e non docente dell'Università di Catania e eccezionalmente fornito oggi a tutti i catanesi.