Si è chiusa con successo la giornata di studio sull'orientamento scolastico e universitario che si è tenuta martedì 26 ottobre al Centro Direzionale Nuovaluce, sede della Provincia regionale di Catania.
Più di 110 partecipanti, fra docenti e dirigenti scolastici, docenti universitari e referenti degli sportelli funzionali hanno ascoltato con grande interesse i relatori, i quali hanno messo al centro del dibattito il significato e l'efficacia dell'orientamento alla scelta, sia formativa che lavorativa.
Dopo i saluti della autorità della Provincia regionale, del dirigente dell'Ufficio scolastico provinciale di Catania, Raffaele Zanoli, e del direttore dell'Ufficio provinciale del lavoro di Catania, Fausto Piazza, si sono succeduti gli interventi del prof. Giuseppe Cozzo, delegato del rettore alla Didattica, che ha chiarito le motivazioni per cui l'Ateneo ha esteso il sistema del numero programmato a tutti i corsi di laurea, e della dott.ssa Rosita D'Orsi dell'Ufficio Scolastico Provinciale, che si è soffermata sul delicato aspetto della dispersione scolastica.
Infine, il docente Santo Di Nuovo, professore ordinario di Psicologia nel nostro Ateneo, ha dato provocatoriamente inizio alla sua relazione ponendo il quesito "A che serve l'orientamento oggi?" entrando, in tal modo, nel cuore dell'argomento che ha fatto da filo conduttore della giornata.
L'ultima parte del pomeriggio è stata dedicata alla presentazione dei risultati del "Progetto di Orientamento scolastico, universitario e professionale" a cura dell'equipe del Servizio di Counseling del Centro Orientamento e Formazione dell'Ateneo.
Dall'analisi dei dati illustrati da Marcella Nucifora e Irene Sapienza, è emerso che i ragazzi, rispetto alle ragazze, mostrano un maggiore interesse verso l'area scientifica e l'area tecnica. In particolare, poi, si nota un'alta preferenza verso l'area delle Forze dell'Ordine e delle Forze armate nella quale rientrano le professioni che prevedono compiti di difesa del cittadino, controllo del territorio e rispetto della legge.
L'unica controtendenza riguarda il dato secondo cui i maschi sono più portati verso l'insegnamento delle discipline per le quali mostrano uno spiccato interesse. Resta confermata la propensione delle ragazze verso l'area umanistica e le professioni d'aiuto.
I lavori sono stati moderati dal prof. Vincenzo Perciavalle, presidente del Cof, il quale ha chiuso la giornata di studio sottolineando, non senza una nota di ottimismo, la centralità di una costante sinergia tra le istituzioni presenti nel territorio, impegnate nel sostegno dei giovani alla scelta del loro futuro.