
Patologie neurologiche come ictus, malattia di Parkinson e demenze sono in rapido aumento, con un carico enorme di sofferenza per il paziente e per la sua famiglia e con un impegno economico sempre più elevato per il Sistema Sanitario. Basti pensare, ad esempio, che in Italia ogni anno si registrano 30.000 nuovi casi di epilessia, 6.000 di Parkinson e circa 200.000 di ictus cerebrale. La ricerca sulla dinamica delle malattie e la ricerca su nuovi farmaci sono in continua evoluzione e l'Italia, nonostante la scarsità degli investimenti economici in questo campo, sta facendo notevoli passi in avanti, posizionandosi ai primi posti per numero di pubblicazioni sulle principali riviste scientifiche internazionali.
Di questo si è parlato nel corso del XLI Congresso Nazionale della Società Italiana di Neurologia (SIN), appuntamento annuale che riunisce i maggiori esperti italiani e che quest'anno, sotto il coordinamento del prof. Mario Zappia, direttore del dipartimento di Neuroscienze dell'Ateneo, si è tenuto a Catania dal 23 al 27 ottobre. Il congresso si è concentrato su molti aspetti delle più importanti patologie neurologiche, con l'obiettivo di accrescere la conoscenza di queste malattie e dei progressi della ricerca.

Tra i momenti di maggiore interesse è sicuramente da segnalare la conferenza didattica "La Neurologia incontra l'arte: la musica". Franco Battiato, cantautore fra le personalità più eclettiche ed influenti del panorama artistico italiano, si è confrontato con il prof. Giuliano Avanzini, neurofisiologo e primario emerito all'Istituto Neurologico "Carlo Besta" di Milano, su quanto la melodia sia di aiuto alla medicina in generale e alla neurologia in particolare.
Gli studi clinici su musica e cervello dimostrano, infatti, con sempre maggiore efficacia, come la musica migliori la precisione dei movimenti, la deambulazione, il controllo della postura, ma anche lo stato di benessere affettivo e comportamentale nei malati colpiti, ad esempio, dalla malattia di Parkinson.
Di epilessia, cefalea,nevralgie e malattia di Parkinson, patologie fra le più diffuse, che possono essere sottoposte ad efficace trattamento farmacologico si è parlato nel corso del simposio "Neurofarmaci: uso e abuso". In alcuni casi, la capacità del farmaco di controllare i sintomi e la peculiarità dei suoi meccanismi di azione, associati a tratti caratteriali particolari dell'individuo, possono indurre ad un abuso di farmaci a scopo para-edonistico.
Un classico esempio di questa possibilità lo si osserva nel trattamento della Malattia di Parkinson, per la quale il farmaco generalmente utilizzato nel trattamento della malattia, produce il continuo passaggio del paziente da uno stato di immobilità ad uno stato di mobilità anche eccessiva nell'arco di pochi minuti. Tuttavia, questi consumi eccessivi determinano effetti da sovradosaggio sia motori che psichici come i comportamenti ossessivo-compulsivi o gli stati psicotici.

Altro interessante argomento è stato quello al centro del simposio "Normativa 38 in tema di terapia del dolore e cure palliative". La normativa 38 è una legge estremamente innovativa che per la prima volta garantisce l'accesso alle cure palliative e alla terapia del dolore e assicura al malato il rispetto della dignità della persona e la qualità delle cure.
Con questa normativa, il Parlamento ha stanziato fondi per la riorganizzazione della formazione e delle reti assistenziali, dimostrando di aver recepito un'esigenza sia socio-economica che etica avvertita da tutta la popolazione. Al congresso SIN sono stati dunque coinvolti rappresentati delle varie discipline neurologiche con l'obiettivo di confrontarsi sulle iniziative più adeguate affinché la normativa 38 trovi una effettiva attuazione in tempi rapidi.

Di estrema attualità è stata poi la trattazione del tema "Organizzazione assistenziale e continuità di cura nelle malattie del sistema nervoso. Quale futuro?", soprattutto alla luce della nuova configurazione basata sul modello di intensità di assistenza e di cura che sta assumendo il sistema sanitario nel nostro Paese. I numeri parlano chiaro: in Italia ci sono circa 50.000 malati di sclerosi multipla, oltre 200.000 di Parkinson e milioni di pazienti colpiti da ictus.
Quale risposta può dare, in termini di cura e assistenza, la Neurologia italiana alle esigenze di questi pazienti? Il tema, affrontato da esperti neurologi, sancisce che per offrire la migliore assistenza bisogna assicurare un intervento rapido ai pazienti in fase acuta e garantire ai malati cronici un'assistenza ed una cura costanti. Infatti, mentre molte patologie neurologiche, come Parkinson, Alzheimer e sclerosi multipla, richiedono un trattamento ed un'assistenza a lungo termine, altre - cefalee, epilessia e ictus - necessitano di una rapida diagnosi e di un tempestivo trattamento nella fase acuta.

Serve dunque una organizzazione efficiente che si sviluppa attraverso la creazione di "reti di patologia", la collaborazione in team multidisciplinari e interprofessionali, lo stretto rapporto con il medico di medicina generale e le strutture territoriali, il prezioso apporto delle associazioni di pazienti e, soprattutto, attraverso una visione che pone realmente al centro la persona ammalata.
La Società Italiana di Neurologia conta tra i suoi soci più di 3000 specialisti neurologi ed ha lo scopo istituzionale di promuovere in Italia gli studi neurologici, finalizzati allo sviluppo della ricerca scientifica, alla formazione, all'aggiornamento degli specialisti e al miglioramento della qualità professionale nell'assistenza alle persone con malattie del sistema nervoso.